(RENATA SCIELZO/ foto di Felice de Martino)
- Un detti e contraddetti in formato mini
sospeso tra un match e un altro. Quando il
campionato di serie A ha già detto tutto
almeno nelle alte sfere, pur seguendo
l’interessante lotta per non retrocedere con
i ruggiti della Reggina, guidata da Walter
Mazzarri, papabile tecnico del Napoli nella
prossima stagione, e segnalando la galoppata
del Milan, fino a qualche tempo fa sopito e
adesso ancorato alla terza posizione in
chiave Champions League, preferiamo
interessarci al campionato di B, per quanto
cadetto e segnalare qualche boutade di
contorno o qualche frivola notizia di
calciomercato.
Con una serie A non più prodiga di emozioni
– basti vedere alla voce derby con lo
scialbo pareggio consumatosi all’Olimpico –
sono in molti i calciofili che si sono
dedicati alla Luis Vuitton Cup, seguendo con
passione regate e risultati, e soprattutto
l’andamento delle italiane. Sarà stata
l’aria estiva, sarà stato il ponte del primo
maggio, sembra insomma che il dio pallone
abbia fatto un clamoroso flop. L
La notizia più interessante della domenica
sportiva sembra essere l’addio al calcio del
portierone Angelo Peruzzi, 37 anni
splendidamente coronati con la vittoria
mundial, vittoria anche sua, sebbene secondo
di Buffon, perché punto di riferimento nello
spogliatoio di Lippi. Poi null’altro se non
stanchi dopopartita e spesso inutili
moviole.
Doveroso segnalare che non è stato così
dappertutto e per tutti. Non hanno
conosciuto freni, ostacoli o quant’altro i
circa 50000 del San Paolo, accorsi numerosi
per sostenere il nostro Napoli nello sprint
finale che dovrebbe regalarci l’agognato
sogno. Napoli – Cesena per fortuna nostra e
dei tanti astanti ha regalato emozioni
dentro e fuori il campo. Ci si augura che
uguale spettacolo caratterizzi la partita di
domani in veste serale, con tanti bei goal e
tante emozioni ad illuminare il cielo
azzurro sopra Napoli. E le emozioni saranno
tante anche sugli altri campi di serie B, da
seguire il match del Genoa (e qui siamo
direttamente interessati) ma anche Frosinone
–Juventus, partita che ha scatenato in
Ciociaria una corsa incredibile alla caccia
del biglietto/evento.
Per quel che ci riguarda c’è da augurarsi
che il primo maggio non lasci prevalere lo
spirito del “lavoratore” stanco e in cerca
di riposo e che i ragazzi scendano in campo
con verve agonistica ed entusiasmo.
Che sia una spizzata di Sosa, o un tiro di
Trotta, sempre più salvatore della patria, o
un goal di Bogliacino, o qualche invenzione
del brasiliano Pià, o una zampata del
redivivo Bucchi, o un goal del nostro
capocannoniere Calaiò non conta,
l’importante è insaccare la rete e mantenere
a distanza i rossoblu, involandosi verso
vette di piacere.
Poi intorno tutti i rumours su possibili
scambi, su possibili arrivi, su possibili
partenze, su richieste un po’ esagerate per
una squadra che dovrà essere necessariamente
competitiva per il suo pubblico, ma che deve
imparare a guadagnarsi credibilità e ad
esprimere bel gioco. E allora c’è chi sogna
Ronaldinho, chi vorrebbe Messi o altri
simili gioielli. Inutile correre dietro a
chimere o sogni irrealizzabili: prendiamoci
la A e poi chiediamo a gran voce una squadra
valida e competitiva, non puntiamo tutto
sulle individualità, ma investiamo su un
gruppo compatto, desideroso di giocare,
strabiliare, entusiasmare e perché no
vincere…
Intanto l’Albinoleffe.
Alla prossima.