29/4/2005
(Luigi Petagna) - Giovedì è stata trasmessa, su raidue, nella trasmissione “Punto e a capo “ un video che era preannunciato dalla stampa come qualcosa di esplosivo. Le immagini riprendevano un giocatore, poi rivelatosi col suo volto, Fabio Cannavaro, che si iniettava una sostanza prima della finale di coppa Uefa del 99’, era il Neoton, non proibita a quanto sembra. Stupisce la maniera narcisistica di riprendersi mentre ci si inietta una siringa; il neoton è un medicinale che, già noto per l’inchiesta sulla Juventus ma che non incluso nell’elenco dei farmaci vietati, è creatina fosfatica, un cardiotonico. Il buon Fabio commenta: “La prova che facciamo schifo “, facile liquidarla come una battuta… Il medico non sembra molto soddisfatto, dice che non dovrebbero andare in giro con quella medicina e che non comprende il gusto di fare un videoclip: ma non fa niente per ostacolare l’endovena. La trasmissione va avanti con l’avvocato di Cannavaro, giornalisti e medici. Nel mondo del calcio, dorato ma forse dopato, c’è qualcosa che non funziona, ora questo video, inviato alla televisione in forma anonima per chissà quale scopo, non dimostra nulla dal punto di vista legale, ma, se questo farmaco non è sostanza dopante, se ne fa certo un uso improprio. Il farmaco che aiuta una persona ammalata è un conto, se lo stesso è impiegato da chi sta benone è chiaro che viene preso per migliorare una prestazione fisica. Tutti i dottori erano d’accordo sul punto dell’uso scorretto del farmaco, adesso un tifoso qualunque che deve pensare? Che quasi tutti prenderanno cose non proibite ma non troppo lecite lo stesso, che aiutano, che l’allenamento si fa in farmacia? Il doping nel calcio è, ritengo, molto più diffuso di quanto non si creda, si faccia subito un vertice per bloccare questa situazione e i controlli siano rigidi, questo sport è in una brutta situazione. |