(RENATA
SCIELZO) - Cari lettori,
innanzitutto buon inizio di settimana e buon
campionato.
La prima, come si suol dire, tra polemiche e
lunghe attese, diritti tv, Sky e digitale
terrestre dell’ultimo minuto, è andata. Ed è
andata egregiamente bene per il nostro
Napoli. Molte delle squadre impegnate nel
campionato cadetto ed in quello maggiore non
hanno disatteso le aspettative di tifosi ed
esperti del settore. Da segnalare solo
l’incredibile passo falso della Vecchia
Signora, costretta all’1 – 1 dal Rimini in
11 contro 10. A dimostrazione che la B non è
una passeggiata, anche per chi ha un
organico con palloni d’oro e campioni del
mondo, a dimostrazione che forse, ora che si
parla nuovamente di una riduzione della
penalizzazione, c’è una giustizia divina che
cerca di ristabilire un po’ di ordine in
questo marasma di punti, penalità e
compagnia bella.
Ma bando alle ciance, siamo qui pronti ad
analizzare dichiarazioni del pre e post
partita, pareri degli esperti, chiacchiere e
discussioni dei più o meno noti programmi
sportivi della domenica.
“DETTI E CONTRADDETTI”, questa la rubrica
che vi accompagnerà ogni lunedì, per tenerci
compagnia, per iniziare la settimana tra una
risata e una polemica, per discutere ancora
un po’ dei fatti del sabato e della
domenica.
Serie B e serie A, e quando occorrerà il
caso, anche nazionale o calcio
internazionale. Di tutto un po’, in rigoroso
disordine. Sarà una sorta di divertissement
ironico e leggero, prenderemo e ci
prenderemo un po’ in giro, per sorridere,
per dimenticare eventuali torti subiti, ché
tanto è inevitabile prima o poi arriveranno,
Questa settimana vittime delle nostre
“punture di calabrone” saranno volti noti e
meno noti del calcio italiano e della tv
italiana e forse sconfineremo anche un po’…
In primis, Massimo Oddo e la sua levata di
scudi contro il numero 10 giallorosso, reo
secondo il difensore azzurro e capitano
della Lazio, di aver rifiutato di indossare
la maglia della nazionale e poi di giocare
nella Roma. Oddo ottiene consensi un po’
ovunque, tutti ad urlare allo scandalo,
tutti a tacciare Totti di sentirsi una
primadonna, di negarsi e di prendere
decisioni che spetterebbero solo al mister.
Totti continua a negarsi, ma la risposta più
bella la dà sul campo… Vedere Roma – Livorno,
gioca male, sbaglia passaggi e un goal
praticamente fatto e da ultimo calcia fuori
di almeno 4 metri il rigore che avrebbe
regalato alla Roma il 2 –0. Su Repubblica la
pagella è generosa: 5,5 per il Pupone con
tanto di pupino allo stadio. Che si siano
lasciati commuovere dal piccolo Cristian?
Totti ha risposto davvero coi fatti, dopo il
non brillante mondiale, ha dimostrato che
quella vite nel piede gli dà ancora fastidio
e che ben lungi dall’essere al top, è bene
che si dedichi alla sua Roma. E’ tanto
difficile capirlo? Il nostro non vuole
rimediare figuracce in formato nazionale. E
pensate se calciava quel rigorazzo in Italia
– Australia. Meglio soprassedere.. e notare
che chi scrive è tra i più accessi
sostenitori della classe e delle giocate del
capitano giallorosso. E LASCIAMOLO RIPOSARE…
E veniamo al nostro Napoli. Il cronista di
Sky è in compagnia di Beppe Savoldi, gufa
abbastanza e sul 2-0 per il Napoli continua
a dire che gli azzurri godono di un
vantaggio troppo largo e immeritato. Dalla
Bona per lui non sta facendo un granché.
Davvero lungimirante questo cronista,
speriamo che continui con le sue illuminanti
profezie fino alla fine del campionato,
perché Sam Dalla Bona, di lì a poco, gli fa
ingoiare quanto appena pronunciato. Gli
risponde da una distanza siderale con una
botta da scuotere l’intero San Paolo e con
un goal, il più bello del sabato e della
domenica, da rivedere altre mille volte da
ogni possibile angolazione, in velocità e al
rallenty. CINETECA, NAZIONALE E SPERIAMO
SERIE A…
E poi, ricordate Mister Galeone? Si è seduto
con risultati non certo brillanti anche
sulla panchina azzurra. Adesso il nostro
allena un “grande squadra” (la scorsa
stagione per poco non finiva in B, ma è
stato lui, lor signori, a salvarla dal
baratro) e non fa che pavoneggiarsi e dire
quanto la sua Udinese sia forte, grande e
dotata di brillantezza.. Nel prepartita osa:
"Non siamo inferiori alla Roma, anzi non
siamo inferiori probabilmente nemmeno al
Milan. I rossoneri in difesa propongono
elementi stagionati: Maldini, Costacurta,
Cafu e nel mezzo non vedo differenze tra i
vari Gattuso, Pirlo e Seedorf e i nostri
Obodo, Muntari e Pinzi. Il Milan, invece, è
più abituato di noi a vincere, di
conseguenza appare più sicuro, ma se anche
noi acquistiamo a breve scadenza in
sicurezza, siamo all'altezza dei rossoneri".
E la risposta non viene né dalla Roma, né
dal Milan, ma dal Messina ripescato: 1 –0 e
a casa. Si spengono i primi facili
entusiasmi e si ritorna sulla terra, eppure
il nostro continua ai microfoni di mediaset
a ribadire il suo concetto. L’errore è stato
solo della squadra: si è comportata da
provinciale! SOGNO OPACO… ASPETTA E
SPERA…CHE POI S’AVVERA…
E restando in rima, urliamo OLIVEIRA. “Chi
è?”, si erano chiesti negli ambienti
rossoneri tifosi più o meno celebri e
presunti esperti. Tutti in attesa di un
acquisto dal nome altisonante (il fenomeno
Ronaldo), tutti a rimpiangere Sheva, tutti a
colpevolizzare il figlioletto che doveva
imparare l’inglese e che aveva costretto
l’illustre papà al trasferimento al Chelsea.
Tutti, more solito, immediatamente smentiti.
Gilardino, il campioncino nostrano, fatica a
concludere e a concretizzare, Oliveira entra
indossando la maglia che fu di Sheva, la
numero 7, infastidendo i tifosi rossoneri
che quasi gridano al sacrilegio, nemmeno il
tempo di guardarsi attorno e si presenta
concludendo a rete con un bel colpo di testa
e facendo una super galoppata, con tanto di
avversari scartati , fin sotto la rete. E’
solo quella vecchia volpe di Peruzzi a
privarlo della gioia della doppietta.
TENETEVI IL RAGAZZINO E LASCIATE A CASA IL
FENOMENO CHE è MEGLIO….
E le trasmissioni tv? Beh a segnalarci che
niente, tranne i conduttori e la valletta di
turno, è cambiato, nonostante la Juve in B,
sono Controcampo prima e la Domenica
sportiva dopo. Minuti interminabili dedicati
a Inter e Milan e tutto il resto a babbo
morto. Su una rete Donadoni, sull’altra
Albertini….ma insomma, non dovevano cambiare
registro? CHE BARBA, RAGAZZI!
Da segnalare inoltre la profezia di quel
volpone di Piccinini. A proposito del
campionato di A, solamente dopo la prima
giornata, con piglio sicuro afferma: “Sarà
interessante la lotta per il secondo posto”,
lasciando intendere che lo scudetto è già
dell’Inter. Che ingenuo, caro Sandro..
L’Inter sulla carta è uno squadrone, ma è
pur sempre la cara vecchia pazza Inter, ora
sì con lo scudetto cucito sulla maglia mah…
il Milan non starà a guardare e
poi….ANDIAMOCI PIANO…
Certo ai telespettatori sarà mancato Mughini
con i suoi abiti sgargianti, ma ora che lo
stile Juve è fuori moda, il nostro avrà
dovuto riciclarsi altrove…AMMAZZA COME SIAMO
CATTIVI…
E che dire poi di Tokyo Sexwale? Attenzione
non è l’ultimo arrivato della scuderia
nerazzurra, ma sicuramente è vicino a
Materazzi.
Leggete un po’ qui… “La pace tra Materazzi e
Zidane potrebbe andare in scena davanti a
Nelson Mandela. Questo almeno è il progetto
di Tokyo Sexwale, attivista sudafricano per
i diritti umani e membro del comitato di
organizzazione dei Mondiali del 2010, che
sta cercando di organizzare l'incontro tra
l'azzurro e il francese per mettere fine
alle polemiche post-Mondiale.
Materazzi e Zidane potrebbero darsi
appuntamento sull'isola di Robben Island,
che per quaranta anni ha ospitato una
prigione, chiusa solo dopo la fine
dell'Apartheid”. MA INSOMMA! TRA UN PO’ LA
TESTATA LA DAREMO NOI… IL TROPPO STORPIA!
Siamo quasi giunti alla fine e per salutarci
sconfiniamo in un settore alieno, rubiamo
una notizia al ciclismo…: “Alessandro
Petacchi si e' fratturato il quinto
metacarpo della mano destra e per lui la
stagione e' finita anzitempo”. E cosa ci
sarà mai da ridire o da ridere? E’ piuttosto
da commiserare.
Ma… leggere per credere: “Lo spezzino,
rimasto chiuso da un avversario agli ultimi
200 metri, non ha potuto disputare la volata
della 15^ tappa della Vuelta e per la rabbia
ha sferrato un pugno alla porta del pullmann
della squadra dopo aver tagliato il
traguardo, provocandosi il grave
infortunio”. OH PETACCHI, MAI OSARE IL PUGNO
DI FERRO…
E pensare che il velocista della Milram
stava faticosamente cercando di ritrovare la
condizione dopo oltre tre mesi di assenza
per la frattura di una rotula in seguito a
una caduta nella terza tappa del giro
d'Italia lo scorso 8 maggio…
Beh, ora che ne abbiamo dette e contraddette
di tutti i colori, non ci resta che
lavorare…
Buona settimana a tutti.