(RENATA
SCIELZO) - Eccoci alla consueta
carrellata di dichiarazioni più o meno
futili, più o meno inutili.
Non si può non partire dalla pazza Inter.
Sempre più nell’occhio del ciclone, tra
intercettazioni e affini, l’eterna
incompiuta, quella che dovrebbe annientare
le avversarie piccole e grandi, rimedia un
pareggio sul campo del Cagliari e dà il la
ad una serie infinita di polemiche
dell’ultima ora, dal consueto noi l’avevamo
detto, alle parole degli ottimisti alla
Riva: ma è solo ad 1 punto… etc. etc. Perde
Crespo ed è seconda in classifica dietro
Palermo e Roma.
A inizio campionato il lungimirante
Piccinini aveva a mo’ di oracolo proferito:
il primo posto è cosa già fatta, al massimo
sarà interessante vedere la lotta per il
secondo. Beh, forse è un po’ prematuro, e
non vorremmo cuocere nella stessa acqua di
Piccinini, ma la domanda è: l’Inter riuscirà
a piazzarsi al secondo posto?
Non ce ne vogliano i tifosi nerazzurri, ma
questo squadrone delle meraviglie che
dovrebbe fare sfracelli finisce sempre per
fare tonfi e contro tonfi (per conferma
chiedere a quelli del Bayern Monaco). ETERNA
INCOMPIUTA
Ma non infieriamo, ché ci pensa già la
stampa nazionale e Mancini ormai non sa più
a quale santo votarsi, quale scusa
inventarsi…è arrivato perfino alla panchina
corta! MA CI FACCIA IL PIACERE!!!
E allora guardiamo al nostro orticello,
rigoroso e ritemprato dopo la meritata
vittoria sul campo dello Spezia. Una
vittoria di squadra, come ha dichiarato il
buon Cannavaro, una vittoria della squadra,
diremmo noi…Reja continua a non convincerci,
nervoso, si è fatto buttare fuori e molte
cose, nonostante ampi sprazzi di bel gioco
sono ancora da rivedere (non dimentichiamo
che ce la giocavamo con lo Spezia, anche se
al famoso e ostico “Picco”, e non con Madama
Vecchia Signora). Sconfitti su tutti
comunque i soliti noti, soliti idioti che in
accordo con uno sparuto gruppo di facinorosi
supporters rossoblu (quelli del gemellato
Genoa) hanno fatto prima danni alla stazione
e hanno poi lanciato petardi e fumogeni
durante il match. E’ proprio vero: la mamma
degli stolti è sempre incinta. STATEVENN A’
CASA.
Capitolo Nazionale prima di ritornare
all’avvincente campionato di B e di A.
Donadoni dirama le convocazioni e….sorpresa..Cassano
sì, Cassano no, la storia infinita…è giallo:
il talento di Bari Vecchia è di nuovo fuori.
Motivazioni? Sarebbe fuori forma. Dentro
nuovamente Del Piero e Luca Toni. Fuori
Gilardino. Dentro nuovamente Iaquinta.
Lungi da noi voler fare gli avvocati
difensori del Peter Pan di casa nostra, ma
forse dargli un’altra possibilità non
sarebbe stato scandaloso. Al San Paolo aveva
fatto vedere bel gioco, per poi regredire
paurosamente, ma ci sono anche le cosiddette
serate no…perché lasciarlo a marcire sulla
panchina del Real?
Povero Antonio!! DA RAGAZZO PRODIGIO A
FIASCO D’ORO!!!
Donadoni quindi – dicevamo - mischia le
carte, ma il risultato – ahinoi - temiamo
possa essere sempre lo stesso. In attesa del
ritorno del Pupone, impegnato a smaltire i
postumi dell’infortunio, speriamo che il
mister riesca a creare un gruppo compatto.
Da segnalare la convocazione di quel Del
Vecchio a lungo rincorso dal Napoli quest’estate.
Forse non è un caso che sia stato convocato,
forse non è un caso che la Samp all’ultimo
non abbia voluto cederlo. Peccato: noi ne
avremmo avuto davvero bisogno. Comunque
TENTAR NON NUOCE, speriamo Donadoni possa
regalarci una micro soddisfazione nelle
prossime gare.
Anche perché il ct azzurro aveva pensato
alle dimissioni ma poi….leggere per credere:
“Ho fatto questo tipo di discorso con il
presidente del Coni Petrucci, poi lui mi ha
spiegato quelle che erano le sue idee e
abbiamo condiviso appieno i suoi discorsi –
ha ammesso Donadoni - . Ho avuto pieno
appoggio, in tutti i sensi, e questo mi ha
gratificato e responsabilizzato
ulteriormente. I risultati passano anche dal
tipo di lavoro che uno svolge”. Appunto..e
allora LAVORARE, LAVORARE, LAVORARE perché
fino ad adesso….
E torniamo alla serie B: ancora Juve
macinapunti, il Lecce di Zeman affossa il
Genoa e si posiziona in alta classifica. Ma
c’è da temerlo? All’inizio forse sì, ma poi
come tutte le squadre del boemo siam pronti
a giurare sul botto finale, si segnano 4
goal e se ne prendono 8. Ma I CONTI LI
FACCIAMO ALLA FINE. DIVERTITEVI STANDO
DIETRO A QUESTA STATISTICA.
E la squadra dell’ex presidente del
Consiglio, cosa fa? Arranca. Dopo aver
recuperato i punti di penalizzazione ha
avuto una brutta battuta d’arresto e ieri
contro un Siena con un SUPER MANNINGER non è
riuscita ad andare oltre un misero 0 –0. Gli
esperti del settore continuano a suggerire
di rinforzare il reparto arretrato: troppi
nonnetti e fa nulla poi se si chiamano
Maldini e Costacurta…ma i goal??? A noi
sembra che il problema sia lì davanti, lì
nel mucchio, dove oramai solo il buon
vecchio Pippo sembra buttarla dentro. Forse
troppo presto si era urlato ad Oliveira come
al nuovo Sheva. Il Gila proprio non va e la
sorte non gli è compagna - un suo bel tiro
si è letteralmente stampato sulla traversa –
e la mancanza di SHEVA non è più in
discussione, almeno per i tifosi, sempre più
affranti e preoccupati. NOSTALGIA CANAGLIA.
E intanto che fa il grande inquisito? Da
vittima diventa carnefice e dalle pagine di
“Libero” continua ad aprir bocca e ad
emettere sentenze.
E da Pancalli arriva l’ennesima,
scontatissima dichiarazione: «Convocherò
quanto prima l'assemblea perché tutti
capiscano che bisogna cambiare in fretta».
Giustissimo. Sembra però di aver a che fare
con il manzoniano “Questo matrimonio non
s’ha da fare”. Vale a dire “Questo
cambiamento non s’ha da fare”. I bravacci di
Don Luciano sembrano essere ancora in giro e
lui dal suo palazzotto – le pagine di Libero
– è lì a ricordarci che il calcio deve
cambiare, UNA CERTA STAMPA pure. Riusciremo
a liberarci di questo individuo? A quando la
catartica pioggia? A quando un reale e serio
repulisti?
Come al solito Meditate, gente, meditate.