28/4/2005
(Ferruccio Fiorito) - Nel mondo dello sport gli addii, ancor di più che nella vita quotidiana, sono da sempre sinonimi di malinconia per la grande intensità e per le grandi emozioni che i beniamini di ogni sport hanno saputo trasmettere nella loro carriera ai tantissimi tifosi.
Se poi a lasciare è uno dei simboli della napoletanità e di un Napoli che sapeva imporre la sua maggior classe su ogni terreno di gioco, riscattando anni di sofferenza di un intera tifoseria
sparsa in ogni angolo della terra, allora la malinconia si trasforma in un senso di vuoto incolmabile, connesso ad un certo periodo storico, di cui recano traccia i napoletani di tutto il mondo cresciuti con delle vittorie irripetibili.
La notizia è stata ufficializzata dal sito internet della società bianconera, attraverso poche righe che non possono in alcun modo sintetizzare la carriera del più grande calciatore cresciuto con la maglia azzurra.
A fine stagione Ciro Ferrara, il ragazzo perbene nato sulla collina di Posillipo nel 1967, lascerà il calcio dopo 499 partite giocate nella massima serie, e dopo 11 anni trascorsi all’ombra del Vesuvio e gli altri 11 ai piedi della Mole Antonelliana.
Una carriera irripetibile, ricca di grandi traguardi alcuni dei quali raggiunti con il grande Napoli: 7 Scudetti, 2 Coppe Italia, 5 Supercoppe Italiane, 1 Coppa Uefa, 1 Supercoppa Europea, 1 Coppa dei Campioni ed 1 Coppa Intercontinentale.
Il 9 giugno al San Paolo, ci auguriamo in una cornice di sole bandiere azzurre, ci sarà la chiamata al proscenio per Ciro “il Grande” che verrà a raccogliere l’abbraccio dei suoi tifosi in uno stadio che dovrà far dimenticare, almeno per una notte, che il suo Napoli oggi non c’è più, travolto dalle sentenze di un giudice monocratico, e che l’attualità ci regala derby con l’Avellino e non più le grandi sfide con la Juventus tramortita al 119 minuto con un colpo di spalla di Renica oppure con la vittoria in finale di coppa Uefa contro lo Stoccarda, dove proprio Ciro Ferrara, in una finale memorabile, regalò la vittoria più bella al suo popolo.
Grazie Ciro per averci fatto sentire orgogliosi di essere tifosi di questa maglia azzurra. |