(RENATA SCIELZO) - Il Milan “vendica” la Roma e l’onore italico, potrà vedersela con il Liverpool e riscattarsi dalla figuraccia rimediata ad Istanbul, ma soprattutto CRISTIANO RONALDO DA FENOMENO DIVENTA BROCCO….
Questo e molto altro nel nostro pseudodetti in salsa Champions.
Il Milan ha giocato alla grande - tanto di cappello alla sua esperienza - anche se nessuno ci toglierà dalla testa che in finale va la meno forte delle italiane, nonostante la rissa di Valencia, nonostante il 7 – 1.
Tuttavia ciò che ci spinge a mettere una dietro l’altra quattro parole non è un fiero antimilanismo, che pure potrebbe starci, visti i trascorsi tra i rossoneri e il Napoli, ma il rimescolamento che ci si produce di bile e vergogna a sentire i nostri commentatori televisivi, tutti, nessuno escluso.
E’ sincero fastidio il nostro per la pochezza di codesti individui, che a definirli voltagabbana, si farebbe loro un complimento.
Ribadiamo in prima persona gli sportivi applausi al Milan e rileviamo il brutto match di Cristiano Ronaldo, arriviamo a giustificare il campanilismo, ma troppo ci contorciamo dal ridere nel vedere e soprattutto nel sentire che la nostra sfera di cristallo ha colpito ancora.
Quello che dopo la partita con la Roma era diventato l’epigono di non si sa quale dio del pallone, dagli altari è improvvisamente piombato nella polvere, per lasciare spazio a qualcun altro, in modo che i nostri esperti tv possano salire prontamente sul carro del vincitore.
Che quel qualcun altro poi sia un campione come Kakà non conta, fosse stato anche “Zuzzullillo”… stasera ha vinto, ha “occultato” il fenomeno..e quindi il fenomeno in men che non si dica si è trasformato in brocco….
Che dire, se non che il povero portoghese ha fatto la fine che avevamo previsto quando commentammo la debacle della Roma, con Tardelli pronto a sparare su Totti e compagni e tutti, come si dice a Napoli, ad “azzupparci il pane” (e ci si perdoni la caduta di stile), esaltando Cristiano Ronaldo di qua, Cristiano Ronaldo di là e tirando in ballo paragoni a dir poco blasfemi.
Stasera invece toccherà a Cristiano Ronaldo – è stato già detto – sentirsi dire che non è un giocatore determinante, che reagisce e compie falli di frustrazione (ampiamente sottolineata l’ammonizione comminata al portoghese) e poi sarà tutto uno sciorinare lodi a go go per Kakà (tanto di cappello) e compagni (nessuno escluso).
Non vogliamo rovinare la festa delle nostre tribune televisive, nè negare l'indiscutibile classe di Kakà (sarebbe un'offesa al calcio), ma in tanto lecchinaggio e campanilismo ad oltranza ci piacerebbe un minimo di serietà, un giudizio sui giocatori formulato con un piglio più "morigerato" e non parole proferite a vanvera che sanno ora di fanatica esaltazione ora di condanna o di ipse dixit.
La via giusta è nel mezzo, est modus in rebus, diceva il buon Orazio, non esaltiamoli troppo questi dei del pallone, per poi farli diventare di botto semplici ometti con scarpini chiodati, fallosi e frustrati…proviamo a giudicare le prove e a parlare di partite e azioni, sempre che non sia chiedere troppo.
I palloni d’oro lasciamo che siano altri presunti esperti ad assegnarli e…tra le altre cose… e qui il fiero spirito napoletano si fa sentire (ci cospargiamo il capo di cenere e facciamo mea culpa ove mai dovesse esserci qualche napoletano – bestemmia/eresia – simpatizzante del Milan) ricordiamo un po’ tutti che il Milan avrebbe dovuto disputare lo stesso campionato del Napoli e la Champions guardarla alla tv....
Ma questo, oggi, non lo ricorda più nessuno. Va da sé che non togliamo meriti a chi ha conquistato la finale sul campo, ma chiediamo alle alte sfere del nostro giornalismo un minimo di obiettività.
Qualcuno potrebbe suggerirci di spegnere la tv o di non seguire il dopo partita: parole sacrosante - quantomeno ci eviteremmo l'autoesaltazione dell'ex presidente del consiglio - ma purtroppo parecchie esternazioni assurde inframezzano quelle che sono le cronache delle partite.
Ciotti e Martellini, bei tempi andati!!!
E stasera ci siamo andati pesanti…chissà che campionato ci aspetta l’anno venturo…ne vedremo delle belle…non ci resta che affilare le nostre armi non convenzionali, penne e strali, per difendere il nostro Napoli, da quella che, ne siamo sicuri, sarà spesso una gogna mediatica. E tireremo di nuovo in ballo la nostra sfera di cristallo..scommettiamo?