ARBITRI? QUESTIONE DI CAPACITA’

 

Questa settimana parlerò di arbitri, un tema che non passa e non passerà mai di moda, che fa scaldare sempre gli animi dei tifosi. Le prime baruffe sulle giacchette più o meno nere sono puntuali arrivate anche in questa stagione, un gol in fuorigioco, un rigore non dato, una simulazione andata liscia, c’è sempre un motivo per “piangere miseria”. La gente non ha capito che questo non cesserà mai, perché gli arbitri, sbaglieranno sempre qualcosa, sono esseri umani e commetteranno sempre qualche errore. E’ vero che si vedono delle cose oscene, in serie A, in serie B e nei campionati minori, ma non è in discussione la buonafede , è una questione di capacità: seguendo i campionati non professionistici, posso dire che c’è spesso la fretta di mandare subito un direttore di gara a fischiare nelle serie più importanti, invece di fargli fare le ossa in queste categorie e spesso oso dire che c’è anche lì qualche raccomandato. Non servono per diminuire gli errori, soluzioni tipo la moviola in campo, chi la giudicherebbe, il quarto uomo? E se sbaglia interpretazione dal video? E se le immagini sono poco chiare? Che si fa? Nei sorteggi più o meno integrali si finisce sempre per scontentare qualcuno, col sorteggio assoluto si cancellerebbero sospetti, però dovrebbero arbitrare sempre gli stessi arbitri durante il torneo, senza promozioni in corsa. E poi, con la moviola in campo, ho l’impressione che si naturalizzi un po’ il gioco, senza lasciare margine all’errore umano, che comunque sempre ci sarà e se diventassimo un po’ tolleranti anche con loro? Non bisogna condannare e vedere complotti ovunque, il caso Moreno è grave, ma non è una regola 

Luigi Petagna

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