17/12/2007
(RENATA SCIELZO) – L’albero l’abbiamo fatto, il presepe pure, non resta che attendere fatidicamente la notte del 25 per porre il bambinello nella mangiatoia e poi aspettare fino all’epifania perché i tre re magi si avvicinino alla grotta. Già sappiamo come andrà a finire, perché sono i rituali che fanno parte del nostro credo e della nostra vita, eppure attendiamo spasmodicamente, in quel clima d’attesa che ci piace e ci “riscalda”, il fatidico momento. Così nel sacro, così nel profano. E difatti dal sacro passiamo al profano, senza essere tacciati – si spera – di blasfemia.
A Natale da due anni a questa parte oltre a prepararci come di consueto per le vacanze natalizie in un clima festoso di regali e tavolate dinanzi a tanto buon cibo, ci prepariamo in chiave campionato ad incoronare la “consueta” regina di inverno. E Signori, spiace dirlo, ma anche qui già sappiamo come andrà a finire. Sarà nuovamente l’Inter campione d’inverno, con sette punti in più sulla terza e otto punti in più sulla seconda. E se la squadra guidata da Mancini sarà sicuramente prima a conclusione del girone d’andata, non diversamente andrà in quello di ritorno. Della serie “lasciate ogni speranza o voi che giocate”…
Ieri sera è stata posta la parola fine sul campionato, poi si può temere la Juventus, non impegnata nelle coppe, si può sperare in un colpo di coda e di orgoglio della Roma, ma difficilmente questa Inter lascerà che le si recuperino sette o più punti. Nonostante domenica prossima debba vedersela con chi secondo Mancini si sarebbe semplicemente recato al Torneo dell’amicizia – n.d.r torneo dove si diventa campioni del mondo per club – e che potrebbe metterla in difficoltà, possiamo pensare ad un capitombolo, ma due consecutivi ci sembrano troppi. Ormai i nerazzurri sono più lanciati che mai alla conquista dell’ennesimo scudetto.
Intanto se a pre-festeggiare ci pensa la Milano nerazzurra, a festeggiare alla grande ci pensa quella rossonera, dopo il successo internazionale, che l’ha vista salire sul “tetto del mondo”, aggiudicandosi il mondiale per club, con un secco 4-2 ai danni degli argentini del Boca Juniors.
E insomma ieri tra il Milan pluriosannato, con il suo presidentissimo che impazzava alla tv e non perdeva occasione per fare la più becera propaganda politica, con l’Inter ormai lanciata verso la conquista del tricolore, tutto sembrava girare alla peggio per le altre e per gli appassionati di calcio: con un campionato già scritto, poca carne da mettere al fuoco e l'assistere più sconsolati che mai ai trionfi delle due milanesi.
E invece no. A far da giullare l’ex premier sulle sue reti, con la sua aureola da unto del signore e le sue ridicole esternazioni, a dire la loro arbitri ed ex arbitri, che litigavano sui soliti errori della domenica. A far discutere soprattutto un rigore non concesso a Vucinic in Torino –Roma, un rigore che a pochi minuti dalla fine avrebbe cambiato il volto alla partita e forse al campionato, ma siamo nel territorio nebuloso dei se, dei ma, delle ipotesi.
Che recrimino pure i giallorossi, ma, rigore o non rigore, l’Inter corre e nessuno riesce a starle dietro.
Senza addentrarci in polemiche in salsa moviola (ci sarebbe da discutere anche sul goal assegnato al Siena contro il Napoli) e soffermarci sui salotti televisivi, qui all'ombra del Vesuvio, godiamoci le sorprese che il campionato ci sta riservando non nei primissimi posti, ma in quelli a ridosso dell’alta classifica. E tra queste sorprese ce ne è una che brilla più delle altre e che ambisce al titolo di “rivelazione del campionato”: il nostro Napoli. Sebbene orfano del Pocho e sotto di un goal, il Napoli ha rimediato un punto importante sul non facile campo del Siena e ha sfiorato pure il colpaccio, dimostrando di esserci e di voler dire la sua.
Il 2007 e questo campionato non potevano regalarci sorpresa più bella. Forse le passeggiate scaccia malocchio consigliate ai nostri lettori nel triste dopo Bergamo stanno avendo i loro benefici effetti e forse questa squadra è destinata a stupire ancora.
Nell’attesa che il presidente ci stupisca con qualche colpo di mercato a gennaio e un po’ dispiaciuti per ciò che sta accadendo a Calaiò, attendiamo fiduciosi il prossimo match, che vedrà gli uomini di Reja contro quelli di Novellino, colui che ci regalò un’importante promozione.
Duole dirlo, ma speriamo di rovinargli il Natale, di festeggiare e di volare sereni verso il 2008, senza fare indigestione – more solito – di struffoli e panettoni e cercando di dire come sempre la nostra. Perché è vero che il campionato l’ha già vinto l’Inter, ma non è scritto da nessuna parte che il Napoli non possa essere protagonista positivo del lungo girone di ritorno.
Alla prossima e come sempre forza Napoli.
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