--------------------------IL PUNTO--------------

 

HARAKIRI PALERMO

ATALANTA-LIVORNO TRIS DA A

Di questi tempi, lo scorso anno, avremmo scritto tutti più tranquilli, consapevoli che ce ne saremmo andati un po' in vacanza. La trentottesima giornata, stavolta, è solo una delle tante altre che mancano alla fine del campionato. Un sabato che non è stato avaro di emozioni e rovesci, ed accadimenti davvero forti.
 
Altro che clamoroso al Cibali, verrebbe da dire clamoroso al Barbera! Dopo lo scialbo pareggio di Napoli, il Palermo cede il passo al Treviso perdendo in casa contro il Treviso. Buffoni firma il colpo dell'anno, lo stesso che potrebbe valere una meritata salvezza. D'Agostino porta avanti i veneti, poi Corini e Jeda sistemano le cose. Per poco però, perché Bianco e Ganci ridimensionano gli extraterrestri.
 
Ne approfitta l'Atalanta, che liquida il Catania e torna capolista. Un'altra dimostrazione per gli uomini di Gaucci, che nonostante un buon campionato dimostrano di non avere i requisiti minimi per la scalata alla serie A. Gonnella, Bellini e Gautieri mandano in orbita gli orobici dopo tanto tempo, Mandorlini respira mentre Colantuono si prepara ad altri urlacci da parte del vulcanico patron romano.
 
Anche il Messina si accomoda sulla poltrona più lussuosa, ma che partita a Bari. La squalifica del Celeste costringe i giallorossi ed il Venezia a giocare in Puglia, Mutti vince una sfida incandescente. Oltre i gol di Biancolino e la rimonta firmata Di Napoli e Parisi, c'è da registrare la rissa scoppiata in campo dopo che l'arbitro Palanca ha assegnato un penalty al Messina. In particolare è stato l'espulso portiere veneto Soviero a perdere il senno, aggredendo chiunque gli capitasse davanti.
 
Il Livorno di forza schianta il Verona. Protti, Protti e Lucarelli, gli attaccanti di lusso fanno volare Mazarri e affossano Sergio Maddè, che se non rischia la panchina dovrà portare a termine una vera e propria impresa per salvare gli scaligeri, calati paurosamente in questi ultimi due mesi. Gli amaranto invece volano indisturbati verso la serie A, e meritatamente.  
 
La Triestina si rifà sotto. Tesser batte De Canio, un film ce si ripete con il tecnico dei liguri che lontano da Marassi non riesce a fare punti. Ne approfittano gli alabardati che con Aquilani e Godeas riescono ad aver ragione del Genoa che va a segno con il solo Comandini. Resta abbastanza tranquilla la classifica del Grifone, interessante quella della compagine del presidente Berti.
 
La Fiorentina non doveva toppare ad Avellino e non lo ha fatto. Senza Riganò, la squadra di Mondonico batte quella di Zeman con un solo gol di scarto, il calcio "pane e salame" del Mondo la spunta su quello offensivo e spettacolare (per chi?) del boemo. I viola ci credono, ma guai a sbagliare qualche partita: da qui alla fine otto spareggi da giocare con la massima attenzione.
 
Nell'anticipo, il Torino pareggia contro il Vicenza e rimane in un pantano dal quale difficilmente si tirerà fuori. Situazione difficilissima quello del glorioso club granata, che presto potrebbe cambiare padrone. la risposta di Rigoni a Fabbrini consente a Beppe Iachini di aggiungere n alto punto ad una classifica tranquilla e preziosa. Un'annata davvero d'oro per il club biancorosso, che viaggia con il vento in poppa.
 
La Ternana saluta definitivamente la serie A. Non riesce a superare il Napoli che porta via dal Liberati un punto che muove la classifica mentre Bolchi vede inutile il suo arrivo in Umbria. Tanti, troppi i punti che separano Borgobello e soci dalla serie A, e la crisi che attanaglia il gruppo non lascia ben sperare. Clima di contestazione al Liberati, mentre per il Napoli si apre sul fronte societario un'altra settimana importante.
 
Il Piacenza non va oltre il risultato ad occhiali ad Ascoli. Senza reti al Del Duca, Ammazzalorso fa un altro piccolo passo verso una salvezza che resta in bilico mentre Cagni rimane ben saldo in zona serie A. E' ovvio che queste due squadre non dovranno mollare in queste ultime giornate per non vanificare il lavoro dell'intero campionato. In ogni caso, il raggiungimento degli obiettivi sarebbe una bella impresa.
 
Con Bogdani, la Salernitana supera di striscio il Como, condannato praticamente al secondo passo indietro consecutivo. In cinque stagioni, i lariani hanno visto ogni anno una categoria diversa: strana la storia anche in questo campionato, cominciato male, aggiustato parzialmente per poi essere di nuovo distrutto da una serie di sconfitte. Ossigeno per Pioli che si allontana momentaneamente dal calderone rosso.
 
Il clou della giornata per chiudere: il Pescara, in quello che era un vero e proprio derby salvezza, supera il Bari all'Adriatico con i gol del solito Calaiò e Palladini. Buona la scelta di riconfermare in panchina Ivo Iaconi, la salvezza non è assolutamente cosa fatta ma era fondamentale battere i galletti. La squadra pugliese è ora in un mare di guai, un vuoto di punti dalla zona salvezza che rende quasi irreparabile la situazione ad otto giornate dalla fine. Serve un miracolo per salvare una stagione nata male e proseguita peggio.
 
 

Marco Santopaolo                                        17/4/2004

 

 

 

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