13/10/2007
(GIUSEPPE PALMIERI) Chissa se ci credeva davvero. Klaus Toppmoeller, ct della Georgia, aveva dichiarato che i suoi ragazzi sarebbero usciti con un punto da Marassi ottenuto contro i Campioni del Mondo, e che Toni non avrebbe segnato. Nel calcio le parole, sebbene di sprono e di fiducia per la sua squadra, non fanno fare punti in classifica, e non sono state sufficienti nemmeno questa volta. L'Italia ha vinto 2-0, senza troppo brillare, ma porta a casa tre punti importanti per cominciare a pensare alla decisiva sfida di Glasgow con la Scozia con tre punti in cascina in più. Per sfondare il trappolone preparato da Toppmoeller, il ct Donadoni si affida al tridente con i napoletani Di Natale e Quagliarella ai lati del bomber del Bayern, Luca Toni, con Grosso preferito in difesa a Chiellini.
Gli azzurri partono a spron battuto, alla ricerca del gol, ma il catenaccio georgiano tiene e concede poche chances. Una di questa è per Quagliarella che, in acrobazia, non riesce a girare verso la porta un pallone crossato al centro da Di Natale e sfiorato da Toni. Al 26' è Toni a far gridare al gol lo Stivale con un colpo di testa su perfetta parabola di Di Natale che batte il portiere ma si stampa sul palo alla sua destra. Passano soltanto tre minuti e una punizione di Pirlo trova la testa del centravanti azzurro, il pallone termina di poco alto. E' il miglior momento dell'Italia ma il gol non arriva. Di Natale contribuisce con un tiro alle stelle ad allungare la lista delle occasioni per l'Italia, ma quando il primo tempo sembra andarsi a spegnere a reti bianche, arriva il tanto agognato gol. Punizione di Pirlo, il portiere Lomaia scivola e lascia sguarnito il centro della sua porta dove si infila il pallone calciato dal centrocampista rossonero. Esplode il Ferraris per il vantaggio dell'Italia. La prima frazione si spegne con un'altra punizione di Pirlo, sulla quale Lomaia è bravo a riscattarsi.
Nella ripresa ci si aspetta un'Italia arrembante, pronta a chiudere un poche battute la pratica Georgia. Ma non è cosi, gli azzurri si limitano a controllare, il ritmo si abbassa e la gara non è particolarmente entusiasmante. Dall'asse Grosso-Di Natale sulla sinistra nascono le uniche iniziative azzurre, ma stoppate senza troppe difficoltà dal non impeccabile Lomaia. Toppmoeller manda in campo il giovanissimo Kenia, ed è una mossa azzeccata, perchè la freschezza del giovane mancino crea qualche grattacapo di troppo e qualche ansia alla retroguardia azzurra, pur senza mai impegnare l'inoperoso Buffon. Al 71' esordisce in azzurro l'altro napoletano Pasquale Foggia, e subito il fantasista del Cagliari produce un assist che Toni manca di testa di pochissimo. La Georgia guadagna metri, ma gli azzurri, finalmente chiudono la contesa. E' il minuto 84 quando Toni ottiene un pallone spalla alla porta, lo serve in pallonetto all'inserimento di Grosso in area di rigore, il terzino del Lione lo controlla e lo manda, con uno splendido lob di mezzo esterno sinistro, alle spalle di Lomaia sul palo più lontano. Applausi, sospiro di sollievo, Georgia archiviata e attenzione del popolo del pallone italico che si sposta su Glasgow.
Il 17 novembre, sul campo della Scozia, l'Italia si giocherà il pass per gli Europei 2008 e servirà solo un risultato, al di là di qualsiasi valutazione sul gioco espresso dagli uomini di Donadoni, la vittoria.
Sulla partita di stasera, gli azzurri non hanno brillato, ma hanno vinto. Poco altro da dire. Ma su qualcosa alla fine Toppmoeller aveva ragione. Toni non ha segnato. Chissà se consolerà il ct georgiano, proveniente dalla Germania. Una notizia in chiusura di serata è la convocazione di Paolo Cannavaro in azzurro per l'amichevole contro il Sudafrica, nuova che farà contenti i tifosi del Napoli, e speriamo sia di buon auspicio per la carriera del difensore partenopeo, e per il proseguo di stagione del reparto difensivo della squadra di Reja. E tra un mese, a Glasgow, ancora forza Italia per centrare questa sospirata qualificazione alla rassegna continentale in Austria e Svizzera della prossima estate.
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