6/10/2008
(RENATA SCIELZO) - Il tacco di Ibrahimovic, il ghigno di Mourinho, la disperazione di Spalletti, il primo punto del Cagliari, le convocazioni di Lippi, il processo a Reja e alle giacchette nere. Tanta carne a cuocere dopo questo apparentemente insignificante turno di campionato che ci porta alla pausa per gli impegni delle nazionali e a due big match ad alto tasso di interesse: Napoli – Juventus e Roma – Inter.
Come sono andate veramente le cose? La classifica vede in prima posizione Lazio, Inter e la povera Udinese, sempre bistrattata e dimenticata. Ma – e lo diciamo senza peli sulla lingua – avrebbe potuto e dovuto vedere un certo Napoli a quota 14. Con i se e con i condizionali non si va da nessuna parte. E questo lo sappiamo. Come sappiamo che ieri – era già scritto – il Napoli non poteva e non doveva occupare in solitudine la prima posizione. Sarebbe stato troppo....ma quanto sarebbe stato giusto, se un arbitro con la fedina penale nient’affatto immacolata– ci riferiamo a Calciopoli naturalmente- non si fosse lasciato irretire dal guardialinee e avesse concesso almeno il primo dei calci di rigore che ieri potevano starci per i nostri. Lampante fallo di mano in area di Criscito. Non aggiungiamo altro. Sarebbero parole vane e alla fine contano fatti e punti. E siamo terzi. E andiamo avanti prima che la bile faccia il suo corso...
E tra la tanta carne a cuocere regaliamo il primo posto della nostra speciale classifica delle cose più brutte del weekend pallonaro a Dondarini e ai suoi assistenti e a Collina per averci riproposto chi con Calciopoli pare non aver chiuso per nulla.
E sul banco degli imputati dovrebbe finire ex aequo anche il direttore di gara di Siena – Roma, altro grande dispensatore di perle e di cartellini gialli. Ne sanno qualcosa i due centrali difensivi della Roma, Mexes e Panucci, entrambi finiti anzitempo sotto la doccia per somma di ammonizioni. Mexes ci ha messo del suo, non lo si può negare, ma l’arbitro… l'arbitro.....sicuri che avesse dimenticato che alla prossima una Roma in super emergenza incontra l’Inter?
Che maligni che siamo!
Sul banco degli imputati non chiamiamo invece in causa Mister Reja. Andremo controcorrente ma non ci sentiamo di condannarlo per due sconfitte, che - ahinoi – potevano starci. Ha sbagliato a non lanciare nella mischia il Panteron e a sostituire Lavezzi in quel di Lisbona, ma se avesse vinto non avremmo proferito parola. Siamo del partito: “lasciamolo lavorare”. Punto e basta. E lasciamo lavorare anche Hamsik. Una defaillance ci può stare.
E continuando nella nostra classifica delle cose brutte: non ci rimane che il ghigno di Mourinho, sempre più insopportabile. Figurarsi ora che è primo. Speriamo qualcuno gli cambi presto i connotati. Non ci fraintenda mister, vogliamo solo vederla allontanarsi per una volta con il fare un po' dimesso e la testa bassa. Vederla una volta nei panni del povero Spalletti, che quest'anno non sa più a che santo votarsi o di Ancelotti, ora su ora giù, ora in paradiso ora all'inferno.
E dalle cose brutte passiamo alle belle: i complimenti da sportivi al gesto tecnico di Ibrahimovic, della schiatta degli antipatici, ma non per questo incapace di farci illuminare dinanzi a cotanta bravura e i complimenti ai napoletani Maggio e Santacroce, alla loro prima convocazione in maglia azzurra. Speriamo che non si montino la testa e nel caso di Santacroce, dopo tutto quello che ha fatto vedere in termini di bravura, che dimentichi l’erroraccio di ieri e si calmi un pochino. Ultimamente troppo nervoso, speriamo che l’azzurro serva a dargli serenità e una marcia in più. Un risultato del genere per un giovanissimo è morale a mille….
Aggiungere altro? Diremmo che può bastare. Il Cagliari ha fatto il suo primo punto stagionale, il Catania di Zenga si gingilla al terzo posto, il Gila ha segnato, il Napoli per noi è moralmente primo. Conto tv ha chiuso i battenti per gli utenti napoletani( al diavolo i salassi per la Uefa…e addio sogni di gloria). E scusate se è poco.
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