--------------------------IL PUNTO--------------
ATALANTA E TERNANA, UNA CRISI PREOCCUPANTE
Pochi gol rispetto al
solito in una trentesima giornata infrasettimanale. Non c'è il solito
pubblico ad affollare gli impianti di B e lo spettacolo,
inevitabilmente, ne risente.
Continuano, in parallelo,
la rimonta del Verona e la crisi dell'Atalanta.
Dove vuole arrivare Maddè? E Mandorlini? Gli scaligeri violano
l'"Azzurri d'Italia" con Italiano e Papa Waigo, un gol per
tempo e tre punti che mettono da parte l'incidente di percorso nel
derby veneto giocato e perso domenica. Gli orobici conservano la
vetta, ma è il momento di scuotersi perché le altre non stanno a
guardare.
E proprio il Palermo,
in quel di Pescara, non fa troppi complimenti, e
passa grazie alle reti di Jeda e Toni. Gol d'autore all'Adriatico,
ancora una volta Calaiò resta all'asciutto e fa piangere Ivo Iaconi,
sempre più immischiato nella zona rossa della classifica.
Il Messina
in zona Cesarini spesso sparisce. Capita così che in pieno recupero
il sogno di Bortolo Mutti di espugnare il Sant'Elia è infranto dal
gol di Loria, che riporta il Cagliari in parità
rimediando alla prodezza illusoria del solito Parisi. Due squadre che
comunque ci sono e ci saranno fino alla fine.
Importante vittoria del Livorno,
che si rimette in carreggiata dopo che per un lungo periodo aveva
smarrito la via del successo. Lucarelli, amaranto doc, fa cadere
Ammazzalorso e riporta la sua squadra nelle posizioni che contano.
All'Ascoli, ora, una vittoria ora serve come il
pane.
E' ancora Riganò a
togliere le castagne dal fuoco alla Fiorentina, che
riesce a battere la Salernitana (in caduta libera)
solo grazie ad una rete di un bomber che anche in serie B sta facendo
vedere di che pasta è fatto. La A resta lontana, mentre per i granata
si prospetta una fase del campionato molto delicata.
Il Torino,
grazie a Rubino e Fuser, si rilancia approfittando dei guai della
Ternana - inutile gol di Esposito - che scivola al
quinto posto. Gli umbri hanno perso al testa e rischiano di
compromettere quanto di splendido costruito: occorre far quadrare il
cerchio evitando pericolosi voli. Importante il risultato per Ezio
Rossi, che spera in un aggancio al treno promozione.
Frena ancora il Piacenza
di Gigi Cagni. Mago Fascetti riesce a imporre il pari all'avversario,
con il Como che raggiunge gli emiliani - passati in
vantaggio con Lucenti - grazie ad un gol di Carparelli. I lariani
restano in zona C ma sono in carreggiata per un nuovo sorpasso ai
danni delle squadre che attualmente stanno avanti. Occasione sprecata
per i biancorossi.
Il Catania,
con un colpo di coda firmato Mascara, coglie tre punti che la mettono
al riparo da eventuali sorprese. Gli etnei possono chiudere con
estrema tranquillità il torneo, la A resta a cinque punti ma è più
lontano di quanto sembra. Il Treviso resta invece nel
limbo: servono punti per evitare uno scivolone.
Grande vittoria del Bari
in uno spareggio salvezza contro il Genoa. Per Pillon
contava solo vincere, e l'eterno De Rosa gli assicurato tre punti che
significano aggancio al Grifone, tornato piccolo dopo la buona prova
contro la Ternana. Due grandi che comunque restano nei guai, e che se
non vincono con continuità rischiano grosso.
Il Napoli
sbatte contro il muro della Triestina e contro i
limiti dei propri attaccanti dando forse addio alle remote chance di
serie A. Contro gli alabardati di Tesser, che portano a casa un punto
davvero positivo, i partenopei fanno la partita, costruiscono ma non
concretizzano. Al Napoli manca e mancherà uno Spinesi.
Il Venezia
torna alla vittoria rimontando l'Albinoleffe.
Giubilato e Maldonado rimediano al provvisorio vantaggio di Possanzini,
trascinando Gustinetti e i suoi in un vortice molto pericoloso. Tre
punti che consentono agli arancioverdi di restare fuori dalla zona C,
ma serve una striscia positiva per evitare guai a giugno.
Altro punto di dignità ma
ben poco utile per la classifica per l'Avellino.
Zeman costringe al pari un Vicenza lanciatissimo, ad
un Sorrentino in ottimo momento risponde Margiotta, poi Kutuzov
riporta avanti i lupi che vengono però raggiunti da Moscardi per il
pari definitivo. Spettacolo al Menti, quando c'è Zeman è sempre così.
Ma non basta per la salvezza.
Marco Santopaolo 4/3/2004
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