29/10/2007
(RENATA SCIELZO) – Bentornati cari lettori, vi accogliamo con il sorriso delle grandi occasioni, in questo lunedì in cui sarà un po’ meno difficile riprendere il tran tran lavorativo. Il sabato appena trascorso ci ha trasmesso copiosa euforia e gioia da vendere come non accadeva da 17 anni o quasi. In effetti già l’anno scorso, sebbene ai rigori, avevamo sbattuto l’ONESTA VECCHIA SIGNORA fuori dalla Coppa Italia (ricordate il colpo di testa in zona Cesarini di Cannavaro e l'ultimo decisivo rigore?? Come dimenticarli: una goduria infinita…).
Bando alle ciance, veniamo al dunque. Un detti e contraddetti regolato e basato sulle leggi della fisica, perché, quale che sia l’opinione dei soloni della tv, il povero Bergonzi non ha fatto altro che applicare un principio della fisica. Un principio discutibile, ma tuttavia dimostrato da parecchi anni a questa parte proprio da chi sabato ha lamentato falle nel sistema.
Il signor Bergonzi da Genova non ha fatto altro che comportarsi secondo il I PRINCIPIO MOGGIANO DELLA COMPENSAZIONE. Ricordate? O avete bisogno di un rapido ripasso? Vi aiutiamo: poco troverete sui vostri libri di fisica del liceo, basterà procurarsi qualche copia del Corriere dello Sport (badate bene Corriere non Gazzetta…) del lunedì dell’ultimo quarto di secolo o più per capire di cosa stiamo parlando…tuttavia certi che la vostra memoria non avrà bisogno di grossi aiuti e onde evitare ogni possibile fraintendimento, chiariamo cosa si intende per compensazione ed enunciamo il primo principio.
COMPENSAZIONE non sta certo a significare che Bergonzi, rivisto l’errore madornale compiuto ai danni del Napoli contro il Cagliari alla prima di campionato, abbia deciso di rimediare e quindi di compensare. Per nulla. Il primo principio della compensazione è quello che ogni domenica dell’ultimo quarto di secolo e molto più è stato il dogma indiscusso di dirigenti, tecnici e giocatori bianconeri:
“Errori arbitrali a nostro favore? Sudditanza psicologica e compagnia bella? Ma no, a fine campionato poi tutti gli errori si COMPENSANO. Una volta per noi, una volta per gli altri. Noi non siamo favoriti”. Fabio Capello, vecchia volpe, rispondeva con un laconico: "no comment", ma quando era a Roma come se commentava...
Dichiarazione tipo comunque, di cui notare il SI COMPENSANO. Peccato che parecchi scudetti e quindi una stelletta gridino ancora alla presunta COMPENSAZIONE.
Ma veniamo all’enunciato:
1) SE L’ARBITRO SBAGLIA E’ NELLA NATURA DELLE COSE, A FINE CAMPIONATO TUTTI GLI ERRORI SI COMPENSANO.
Tale principio era in vigore da un pezzo, Moggi l’ha sposato e portato avanti come suo, ma per la Torino bianconera è sempre stato applicato alla lettera (seppure qualche, qualche arbitro sbagliava a loro vantaggio, poi le cose si aggiustavano, secondo un improponibile "oggi a me domani a te").
Da sabato però sembrano, Cobolli Gigli, Buffon, Ranieri, Del Piero e compagni, aver rimosso il tanto blaterato principio. E perché mai?
Quante storie. E' stato per anni il vostro ipse dixit e allora? Su con il morale, LE SVISTE ARBITRALI A FINE CAMPIONATO SI COMPENSANO.
In ogni caso, cara umiliata e offesa vecchia signora, il San Paolo ti aveva già tramortito, Bergonzi o non Bergonzi. A pensarci era stato quel piccoletto di GARGANO. Indossati i panni di Diego, dribblata la tua difesa formato gruviera (e i problemi ce li hai lì mia cara vecchia signora, non di certo nel “palazzo”),il FURETTO SI SMARCAVA E SI INVOLAVA IN UN RETTANGOLO DI GIOIA. E CON LUI TUTTO IL SAN PAOLO. E CON LUI TUTTA LA CITTA’. E CON LUI I NAPOLETANI SPARSI IN OGNI DOVE.
E poi, vecchia signora, il tuo vecchio ALEX, sempre convinto e pieno di sé. Al San Paolo ne ha messo a segno un altro, ma per uno insaccato ce n’è un altro fagocitato e forse c’aveva ragione quel bontempone che gli ha scritto a lettere cubitali: “DEL PIERO ERA MEGLIO SE RIMANEVI A PAZZIA’ CO CRIATUR”. Che verve i tifosi azzurri.
In ogni caso il Napoli ha risposto e ottemperato anche alle leggi della pubblicità. Come non accontentare quei simpaticissimi due gemellini. Avete bevuto bene, digerito meglio e fatto tanta pipì?!! Digerito? Abbiamo qualche dubbio sulla digestione del 3- 1, primo, secondo e dolce…ma noi TIFIAMO NAPOLI, TIE’.
E poi riempitevi la bocca di battute come questa: “De Laurentiis ha trovato un ottimo attore per i suoi Kolossal: Lavezzi”.
Con i vostri giocatori, quanto a recitazione, avremmo riscritto la storia del cinema.
Ma troppo abbiamo detto e contraddetto su una partita di cui si parlerà per mesi, perché si sa il Napoli doveva perdere e la Juve continuare la sua immeritatissima corsa li’ in alto. Così non è stato, e a Napoli si gioisce ancora di più. CI sentiamo un po’ LUPIN e un po’ ROBIN HOOD (del resto l’arciere anche se non ha fatto danni ce l’abbiamo…) e la Juve l’abbiamo fatta andare via con la faccia intontita dell’ispettore ZENIGADA…della serie CHI LA FA L’ASPETTI O CHI DI SPADA FERISCE DI SPADA PERISCE (a voi la scelta).
Intanto la domenica non è troppo gustosa, se non per i siparietti alla tv, e per la faccia sconsolata di MUGHINI, che solo adesso ABORRE gli errori arbitrali, prima forse nemmeno li vedeva, accecato da vittorie immeritate e con il ghigno nascosto dietro agli immancabili fondi di bottiglia dal contorno colorato.
Un po’ di risate ce le regala Teo Teocoli disperato per il suo Milan, che le becca ormai da tutti. Che siano Empoli o Roma a giungere in quel di San Siro, la solfa non cambia: gli avversari sono CORSARI. E non c’è pallone d’oro che tenga. Teocoli, dopo la squalifica di Dida, propone anche quella del Meazza. Potrebbe essere risolutiva? O la risoluzione sta nel rigenerare un parco giocatori degno del reparto geriatria?
La pazza Inter frena la sua brusca involata in quel di Palermo, lo stadio rosanero si è rivelato per gli uomini di Mancini foriero di iella a go - go, la Roma ha rosicchiato punti e per strada si è perso Stankovic. E dopo l’ennesimo infortunio occorso a Vieira per il centrocampo nerazzurro sono dolori. Vieira, Cannavaro senior…si infortunano tutti con incredibile facilità (hanno forse bisogno delle cure di Agricola. Scusate, ma la boutade ci è sfuggita di mano..)
Pochi giorni e già ci risentiamo, vi lasciamo sulle note di questa canzone che ci fa pensare al Napoli di quest’anno: GRUPPO, SUDORE, ENTUSIASMO, PAZIENZA E RISULTATI
“Mille calci da guardare/Giornalisti da ascoltare/E discutere per ore/Se è rigore. Per portarci ad assopire/E non farci più pensare/Rompere le antenne/E farci addormentare. Chiuso nella metà campo/Da quel diavolo assalito/Un contrasto vinto/E sono ripartito. E spostandomi a sinistra/Ho calciato all'improvviso/Palla in rete e si è spento quel sorriso. Perché so che per segnare/C'è uno schema solidale/Mescolando i tentativi alla pazienza
E cosi anche se attaccati/Stretti con i miei compagni/Trasformiamo la difesa in resistenza….”
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