(RENATA
SCIELZO/ foto di Felice De Martino) – Eh
già le ultime di campionato…il nostro detti
e contraddetti torna in formato double
oppure prendi due paghi uno, fate un po’
voi, causa incontri ravvicinati del nostro
Napoli.
Si è giocato sabato e si è giocato oggi:
purtroppo il gioco e risultato dei nostri
non ci hanno regalato grosse emozioni.
Sabato abbiamo perso l’occasione di superare
la vecchia signora, sconfitta malamente sul
terreno di Brescia, e oggi, non siamo
riusciti a mantenere inalterato il distacco
di un punto. Mentre noi, incapaci di
produrre grossi pericoli, rimediavamo un
brutto 0 – 0 (ALTRO CHE RULLO
COMPRESSORE...)contro il Vicenza dinanzi ai
nostri aficionados, con il San Paolo fresco
di riapertura agli abbonati, la Juventus
metteva a segno un cinico successo per uno a
zero sul Treviso. Niente da fare nemmeno
oggi. Ciò tuttavia fa sì che lo scontro
diretto post - pasquale diventi estremamente
interessante. Speriamo che i nostri non
esagerino con pastiere e casatielli e che
dall’uovo venga fuori una bella sorpresa
targata NAPOLI.
Speriamo che anche il campionato di serie B
diventi come quello di A. Detti subito le
sue regole, con due squadre avanti e le
altre indietro ad arrancare:Inter e Roma in
A, Juve e Napoli in B. TUTTO IL RESTO E’
NOIA. Ma purtroppo per noi IL GENOA
RUGGISCE, come ha evidenziato il nostro
collega Trinchillo E COME SE RUGGISCE…..
E comunque anche se le emozioni non sono
infinite in B come in A, parecchie sono le
discussioni, quelle che foraggiano programmi
tv e pennivendoli da strapazzo e che
soprattutto danno adito a dichiarazioni
discutibili di personaggi ancor più
discutibili.
La domenica per fortuna è stata prodiga di
avvenimenti, altrimenti sai che noia
registrare la solita vittoria dell’Inter.
Già la solita vittoria. E’ stata una
vittoria dal sapore particolare, perché
contro i nerazzurri scendeva in campo quello
che per anni è stato il loro idolo, il loro
fenomeno: Ronaldo. Che strano effetto deve
aver fatto agli abbonati nerazzurri (gli
unici autorizzati ad assistere al derby)
vedere il loro mito con un’altra maglia e
quella più odiata per giunta.
Qualche anno fa, poco dopo la partenza del
brasiliano per Madrid, un ingegnere della
Pirelli con lo pseudonimo di Musandro
scrisse un poemetto in latino, il “DE REDITU
RONALDI” (Sul ritorno di Ronaldo), poemetto
più che profetico. Certo nemmeno il più
cattivo degli dei avrebbe riservato ai
tifosi nerazzurri tale destino: Ronaldo a
Milano ci torna davvero, ma con indosso la
casacca rossonera. E non finisce qui. Gioca
il derby va in goal; il goal dell’1 – 0,
quello del momentaneo vantaggio milanista.
Non discutiamo i fischi o il gesto di
Ronaldo, ma da tifosi un certo magone lo
abbiamo provato anche noi. Vedere il proprio
paladino con la maglia nemica fa male
davvero…però anche per Ronie…VEDERE GLI
INTERISTI CON LO SCUDETTO CUCITO SUL
PETTO…(avrà pensato “dovevo andarmene io”).
Il match poi è finito con l’ennesima
vittoria nerazzurra e per la cronaca IL
FENOMENO l’ha fatto Ibrahimovic, nuovo idolo
del popolo interista.
Ma di chiacchiere e controchiacchiere fino
ad oggi in attesa dei match di b ce ne sono
davvero state tante. Totti ha segnato un
rigore: portiere a destra, palla a sinistra.
E tutti a stupirsi, manco il 10 giallorosso
fosse diventato l’ultimo dei brocchi.
Ma il rigore di Totti è una quisquilia,
protagonista della domenica, del lunedì, del
martedì e,c’è da giurare anche dei prossimi
giorni, è stato suo malgrado Adrian Mutu,
reo secondo i colpevolisti di essere andato
a rete con un avversario a terra. Fiumi di
parole su regole e controregole, processi
con innocentisti e colpevolisti, pro Mutu e
pro Guidolin. Da che parte stiamo? Non ve lo
diciamo, ma non perché non vogliamo esporci,
ma perché siamo stanchi di discutere sempre
di banalità e poco di azioni e bei goal.
Stanchi di dare lustro e di fungere da cassa
di risonanza. Fair play o non fair play,
vincere a tutti i costi o accontentarsi di
partecipare: non siamo noi a dover dettare
regole, ma chi lo sport lo gioca e lo vive
in prima persona. Diamo dei suggerimenti
semmai su come modificare un regolamento che
fa acqua, ma non giochiamo agli accusatori e
difensori, quello è molto triste. Anche
perché il goal è stato fatto, ma se il goal
non ci fosse stato nessuno avrebbe detto
nulla. E non neghiamo che sia così.
Ne abbiamo detto anche troppo.
Intanto segnaliamo il bel campionato della
Lazio che continua a stupire ed inanella
un’altra bella vittoria sul difficile campo
di Reggio Calabria agguantando il Palermo al
terzo posto. NON SARA’ MICA QUESTO A RENDERE
PATRON ZAMPARINI COSI’ NERVOSO????!!!! E
COSI’ RAZZISTA. Ma intanto, ridete gente
ridete, Guidolin becca tre turni di
squalifica e il presidente Zamparini?
Per il momento nonostante i toni usati
contro Mutu è indenne da ogni tipo di
provvedimento. Deve essere la Federcalcio
romena a farlo notare alla nostra: “La
Federcalcio romena intende rivolgersi alla
Figc per quanto detto dal presidente del
Palermo Zamparini su Adrian Mutu. "Vogliamo
accertare cosa abbia voluto dire quando ha
fatto quelle affermazioni. Non penso che
cio' sia normale", ha detto il direttore
generale della federazione Ionut Lupescu. Il
presidente del Palermo aveva definito
l'attaccante della Fiorentina 'zingarello
romeno furbo' in relazione al gol segnato
contro i rosanero con un giocatore del
Palermo a terra.
VERGOGNA. Ci scusiamo con i lettori, ma si
sta verificando quello che temevamo. Una
megafiguraccia nazionale a causa di un
imbecille, permettetecelo.
E la chiudiamo qui.
E a mo’ di boutade lanciamo una proposta di
fantamercato. Citiamo testualmente un’ansa
di qualche ora fa: “Pernambucano e' pronto a
lasciare il Lione se non gli verra'
prolungato il contratto che ora lo lega al
club francese fino al 2008. "Ho 32 anni e
conosco come va il mondo del calcio - ha
detto Juninho -. Ma ho una storia con questo
club e vorrei finirci la carriera. E' un
desiderio che ho espresso gia' tre anni fa e
intendo realizzarlo, rimanendo fino al 2010.
Pero' devono darmene la possibilita',
altrimenti al termine di questa stagione ne
trarro' le conseguenze”.
Anche qualcuno all’ombra del Vesuvio
potrebbe trarne le conseguenze….perché non
provare il colpaccio e – sebbene a fine
carriera – portare in azzurro un campione
come Pernambucano?
Un po’ di danaro sonante, il Vesuvio, il
mare, l’aria di Napoli, la serie A italiana,
etc. etc.
Vuoi che dica di no?
Alla prossima e forza Napoli.