ANDREA
ORLANDINI, “BIRILLO”
Fiorentino
d.o.c., nasce il 6 febbraio 1948 nel
popolare quartiere di S. Frediano,
divenuto celebre dopo che lo scrittore
Vasco Pratolini (anch’esso nato in
riva all’Arno) gli dedicò il titolo
di un suo romanzo (“I ragazzi di S.
Frediano”). Compie tutta la trafila
nelle giovanili della squadra viola, che
prima di schierarlo titolare in 1ª
squadra (stagione 1972-’73) lo manda a
“formarsi le ossa” nelle arene
infuocate della serie B e C, dove
Andrea, indossando le maglie di
Reggiana, Prato e Sanbenedettese disputa
3 campionati.
Luis
Vinicio notando le sue ottime doti di
tenacia e dinamismo (da qui il
soprannome citato nel titolo) lo vuole
per il suo 1º Napoli (stagione
1973-’74); Orlandini non tradisce
assolutamente le aspettative, arrivando
anche in Nazionale A, dove, al suo
esordio, gli tocca il peggior cliente
possibile: Johan Cruijff! (Olanda-Italia
del 20/11/1974).
Nel
1º tempo il “papero d’oro” non
riesce ad esprimere la sua enorme
classe, grazie anche alla marcatura di
Andrea, ma nel 2º la superiorità
tecnica degli “orange” prende il
sopravvento ed il “nostro” non
riesce proprio ad impedire la
realizzazione di 2 reti da parte del
“profeta del gol” decisive al fine
del 3-1 finale.
Dopo
quell’incontro disputerà solo altre 2
partite con gli azzurri tricolori.
Nel
Napoli però le cose vanno a gonfie vele
ed Andrea si segnala quasi sempre fra i
migliori in campo nello storico triennio
viniciano (‘73-’76).
Con
Pesaola allenatore (1976-’77 le cose
però non vanno più tanto per il verso
giusto, ed Orlandini, complici anche
fastidiosi problemi fisici, non riesce
ad esprimere il meglio di sé. A fine
campionato fa ritorno nella sua amata
Fiorentina grazie ad uno scambio con
Maurizio Restelli.
Con
gli azzurri in 4 campionati va a segno 4
volte in 111 incontri, partecipando
anche alla conquista della Coppa Italia
nel 1976.
Terminata
la carriera entra nel settore giovanile
della Fiorentina, ruolo che, nonostante
tutte le innumerevoli vicissitudini
della squadra viola, ricopre a
tutt’oggi.
Emanuele
Orofino
12/1/2004