--------------------------IL PUNTO--------------
L'ORGOGLIO DEL CAGLIARI, BARI ANNICHILITO
La serie B torna,
eccezionalmente, di domenica. Tutti felici, difficile trovare qualcuno
dispiaciuto per una domenica allo stadio. Senza perderci in romantici
ricordi, di quando ogni domenica si andava "al campo", vediamo
cosa è successo in serie B.
Un Cagliari
orgoglioso distrugge la Ternana con i colpi di Esposito
e Suazo. 3-0 che non lascia dubbi sulla reazione dei sardi, che blindano
in questo modo la panchina del loro allenatore, messa in dubbio dalle
ultime prestazioni. La Ternana deve ritrovarsi presto, la leadership
deve aver dato alla testa ai ragazzi di Beretta, non abituati a soffrire
di vertigini.
Poker dell'Atalanta,
che si diverte contro la Triestina. 4-1 con rincorsa,
al momentaneo pareggio di Denis Godeas risponde un doppio Budan. I
bergamaschi si riprendono la testa, la Triestina nella giornata in cui
si sblocca il suo terzo bomber va a secco di punti ma resta
aggrappata agli ultimi vagoni del treno-promozione.
Si risveglia il Palermo
che vince a Como dopo l'inattesa frenata
casalinga contro il Piacenza. Ci pensa"Genio" Corini a
riportare in alto Silvio Baldini, che lontano dal Barbera aveva sempre
trovato difficoltà a girare bene. Resta ultimo il Como, a questo punto
la posizione di Eugenio Fascetti perde colpi. Decisivi i prossimi
impegni dei lariani.
Torna a vincere anche la Fiorentina,
che impone al Treviso la prima sconfitta della
stagione. Riga-gol, sempre e solo lui. L'eterno bomber della C toglie
calore alla panchina di Cavasin. Un consiglio al mister viola va
comunque dato: prima di pensare alla serie A, allo scudetto e alla
Champions League, bisogna lasciare questo inferno il prima possibile.
Sconfitta "salutare" per il Treviso, un bagno di umiltà può
essere determinante.
Il Pescara
non finisce di stupire, il Torino non smette di
deludere. Gli abruzzesi, lanciati da Minopoli e Calaiò, battono 2-1 il
Torino al quale non basta un gol di Ferrante. Secondo stop consecutivo
per i granata, che perdono terreno rispetto alle primissime. Il Pescara,
viceversa, si porta in una posizione di classifica interessante, ma i
punti conquistati in questo periodo devono essere considerati come un
ottimo stock di fieno da depositare in cascina per periodi di vacche
magre.
Torna sulla terra la Salernitana,
è Cipriani che infila Botticella e manda in alto il Piacenza.
Dopo due prestigiose vittorie contro Fiorentina e Torino, i campani si
fermano in quel di Piacenza, terreno viscido ed evocante brutti ricordi,
quello di una retrocessione dalla A alla B in primis. Sta pagando il
lavoro di Gigi Cagni, che in punta di piedi mira ad inserirsi fra le
prime sei.
Finisce nella polvere l'Avellino.
Il Messina sbaglia due rigori, neutralizzati dal
portiere Cecere, ma viene comunque premiato con un gol di Guzman. Prima
vittoria per Bortolo Mutti, che in settimana ha sostituito Enzo Patanìa
sulla panchina dei peloritani. Per primi avevamo manifestato dubbi sulla
formazione di Zeman, adesso tutti si rendono conto della pochezza del
rooster affidato al boemo, tecnico poco indicato per la guida di una
simile squadra. Casillo, tuttavia, è convinto del contrario. Finirà
male.
Altra squadra sulla quale
avevamo palesato forte perplessità in tempi non sospetti era il Verona
di Walter Salvioni. Onestà intellettuale ci impone però di scusarci
sul giudizio espresso sull'Albinoleffe, alla quale
avevamo cantato il miserere troppo presto. E proprio la squadra di
Gustinetti espugna il Bentegodi, 3-2 che mette nei guai l'ex tecnico del
Cosenza e che lancia i ragazzi della Val Seriana. Possanzini e compagni
vantano una posizione di classifica probabilmente impronosticabile alla
vigilia del torneo.
Il carattere del Genoa
e di Luigi De Canio espressi in Laguna. 2-2 del Genoa che rimonta il
fulmineo 2-0 del Venezia firmato Pisani-Fantini.
L'allenatore ex Napoli allontana la seconda sconfitta della sua gestione
e la trasforma in un utile pareggio contro una squadra
"tosta", che sopperisce ai limiti tecnici con grande cuore. Le
due squadre restano in posizione precaria, ma verranno fuori, hanno
possibilità e voglia per farlo.
Il Vicenza
frena la corsa del Catania. 1-1 che fa boccheggiare
Iachini. Fini-Rivalta, pari e patta. Fa anche rima, forse sarà un po'
deluso Gaucci che però si gode ancora una volta la posizione della sua
squadra, sesta in graduatoria. I veneti invece dovranno però vincere
qualche partita, per non trovarsi fra qualche mese a rimpiangere pareggi
che oggi possono sembrare oro, fra qualche tempo chissà.
Bari
annichilito dall'Ascoli, difficile pensare che Tardelli
possa sopravvivere a questa nuova sconfitta. Pià e Fontana rendono
inutile il gol di Enynnaya, valido soltanto come rete "della
bandiera". Crisi profondissima per i galletti, ancora ultimi e
lontanissimi dall'Olimpo della B. Chi respira è invece Dominissini, in
una partita il cui esito, lo si sapeva, avrebbe potuto decidere le sorti
di una panchina.
Non si sblocca il Napoli.
Altro risultato scialbo, 0-0 contro il Livorno con
occasioni sprecate. Mentre Naldi sottovoce medita la rivoluzione, Simoni
viene visto girare per le vie di Napoli e a cena con Perinetti. Se ne
infischiano di tutto ciò Protti e compagni, che colgono un punto
importante per classifica e morale. Gli amaranto continuano a volare
alto, il ciuccio a mangiare la polvere.
12/10/03
Marco Santopaolo
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