• DETTI E CONTRADDETTI – AMENITA’ DALL’ULTIMA DI CAMPIONATO E DINTORNI •

12/12/2006

(RENATA SCIELZO/ foto di Felice De Martino) - Bentornati il primato è perso, ma finalmente abbiamo visto un po’ di bel gioco, un po’ di spettacolo.
Ora non staremo qui a lamentarci né dei tre punti non ottenuti, né tanto meno di formazioni, possibili sostituzioni o acquisti post natalizi. Partiamo e affrontiamo la settimana in vista della sfida con il Mantova nella sola speranza che si continui sulla strada intrapresa. Bel gioco, finalmente, squadra capace di costruire, finalmente, e a condire il tutto il solito Calaiò. Il nostro arciere continua ad essere la punta di diamante di questa squadra e il gioiellino dell’attacco azzurro. Un attacco che doveva far faville, ma che con un Bucchi in crisi e non servito e con un Pià velleitario e poco concreto, a tratti irritante, ancora non ha entusiasmato gli astanti. Si legge di un Bucchi in partenza, di possibili scambi con altre squadre, ma ora come ora, non è questo quello che preme, preme far reinserire alcuni buoni elementi dopo momenti “difficili”, vedi alla voce Sam Dalla Bona (autore del goal a Parma e di una bella prestazione ieri), e insistere nella costruzione di gioco. A quel punto arriveranno anche i goal di Cristian Bucchi, almeno si spera. NAPOLI ARABA FENICE? AMEN

Intanto nelle alte sfere della serie A, i nerazzurri di Mancini, all’ottava vittoria consecutiva in campionato, prendono il largo e si ritrovano a + 7. Un + 7 che lascia coltivare pochi sogni di gloria alle dirette inseguitrici, caso mai ce ne fossero (questa è la vulgata). Complice la Lazio, il derby capitolino, avrebbe quasi definitivamente cancellato le speranze in casa giallorossa e il match Roma – Palermo di domenica prossima sarebbe forse più interessante per capire quale delle due squadre si attesterà almeno per il momento al secondo posto. Dovremmo cospargerci il capo di cenere e dire che Piccinini a Controcampo aveva visto giusto? Stavolta siamo più furbi e volutamente taciamo, troppo presto, nonostante i + 7, per dire la parola fine al campionato.
Certo la prova deludente della Roma del calcio spettacolo contro i cugini laziali, con il gioco sulle fasce di Mancini e Taddei praticamente inesistente. dà da riflettere, ma era pur sempre il derby, una partita a sé, un campionato nel campionato. L’Inter poi dal canto suo ci ha abituato a grandi rimonte, ma anche a clamorosi tonfi…entrambe lottano su tre fronti (certo l’Inter è squadra più attrezzata e con un organico decisamente più forte) e fare un pronostico è davvero complicato, in un campionato poi estremamente asettico, orfano della Vecchia Signora e con un Milan attestato a ridosso della zona retrocessione, in una crisi sempre più nera, a corto di goal e di gioco, con una squadra praticamente da reinventare e squadre come il Catania attestato al quarto posto e però capace di prendere 7 goal in un sol match… UNA VERA INCOGNITA.

Interessanti a livello di folklore le dichiarazioni del post big match con l’allenatore biancoceleste Delio Rossi, che, pieno di sé per il 3-0, entra nello spogliatoio giallorosso e dà dei presuntuosi agli odiati cugini romanisti, per poi sotto i riflettori, complici i giornalisti, fare il bagno nel fontanone del Gianicolo per una scommessa fatta con una religiosa. Chi è la religiosa è presto detto: Suor Paola (e come dimenticarla…). Romanisti presuntuosi e Totti vittima, sempre a lamentarsi per i falli subiti, ma Delio Rossi, alla sua età, sinceramente RIDICOLO. BUFFONE!!
L’allenatore della Lazio ha il dente avvelenato per i festeggiamenti romanisti dell’anno scorso, ma nessuno gli ha ricordato che la Roma festeggiava il record e si stringeva intorno al suo capitano appena infortunatosi, la Lazio l’altro ieri festeggiava soltanto la bella e strameritata vittoria nel derby, non c’era certo bisogno che un allenatore del suo calibro si abbassasse a certi livelli, attaccando i giocatori avversari. Hanno bersagliato Spalletti per il post Roma – Catania, ma nessuno ha detto nulla a Delio Rossi, che a crear tensione in vista del match di ritorno, è stato bravissimo. Pronta infatti la risposta degli avversari con Pizarro infuriato che ha proferito poche e dirette parole: ci vediamo al ritorno. PER FORTUNA E’ LONTANO….

Ancora più interessante è un altro aspetto del seguitissimo big match di domenica sera. Mentre il nostro Napoli gioca a porte chiuse e sconta squalifiche del campo e multe, all’Olimpico si festeggia con largo anticipo l’ultimo dell’anno, ma nessuno dice nulla, nessuno minaccia di interrompere il match, nessuno commina multe, anzi per uno strano e rovesciato contrappasso a Lotito riducono da 30 a 4 mesi la squalifica (e praticamente l’ha già scontata). DUE PESI E DUE MISURE? Ai nostri affezionati e perspicaci lettori ogni considerazione…
E si badi lungi da noi giustificare i petardi made in Naples.

Ma la chiusura è per la bella zebinata della domenica sera. Nella domenica sera in cui nelle reti Mediaset si lavorava con difficoltà per la prematura scomparsa di Alberto D’Aguanno, ci ha pensato Zebina con le sue roventi dichiarazioni a tener desta l’attenzione. A Roma, nell’era Capello, chiamavano zebinate i suoi errori difensivi, oggi la zebinata però l’ha fatta davvero grossa. Ne ha avuto per tutti il francese, vecchi e nuovi dirigenti bianconeri, serie B e situazioni specifiche, e le sue accuse proferite in un italiano fluente e padroneggiato meglio di tanti colleghi indigeni (con ogni congiuntivo al posto suo) hanno fatto pensare ad uno sfogo a lungo meditato…consoliamoci… anche lì nelle alte sfere, quelle che più hanno goduto dell’illuminazione e dell’aiuto divino, c’è qualche problema…ZEBINA PENSACI TU…

Intanto buona settimana a tutti e alla prossima...

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