DETTI E CONTRADDETTI – AMENITÀ DALLA PRIMA DI CAMPIONATO

11/9/2006

(RENATA SCIELZO) - Cari lettori,
innanzitutto buon inizio di settimana e buon campionato.
La prima, come si suol dire, tra polemiche e lunghe attese, diritti tv, Sky e digitale terrestre dell’ultimo minuto, è andata. Ed è andata egregiamente bene per il nostro Napoli. Molte delle squadre impegnate nel campionato cadetto ed in quello maggiore non hanno disatteso le aspettative di tifosi ed esperti del settore. Da segnalare solo l’incredibile passo falso della Vecchia Signora, costretta all’1 – 1 dal Rimini in 11 contro 10. A dimostrazione che la B non è una passeggiata, anche per chi ha un organico con palloni d’oro e campioni del mondo, a dimostrazione che forse, ora che si parla nuovamente di una riduzione della penalizzazione, c’è una giustizia divina che cerca di ristabilire un po’ di ordine in questo marasma di punti, penalità e compagnia bella.
Ma bando alle ciance, siamo qui pronti ad analizzare dichiarazioni del pre e post partita, pareri degli esperti, chiacchiere e discussioni dei più o meno noti programmi sportivi della domenica.
“DETTI E CONTRADDETTI”, questa la rubrica che vi accompagnerà ogni lunedì, per tenerci compagnia, per iniziare la settimana tra una risata e una polemica, per discutere ancora un po’ dei fatti del sabato e della domenica.
Serie B e serie A, e quando occorrerà il caso, anche nazionale o calcio internazionale. Di tutto un po’, in rigoroso disordine. Sarà una sorta di divertissement ironico e leggero, prenderemo e ci prenderemo un po’ in giro, per sorridere, per dimenticare eventuali torti subiti, ché tanto è inevitabile prima o poi arriveranno,
Questa settimana vittime delle nostre “punture di calabrone” saranno volti noti e meno noti del calcio italiano e della tv italiana e forse sconfineremo anche un po’…

In primis, Massimo Oddo e la sua levata di scudi contro il numero 10 giallorosso, reo secondo il difensore azzurro e capitano della Lazio, di aver rifiutato di indossare la maglia della nazionale e poi di giocare nella Roma. Oddo ottiene consensi un po’ ovunque, tutti ad urlare allo scandalo, tutti a tacciare Totti di sentirsi una primadonna, di negarsi e di prendere decisioni che spetterebbero solo al mister.
Totti continua a negarsi, ma la risposta più bella la dà sul campo… Vedere Roma – Livorno, gioca male, sbaglia passaggi e un goal praticamente fatto e da ultimo calcia fuori di almeno 4 metri il rigore che avrebbe regalato alla Roma il 2 –0. Su Repubblica la pagella è generosa: 5,5 per il Pupone con tanto di pupino allo stadio. Che si siano lasciati commuovere dal piccolo Cristian?
Totti ha risposto davvero coi fatti, dopo il non brillante mondiale, ha dimostrato che quella vite nel piede gli dà ancora fastidio e che ben lungi dall’essere al top, è bene che si dedichi alla sua Roma. E’ tanto difficile capirlo? Il nostro non vuole rimediare figuracce in formato nazionale. E pensate se calciava quel rigorazzo in Italia – Australia. Meglio soprassedere.. e notare che chi scrive è tra i più accessi sostenitori della classe e delle giocate del capitano giallorosso. E LASCIAMOLO RIPOSARE…

E veniamo al nostro Napoli. Il cronista di Sky è in compagnia di Beppe Savoldi, gufa abbastanza e sul 2-0 per il Napoli continua a dire che gli azzurri godono di un vantaggio troppo largo e immeritato. Dalla Bona per lui non sta facendo un granché. Davvero lungimirante questo cronista, speriamo che continui con le sue illuminanti profezie fino alla fine del campionato, perché Sam Dalla Bona, di lì a poco, gli fa ingoiare quanto appena pronunciato. Gli risponde da una distanza siderale con una botta da scuotere l’intero San Paolo e con un goal, il più bello del sabato e della domenica, da rivedere altre mille volte da ogni possibile angolazione, in velocità e al rallenty. CINETECA, NAZIONALE E SPERIAMO SERIE A…

E poi, ricordate Mister Galeone? Si è seduto con risultati non certo brillanti anche sulla panchina azzurra. Adesso il nostro allena un “grande squadra” (la scorsa stagione per poco non finiva in B, ma è stato lui, lor signori, a salvarla dal baratro) e non fa che pavoneggiarsi e dire quanto la sua Udinese sia forte, grande e dotata di brillantezza.. Nel prepartita osa: "Non siamo inferiori alla Roma, anzi non siamo inferiori probabilmente nemmeno al Milan. I rossoneri in difesa propongono elementi stagionati: Maldini, Costacurta, Cafu e nel mezzo non vedo differenze tra i vari Gattuso, Pirlo e Seedorf e i nostri Obodo, Muntari e Pinzi. Il Milan, invece, è più abituato di noi a vincere, di conseguenza appare più sicuro, ma se anche noi acquistiamo a breve scadenza in sicurezza, siamo all'altezza dei rossoneri".
E la risposta non viene né dalla Roma, né dal Milan, ma dal Messina ripescato: 1 –0 e a casa. Si spengono i primi facili entusiasmi e si ritorna sulla terra, eppure il nostro continua ai microfoni di mediaset a ribadire il suo concetto. L’errore è stato solo della squadra: si è comportata da provinciale! SOGNO OPACO… ASPETTA E SPERA…CHE POI S’AVVERA…

E restando in rima, urliamo OLIVEIRA. “Chi è?”, si erano chiesti negli ambienti rossoneri tifosi più o meno celebri e presunti esperti. Tutti in attesa di un acquisto dal nome altisonante (il fenomeno Ronaldo), tutti a rimpiangere Sheva, tutti a colpevolizzare il figlioletto che doveva imparare l’inglese e che aveva costretto l’illustre papà al trasferimento al Chelsea. Tutti, more solito, immediatamente smentiti. Gilardino, il campioncino nostrano, fatica a concludere e a concretizzare, Oliveira entra indossando la maglia che fu di Sheva, la numero 7, infastidendo i tifosi rossoneri che quasi gridano al sacrilegio, nemmeno il tempo di guardarsi attorno e si presenta concludendo a rete con un bel colpo di testa e facendo una super galoppata, con tanto di avversari scartati , fin sotto la rete. E’ solo quella vecchia volpe di Peruzzi a privarlo della gioia della doppietta. TENETEVI IL RAGAZZINO E LASCIATE A CASA IL FENOMENO CHE è MEGLIO….

E le trasmissioni tv? Beh a segnalarci che niente, tranne i conduttori e la valletta di turno, è cambiato, nonostante la Juve in B, sono Controcampo prima e la Domenica sportiva dopo. Minuti interminabili dedicati a Inter e Milan e tutto il resto a babbo morto. Su una rete Donadoni, sull’altra Albertini….ma insomma, non dovevano cambiare registro? CHE BARBA, RAGAZZI!
Da segnalare inoltre la profezia di quel volpone di Piccinini. A proposito del campionato di A, solamente dopo la prima giornata, con piglio sicuro afferma: “Sarà interessante la lotta per il secondo posto”, lasciando intendere che lo scudetto è già dell’Inter. Che ingenuo, caro Sandro..
L’Inter sulla carta è uno squadrone, ma è pur sempre la cara vecchia pazza Inter, ora sì con lo scudetto cucito sulla maglia mah… il Milan non starà a guardare e poi….ANDIAMOCI PIANO…
Certo ai telespettatori sarà mancato Mughini con i suoi abiti sgargianti, ma ora che lo stile Juve è fuori moda, il nostro avrà dovuto riciclarsi altrove…AMMAZZA COME SIAMO CATTIVI…

E che dire poi di Tokyo Sexwale? Attenzione non è l’ultimo arrivato della scuderia nerazzurra, ma sicuramente è vicino a Materazzi.
Leggete un po’ qui… “La pace tra Materazzi e Zidane potrebbe andare in scena davanti a Nelson Mandela. Questo almeno è il progetto di Tokyo Sexwale, attivista sudafricano per i diritti umani e membro del comitato di organizzazione dei Mondiali del 2010, che sta cercando di organizzare l'incontro tra l'azzurro e il francese per mettere fine alle polemiche post-Mondiale.
Materazzi e Zidane potrebbero darsi appuntamento sull'isola di Robben Island, che per quaranta anni ha ospitato una prigione, chiusa solo dopo la fine dell'Apartheid”. MA INSOMMA! TRA UN PO’ LA TESTATA LA DAREMO NOI… IL TROPPO STORPIA!

Siamo quasi giunti alla fine e per salutarci sconfiniamo in un settore alieno, rubiamo una notizia al ciclismo…: “Alessandro Petacchi si e' fratturato il quinto metacarpo della mano destra e per lui la stagione e' finita anzitempo”. E cosa ci sarà mai da ridire o da ridere? E’ piuttosto da commiserare.
Ma… leggere per credere: “Lo spezzino, rimasto chiuso da un avversario agli ultimi 200 metri, non ha potuto disputare la volata della 15^ tappa della Vuelta e per la rabbia ha sferrato un pugno alla porta del pullmann della squadra dopo aver tagliato il traguardo, provocandosi il grave infortunio”. OH PETACCHI, MAI OSARE IL PUGNO DI FERRO…
E pensare che il velocista della Milram stava faticosamente cercando di ritrovare la condizione dopo oltre tre mesi di assenza per la frattura di una rotula in seguito a una caduta nella terza tappa del giro d'Italia lo scorso 8 maggio…
Beh, ora che ne abbiamo dette e contraddette di tutti i colori, non ci resta che lavorare…
Buona settimana a tutti.

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