--------------------------IL PUNTO--------------

 

 L'ATALANTA PERDE LA TESTA,

ZEMAN E VENTURA SALUTANO?

   

La sedicesima giornata si chiude con risultati importanti. Non meno interessante del turno infrasettimanale, la domenica offre grandi emozioni aprendo, tuttavia, una settimana cruciale per molti club.

 

L'Atalanta pareggia 0-0 contro un Napoli impenetrabile e perde la testa, pur conservando l'imbattibilità. Lussuoso pari per Simoni, che da questo risultato può costruire un importante futuro per i partenopei.

 

Ad usurpare l'ex capolista è il Palermo, che con Toni al comando sorpassa Verona (in vantaggio con il solito Papa Waigo) e bergamaschi. La tripletta del lungo centravanti rosanero è l'ultimo indizio sulla posizione finale che occuperà la compagine siciliana: detronizzare Baldini sarà difficilissimo.

 

Dopo l'inopinata frenata contro l'Ascoli, il Piacenza si riscatta e con un secco 0-2 in quel di Tempio (reti di D'Anna e Campagnaro) scalza Ventura dalla panchina del Cagliari. Orfano, a questo punto, del tecnico e del suo campione Zola. Sull'isola potrebbe approdare Giancarlo Camolese, l'unica alternativa all'ex tecnico del Toro appare Giovanni Vavassori.

 

Dicevamo dell'Ascoli, che contro il Vicenza riesce ad esaltarsi. Prima vittoria per Ammazzalorso, risultato inequivocabile: un 3-0 griffato Speranza e doppio Sosa. I veneti affondano nelle Marche e vedono la zona C avvicinarsi pericolosamente.

 

Restando a parlare di venete, non finisce di stupire il Venezia, che si sta costruendo la salvezza mattone su mattone. Lo 0-0 di Livorno è un'occasione sprecata per gli amaranto, che si sarebbero potuti portare a ridosso delle primissime. Punto d'oro invece per Gregucci, il cui margine dalla zona rossa non è molto tranquillizzante ma sicuramente migliore rispetto ad un mese fa.

 

Riecco la Ternana. Scusate l'assenza di giovedì sera, gli umbri irrompono nel loro stadio contro un coriaceo Treviso costretto alla resa dalle reti di Zampagna e Borgobello che rimontano il vantaggio iniziale di Gobbi e rendono inutile il gol nel finale di Ganci. Gli umbri restano saldi in zona A, gli uomini di Buffoni perdono qualche posizione.

 

E' rischiata di concludersi con una rissa l'incontro fra Pescara e Catania. Sul campo terminato 1-0 (gol del giovane Stella), il match è andato oltre negli spogliatoi con un battibecco molto vivace fra il ds etneo Angelozzi e il vicepresidente abruzzese Olivieri. Il motivo? Uno spareggio play-off di due anni fa non ancora digerito dalle parti. Il Pescara sul campo si è comunque preso una bella rivincita, agguantando tra l'altro i rossoblu in classifica.

 

Riecco il cuore del Torino. Poker alla malcapitata Albinoleffe, che di fronte alla qualità dei granata alza le mani. Ferrante, Fabbrini, Conticchio e Pinga: segnano davvero tutti gli uomini di Ezio Rossi, che torna in zona A sperando, da questo momento, di restarvi stabilmente. Gustinetti non fa drammi, non era certo questa la partita da vincere.

 

Il Como è vivo, la Triestina è in crisi. Delle due l'una, ma la chiave è questa. Il 2-2 al "Rocco" è lo specchio di due formazioni impelagate nei bassifondi della classifica, e i gol dei vari Makinwa, Moscardelli, Padalino e Pecoraro non bastano a spingerci ad una riflessione: senza un degno mercato a gennaio, lo ripetiamo, queste squadre andranno incontro ad amarissime sorprese a giugno.

 

Campania-crack, si salva solo il Napoli. La Salernitana, forse inaspettatamente, cade all'Arechi contro il Genoa. Un gol dell'ex Rossi toglie De Canio dalla zona C e fa suonare un campanello d'allarme in casa granata. La seconda sconfitta consecutiva, tra l'altro, non lascia tranquillo Pioli. Se la rotta non verrà invertita a medio termine, si profila il cambio di guida tecnica.

 

Per descrivere il cammino dell'Avellino, non esistono altri aggettivi nel vocabolario nero del calcio. Pertanto, è preferibile non commentare l'ennesima prestazione di Puleo e compagni ma concentrarsi invece sul Bari, che dal risultato del Partenio (1-2, doppio Spinesi in risposta al contingente vantaggio di Kutuzov) può trovare la forza per uscire dalla zona rossa. Il -9 dalla quintultima spinge Zeman alla riflessione: le sue dimissioni sono dietro l'angolo.

 

Amarissima Messina per Alberto Cavasin. Dalle parole dei dirigenti viola dopo la dèbacle della Fiorentina ( 3-0 per Mutti - Parisi, Di Napoli e Sullo - ) si evince che la posizione del tecnico della promozione non è affatto solida, e d'altronde la zona A (in cui vi è entrata il Messina) si è allontanata di nuovo. Guidolin è pronto, il tecnico avrebbe carta bianca dal presidente Della Vale. Chissà...

 

23/11/03

Marco Santopaolo 

 

 

 

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