(RENATA
SCIELZO) - Cari lettori,
eccoci giunti al secondo appuntamento con la
nostra rubrica di amenità, varie ed
eventuali.
Tra tuoni e fulmini, pioggia e grandine,
anche la seconda di campionato è andata,
registrando una brutta sconfitta per il
nostro Napoli, la prima vittoria juventina
della storia nel campionato cadetto, un
pareggio per la favorita Inter (ricordate
cosa aveva detto Piccinini?), una quasi
scontata vittoria nel posticipo domenicale
del Milan e un primo posto in classifica a
punteggio pieno per Genoa e Bologna in serie
B, Roma e Palermo (entrambe corsare) in
serie A.
Detto il necessario, si parte.
Alziamo il sipario regalando il palcoscenico
a Mughini (ha ripreso a ragliare...), il
quale con un fare alquanto snervante e a dir
poco ridicolo ha avuto il coraggio di
paragonare il processo alla Juve con il
bombardamento di Dresda...
Juve bombardata? beh verrebbe da dire che
"bombardati" e semmai di altro sono stati i
giocatori juventini...
POVERA VECCHIA SIGNORA, SMARRITA E
BOMBARDATA!
Il vittimismo che aleggia in casa bianconera
pur di accaparrarsi questa fantomatica
riduzione è semplicemente nauseabondo, così
come quello di marca nerazzurra.
Dopo la sconfitta rimediata contro lo
Sporting in Champions League e dopo il
deludente pareggio contro la Samp i
nerazzurri anziché rimboccarsi le maniche
non hanno saputo far di meglio che iniziare
a sparare sulla terna arbitrale,
dichiarandosi vittime (e gli zerbini
televisivi con loro) di inenarrabili
torti…ma ci si faccia il piacere…e pensare
che poi il pareggio è arrivato su autorete…
GIOCARE, GIOCARE, GIOCARE E SOPRATTUTTO
ESSERE CREDIBILI.
In casa SARANNO FAMOSI, vale a dire la
fantomatica quarta forza del campionato, a
mandarle a dire ci pensa il pacato Guidolin.
Esilaranti le parole di uno che ieri i
giornalisti Mediaset hanno definito composto
e con i piedi per terra. Cosa ha detto? L’ipse
dixit è servito: "Puntiamo a fare bene,
pero' si puo' stupire". Insomma aspettiamo
di essere stupiti con effetti speciali, ma
non ci saremo un po’ montati la testa dopo
solo due partite, di cui una vinta grazie a
Superman Agliardi e a due perle di Di
Michele (non è sempre domenica…)
PASSO DOPO PASSO. ATTENZIONE A NON FARE IL
PASSO PIU’ LUNGO DELLA GAMBA.
E trovandoci in ambito Di Michele ci
concediamo il primo dei nostri
sconfinamenti: nazionale e convocazioni,
quindi, il ct: Donadoni.
Nella domenica del maltempo il ct placido in
tribuna all’Olimpico ha studiato, preso
appunti, pensato a chissà quali illuminanti
soluzioni (speriamo non pensi troppo,
potremmo imbatterci in qualche altro
scoppiettante risultato) e ha poi concluso:
"Penso di poter recuperare tutti, ma dipende
da loro. Non ci sono figli e figliastri, i
ragazzi sanno che sono tutti sotto
osservazione".
Ha proprio ragione Mister Donadoni. Peccato
che sotto osservazione ci sia anche lui e
che…
CHI SBAGLIA DI NUOVO E’ PERDUTO….
E in ordine sparso, ne avremmo fatto
volentieri anche a meno, torniamo al nostro
Napoli e alla sconfitta cocente rimediata
sul campo del Piacenza, contro una squadra
piena zeppa di napoletani, giusto per
aumentare l’ink…la rabbia, (tra cui qualche
vecchia conoscenza…vedi il bel portierino
Coppola..) e con un Bogliacino che dovrebbe
cambiare mestiere, ma l’allenatore sta a
guardare e il dg fa le formazioni e questo
lor signori proprio non va bene…. tutti
avevamo sbagliato ad entusiasmarci alla
prima uscita. Il nostro Alessandro Caradolfo
ci aveva avvertito, ma si sa siamo fatti
così e di fronte al goal di Dalla Bona e ai
tocchi di De Zerbi non abbiamo capito più
nulla. Ora invece siamo già qui ad urlare:
SVEGLIA RAGAZZI!!!Che la Juve si avvicina e
se le fanno qualche bel regalino (more
solito) sono dolori…
Ma è stata anche la domenica dei dissapori
tra l’ex portiere della nazionale Francesco
Toldo e il mister nerazzurro Mancini, alla
ricerca dell’ennesimo capro espiatorio e la
domenica in cui l’Italia delle ragazze del
tennis davvero ci stupiva con effetti
speciali, regalandoci un trofeo ambito,
sudato e inaspettato. La domenica in cui
sono al più presto da dimenticare i 40
minuti dedicati alla troppo punitiva
espulsione nei confronti del giocatore che
aveva regalato una bella gomitata a De Rossi
(con una sorta di giornalista che biasimava
il provvedimento perché preso a vantaggio di
De Rossi, uno che di gomitate ne sa
qualcosa. Della serie poiché ha “gomitato”
pestatelo di brutto e niente cartellini..) e
le dichiarazioni a tavolino di Bojinov, ben
ammaestrato dai suoi dirigenti, su quello
che poteva e non poteva dire. E poi le
congetture su Camoranesi e la critica a
Lucarelli per aver gioito per un goal non
fatto e per giunta non assegnato. Lo
volevano far ammonire…
Ma di fandonie ne abbiam sentite e dette
abbastanza, vi lasciamo con un po’ di
pretattica:
"Vogliamo arrivare più in alto possibile, ma
bisogna anche rimanere con i piedi per
terra. Noi perfetti? L'unica partita che
assegnava un titolo importante l'abbiamo
persa, quindi non siamo così perfetti e
bravi come si vuol dire adesso". Luciano
Spalletti, furbo toscanaccio, continua a
gettare acqua sul fuoco anche all'indomani
del successo a Siena che ha proiettato la
sua Roma al comando della classifica insieme
al Palermo, perché si sa…gufi e civette sono
in agguato…
Alla prossima, sperando che ci sia da
divertirsi, che il nostro Napoli non ci
deluda e che Maurizio Mosca ne tiri fuori
qualcuna delle sue..e saranno risate!!!