• LUCIANO MOGGI: "IL NAPOLI ANDRA' IN COPPA UEFA" • 

9/9/2007

(GIUSEPPE FRONDELLA) - Il più criticato, il più contestato, il più odiato dalle tifoserie avversarie, eppure Luciano Moggi continua ad essere una grande attrattiva nel mondo del calcio. Non passano giorni senza che le sue vicende si arricchiscano di altri capitoli. E' passato ormai più di un anno dallo scandalo di calciopoli, ma nulla sembra cambiato, o quasi. Andando a dare uno sguardo all'attuale macchina del calcio un elemento discriminante rispetto al passato è proprio l'assenza dell'ex direttore generale della Juventus. Sì, perchè alla fine a farne le spese è stato quello che secondo molti è stato il principale protagonista di un sistema marcio dalla base, a tal punto che il termine 'calciopoli' ha trovato un suo sinonimo ideale in 'moggiopoli'. Calciopoli o moggiopoli che sia, fatto sta che a pagare sono stati ben pochi e forse proprio per questo il mago del mercato italiano e internazionale non ci sta a quest'esilio forzato. Se ne sono dette tante e anche Moggi non ha risparmiato di toccare ogni aspetto della propria vita. Dal tentato suicidio alla conversione. Tante aspetti di un uomo apparso per anni duro, impassibile e dal punto di vista imprenditoriale cinico e spietato. Allora questa volta anche noi abbiamo voluto sentire la voce di quello che per anni è stato il protagonista assoluto del calcio italiano, senza dimenticare che anche negli anni del grande Napoli c'è stato il suo zampino. E così il tanto bistrattato 'Lucianone Moggi' ci ha rilasciato un'intervista esclusiva. Tanti gli aspetti toccati da colui che ha scoperto calciatori come Del Piero, Ibrahimovic e molti altri. Ma un argomento in voga negli ultimi tempi riguarda proprio il Napoli. La vittoria per 5-0 ha spiazzato un pò tutti; critici ed addetti ai lavori. Ma quali sono le reali potenzialità di questa squadra? Gli azzurri riusciranno a salvarsi senza difficoltà? "Salvezza? - chiosa Moggi - Macchè. Non credo proprio che il Napoli lotterà per questo traguardo. Tutt'altro. Centrerà la qualificazione in Coppa Uefa per la felicità di tutti i tifosi napoletani. La squadra che Reja ha a disposizione è altamente competitiva e potete scommetterci che stupirà tutti". Non possiamo poi non toccare un tasto dolente. La Juventus, la sua Juventus, per la prima volta si trova ad affrontare un campionato di serie A senza l'esperienza, ma soprattutto senza un mercato condotto dal suo ex diggì. Non sono mancate critiche alla politica del ds Secco. "La Juventus non ha alcuna possibilità di vincere lo scudetto - glissa la domanda Luciano Moggi -Alla fine a spuntarla sarà anche quest'anno l'Inter di Mancini che ha a disposizione un'organico superiore rispetto alle altre concorrenti". Ora che sta vivendo il calcio dall'esterno, ma soprattutto non è legato ad alcun club, può chiaramente sbilanciarsi, guardando anche in casa d'altri. Ed allora ad un addetto ai lavori d'esperienza come lui non si può non chiedere un parere sulla società messa sù dal 2004 ad oggi dal presidente Aurelio De Laurentiis: "La società sta lavorando molto bene e in campo i risultati si sono visti, perchè del resto non è certo facile risalire dalla C in così breve tempo - commenta l'ex diggì juventino - Poi ha instaurato un ottimo rapporto con un club importante come la Juventus e a testimonianza di ciò ci sono le cessione di Blasi e Zalayeta da parte della Vecchia Signora al Napoli. Del resto anche ai miei tempi tra le due società correva buon sangue e non erano mancate operazioni di mercato sull'asse Napoli-Torino, come per esempio quella riguardante Ciro Ferrara nell'estate del '94". E toccando questo tasto Moggi si lascia andare ad una rivelazione dettata però più dalla sua esperienza nel mondo del calcio che dai fatti: "Proprio per quel che riguarda l'affare legato a Zalayeta e Blasi, la mia esperienza mi porterebbe a pensare che la Juventus abbia ceduto questi due calciatori in cambio di un'opzione per uno dei talenti attualmente a disposizione di Edy Reja. Ezequiel Lavezzi è il primo che mi viene in mente". Insomma i tifosi partenopei già staranno incrociando le dita sperando che quanto rivelato dal personaggio 'più scomodo' del mondo del calcio non sia veritiero. Certo allo stato attuale sembrerebbe davvero utopistica una cessione di un calciatore come quello argentino che nei piani della società di De Laurentiis dovrebbe rappresentare uno dei pilastri del nuovo grande Napoli. Ma questo è il crudele mondo del calcio è giusto dare mai nulla per scontato...

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