ABBIAMO PERSO TEMPO

BISOGNA RIPARTIRE SUBITO 

 

 

Fine della corsa, abbiamo perso solo tempo. Si è voluta combattere una battaglia strenua, affascinante, appassionante. Ma inutile. Si sapeva, infatti, che il Tribunale di Napoli non avrebbe potuto decidere in merito. Non avrebbe potuto bloccare il campionato, perché se ogni giudice con la sciarpa al collo potesse spingere dentro la squadra cittadina, allora al vertice della FIGC ci sarebbe un magistrato. Certo, non sarebbe poi tanto sbagliato visto chi attualmente c'è al potere. Ma divagare in questo momento è inutile, perché la Napoli calcistica ancora non sa del suo futuro. Eccolo, settembre, mese della fine dei ritiri e dell'inizio dei campionati. Senza certezze per Napoli, incredibile ma vero. Eppure le regole erano lì. Perché non le abbiamo guardate, lette? C'era il Tar del Lazio a regolare le controversie, la battaglia andava portata in quella sede. Lo avevamo detto, scritto e controfirmato. Perché si è perso tempo, tempo preziosissimo, con un Tribunale evidentemente incompetente? Forse adesso non verrà presentato ricorso al tribunale romano. Una transazione che consenta al Napoli il male minore - la C1 - è infatti vicinissima. Inutile continuare in battaglie che, seppur affascinanti ed epiche, sarebbero poco utili alla causa. Si è sbagliato tutto, bisogna ammetterlo con onestà intellettuale. Fimmanò potrà arrabbiarsi, insieme al "gladiatore" anche la gente di Napoli, sospesa all'utopia della B e alla realtà dell'articolo 3 della legge 280/03. Che non lasciava aperta nessuna porta alla speranza di un sogno che adesso si trasforma in incubo. Il Gaucci guerrafondaio lascia spazio ad un Gaucci amareggiato, che ora perde tutto. Perché nel frattempo Aurelio De Laurentiis irrompe sulla scena e dà concretezza alla sua offerta, portando soldi cash che spazzano via le ombre di ipotesi improbabili. Adesso sarà C1, la Federcalcio domani iscriverà il Napoli alla terza serie. Lodo Napoli, altrimenti sarebbe ammissione nei dilettanti. Il Napoli a De Laurentiis, pronto a realizzarne un kolossal. La speranza è che si metta una parola fine alla vicenda, e che dal Consiglio Federale del 1 settembre esca un Napoli in un campionato professionistico, con una società nuova, pulita, senza debiti e forte. E pazienza che abbiamo perso tempo in Tribunale, giorni in cui potevamo andare a mare ad abbronzarci visto che senza il calciomercato era inutile restare negli uffici. Ma chissà, forse era tutto scritto. Abbiamo ballato un valzer senza musica, non capendo che era inutile saltare. Ma adesso ripartiamo, con serietà. E senza altre battaglie impossibili, senza altre battaglie con protagonisti impossibili. E fateci tornare a parlare di calcio.

 

 

 

Marco Santopaolo                                           31/8/2004

 

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