(RENATA
SCIELZO) - Con la candidatura
dell'Italia per Euro 2012, di tutto il
calcio ha bisogno, meno che di problemi di
ordine pubblico. Lo dice Matarrese. Il
presidente della Lega si e' incontrato
questa mattina nella scuola di polizia di
Roma con i questori responsabili delle forze
dell'ordine di sei citta': Catania, Bergamo,
Brescia, Genova, Salerno e Napoli. Matarrese
e' comunque preoccupato per la situazione di
alcune piazze: 'Il sud? La situazione di
Napoli e' molto delicata'.
E’ un’ANSA battuta questo pomeriggio.
BASTA!!!
Chiediamo scusa ai lettori di Pianetazzurro,
che magari tra queste pagine web, si
aspettano di trovare informazioni e analisi
sulla loro squadra del cuore e un po’ di
svago, ma è venuto il momento di alzare la
voce e di dire basta. Basta alla
diffamazione mediatica che si sta
perpetrando ai danni della nostra città.
Qualche giorno fa chi scrive ha inviato una
lettera a “La Repubblica”, lettera in parte
tagliata, ma per fortuna pubblicata, lettera
in cui si lamentava lo stato di cose
presenti, vale a dire le analisi condotte
sulla nostra città da intellettuali o
sedicenti tali, da giornalisti o sedicenti
tali, da esponenti della prima repubblica,
insomma da tutti: dal capo dello stato
all’ultimo faccendiere.
Napoli perduta, Inferno Napoli, Napoli
malata, Napoli dannata. Napoli sempre
accompagnata da aggettivi poco edificanti,
quando non addirittura diffamanti.
Basta!!! Qui nessuno nega i problemi che
attanagliano la nostra città, taluni in
maniera atavica; nessuno nega la
recrudescenza di criminalità e atteggiamenti
e usanze malavitosi; nessuno nega che i
nostri governanti siano stati spesso poco
solerti e/o disattenti, ma di sentirne di
cotte e di crude davvero non se ne può più.
Tutti - e quando diciamo tutti, diciamo
tutti - in ogni angolo dello stivale
discutono di Napoli, dicono la loro. Ormai
parlare di Napoli è come parlare del tempo o
del più e del meno. E’ come parlare di Totti
- per capirci - tutti pronti a dire la loro,
se Totti deve o non deve tornare in
nazionale, deve o non deve decidere. Ma
Napoli non è Totti, il discorso è un po’ più
complesso e non basta improvvisarsi pseudo
allenatori o pseudo opinionisti.
Napoli e la criminalità. Napoli e la
monnezza. Napoli e l’inciviltà. Tutti così.
Anche chi Napoli l’ha vista solo in
cartolina o al più in televisione su Rai tre
alle 20.30 (“Un posto al sole”).
Luoghi comuni, pregiudizi, visioni stantie e
retrograde di chi magari pur avendo alle
spalle un bagaglio culturale di tutto
rispetto, di fronte al quale bisogna solo
inchinarsi, tuttavia Napoli non l’ha mai
vissuta ed è quindi privo del dato più
importante per condurre un’analisi: il dato
esperienziale.
Tutto ciò non fa altro che affossare
definitivamente l’immagine di una città che
fatica ogni volta a risollevarsi dopo le
mille e più cadute, anche quelle sportive.
E troviamo VERGOGNOSO che anche Matarrese, a
proposito dei futuri Europei di calcio,
debba dire la sua e parlare di una
situazione che a Napoli – solo a Napoli,
poi? – è delicata. Ma insomma, sembra quasi
che sparare su Napoli sia diventato lo sport
nazionale. Matarrese farebbe bene a lavare i
panni sporchi della Lega, prima di
preoccuparsi di Napoli e di eventi che
dovranno svolgersi nel 2012 (tra sei
anni…della serie infondiamo speranze e siamo
ottimisti…)
Perché questo sfogo? Semplice, perché tutto
ciò alimenta i pregiudizi, alimenta il
razzismo nei confronti dei napoletani e crea
poi nelle curve e negli stadi quelle
spiacevoli situazioni di cui discutiamo il
giorno dopo i fattacci: al lunedì e magari
per tutta la settimana. Certi personaggi
prima di fare le loro dichiarazioni
farebbero bene ad interrogarsi sulla
ricaduta che le loro parole possono avere.
Dopo diventa superfluo biasimare e
condannare certi atteggiamenti, che
sicuramente vanno biasimati e condannati, ma
diventa superfluo, perché spesso certi
comportamenti indecorosi e razzisti sono
anche il frutto delle superficiali
esternazioni di chi anziché cercare di
sanare le situazioni, senza nemmeno
rendersene conto, fomenta e accende
ulteriormente la miccia. Sia ben chiaro, qui
non si giustificano né quegli idioti che ci
urlano contro le famose esilaranti
canzoncine sul colera, né tanto meno i
nostri stolti concittadini che rispondono
alla stessa maniera o pensano di farsi
giustizia da soli e con la violenza.
Semplicemente si condannano non solo i
soliti idioti, soliti noti, ma anche chi non
dà il giusto peso alle proprie
considerazioni e finisce per diventare
correo di certi soggetti.
Scrivendo tutto ciò forse ci stiamo
arrogando il diritto di parlare per una
città – la nostra città - e magari stiamo
togliendo spazio ad argomenti più
squisitamente sportivi in senso stretto, ma
crediamo che ora più che mai sia necessario
ribadire che Napoli non si sente vittima, né
vuole fare la vittima, è soltanto stanca di
subire angherie e illazioni di ogni tipo, di
essere aggettivata sempre e comunque, di
essere additata anche per un qualcosa che si
dovrebbe realizzare nel lontano 2012 come IL
PROBLEMA, LA SITUAZIONE DELICATA. Non è
possibile. Basta!!
Chiediamo venia e scusa ancora una volta ai
lettori di Pianetazzurro ma se abbiamo
rubato un po’ di spazio alle consuete
notizie sportive è perché ci sentiamo
profondamente indignati e pensiamo che
sarebbe opportuno che tutti facessimo
sentire la nostra voce, ovunque, anche negli
stadi, in maniera attiva e propositiva, per
fermare lo scempio mediatico che si sta
volutamente portando avanti ai danni di una
città ricca di contrasti e di problemi, ma
anche di storia, valori e umanità.
Perché la nostra Napoli non è solo camorra e
criminalità, né tanto meno solo pizza,
Vesuvio, mandolino e Maradona, la nostra
Napoli è molto di più. E’ NAPOLI.