17/9/2007
(RENATA SCIELZO / foto di Felice De Martino) – Un caloroso bentornato ai nostri affezionati 25 lettori e a quei nuovi – si spera tanti – internauti che vorranno soffermarsi a leggere il nostro consueto divertissment del lunedì pomeriggio.
Un detti e contraddetti al di sopra di ogni aspettativa, con il sorriso stampato sulla bocca e la gioia a fior di pelle.
Dio c’è. E anche il nostro Napoli. Il miracolo del santo Patrono si consumerà di qui a qualche giorno. Il miracolo Napoli si sta già consumando.
Lo confessiamo: la vittoria era da mettere in conto soprattutto con un San Paolo dodicesimo uomo in campo, ma il bel gioco non era affatto scontato. Tutt’altro.
Quanto abbiamo avuto da dire e contraddire lo scorso campionato su vittorie risicate e su un gioco trascinato, quando non abbiamo addirittura inveito contro il mister e i suoi moduli, lamentando lo scarso spettacolo e la solita noia.
Incredibile a dirsi, la musica sembra essere davvero cambiata. Quest’anno si corre, si gioca, si dribbla, si segna.
E’ bastato trovare un direttore d’orchestra sopraffino, rivedere un po’ il cast, far indossare a Reja la giacca della festa, quella da “impresario teatrale” doc, e tutto come per incanto si è trasformato dinanzi ai nostri occhi.
Musica maestro, e la squadra va. Il direttore orchestra, dribbla, smista palloni. E pensare che voleva tornare al suo lavoro di elettricista. Gli altri lo seguono a ruota. Ognuno svolge il suo compito, ognuno partecipa all’azione collettiva. Il risultato? Bottino pieno e soddisfazione per gli occhi e per le orecchie. Belli da vedere come non mai, bello da sentire tutto il San Paolo che intona i suoi cori, le sue canzoni. Finalmente brividi, non più di paura, ma di emozione.
Senza montarsi troppo la testa, perché non fa mai bene, ieri non ce n’è stato per nessuno.
Mazzarri potrà continuare a dire quanto vuole che siamo stati baciati dalla dea bendata, noi la pensiamo diversamente.
Innegabile la papera del portiere blucerchiato sul goal di Zalajeta, ma papera o non papera, il Napoli era su un altro pianeta: PIANETAZZURRO.
Superman Iezzo e compagni hanno letteralmente tarpato le ali all’aeroplanino più famoso e prolifico di Italia (continua per Montella la maledizione del San Paolo) e gestito al meglio la gara.
Lo slovacco Hamsik ci ha deliziato con un goal da cineteca e allo scadere anche gli eroi della vecchia guardia, Bogliacino e Calaiò, stavano per suggellare definitivamente la bella prestazione. Così non è stato. Ma è stato comunque un secco 2-0, con triangolazioni e azioni belle da vedere e pure da rivedere.
La partita più bella della domenica, e in verità della giornata. E l’hanno detto tutti. Anche i soloni sapientoni delle reti nazionali.
Guardate un po’ gli highlights delle altre…nemmeno la corazzata Inter e la Roma capolista hanno giocato così…
E allora ce la ridiamo, ci godiamo questo momento e pensiamo al futuro, restando con i piedi per terra e godendoci quel bel terzo posto, che ci fa onore e ci regala un po’ il palcoscenico, quello che per tanti anni ci era stato indegnamente e ingiustamente rubato. E siamo protagonisti e non comparse!
Ma gli altri che fanno?
La Roma, unica squadra a punteggio pieno, sembra essere un po’ meno bella dell’anno scorso, ma un po’ più cinica, l’Inter in fase di rodaggio, tra un Adriano appesantito e un Figo un po’ arrabbiato, continua a dire la sua, nonostante il passo falso in apertura; il Milan un po’ arranca…ma si fa presto ad affossarli…(i diavoletti han tante vite) e la vecchia Signora perde in casa con un Udinese motivatissima, dopo il brutto 5-0 rifilato da quella squadra con la maglia azzurra, quella neopromossa...
C’è ancora tanta strada da percorrere ed indicazioni più precise verranno già dalla prossima, quando si consumerà il big match tra Roma e Juventus, le grandi avranno sul groppone la prima di Champions e le altre incominceranno a prendere al meglio le misure.
Da aggiungere? Più nulla. Queste vittorie ci ammorbidiscono e ci rendono gai e buoni e sebbene alla tv e sui giornali si dica o si legga qualche fandonia di troppo, noi facciamo finta di nulla. Non ci curiam di lor e andiamo avanti…perché se la strada è così ben lastricata, se stiamo attenti a non inciampare, che dicano pure quello che vogliono, NOI ce la stiamo giocando alla grande.
E poi ci sarebbe da dire di Torino, del petardo e dei tifosi saggi, ma tanto sapete già tutto e ne avete già sentito parlare a iosa, per cui nulla quaestio…
alla prossima e come sempre FORZA NAPOLI!
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