• QUALIFICAZIONI AI MONDIALI 2006 - LA SITUAZIONE, GIRONE PER GIRONE •

1/4/2005
(di Andrea Saladino) - Al termine della settimana dedicata alle nazionali andiamo a fare un riepilogo della situazione creatasi nei diversi gironi, ricordando che per quel che riguarda l’Europa si tornerà a giocare il 4 giugno. Nel gruppo 1 la fanno da padrone Olanda e Rep.Ceca, ormai talmente abituate a giocare contro da conoscersi a memoria, in quello che sta diventando un “derby” europeo. Proprio gli “orange” di Marco Van Basten, battendo la Romania a Bucarest (2 – 0, reti di Cocu e del giovane talento scuola Ajax Babel), hanno dato prova tangibile di grande forza, come raramente la nazionale che fu di Cruijff ha saputo fare negli ultimi anni. La Rep. Ceca non è da meno, anche se la vittoria a fatica ottenuta sulla Finlandia (un 4 – 3 ottenuto nei minuti finali grazie alla rete di Vratislav Lokvenc) le ha tolto sicuramente un po’ di certezza. Le squadre si sono confermate battendo poi le loro rispettive avversarie con dei risultati tondi (Olanda – Armenia 2 – 0; Andorra – Rep. Ceca 0 – 4 con rete anche dell’ex napoletano Marek Jankulovski). La Romania non perde tutte le speranze, ma la classifica parla chiaro: Olanda prima con 16 punti, Rep. Ceca seconda con 15 punti, Romania terza con 13 punti. L’ unico problema per i rumeni è che hanno giocato una partita in più rispetto alle prime due, 7 contro 6. Le altre del girone (Finlandia, Macedonia, Armenia e Andorra) attendono solo di sapere chi la spunterà tra le tre contendenti. Nel gruppo 2 grandi aspettative per l’Ucraina di Andriy Shevchenko, finalmente in corsa per accedere ad una competizione per nazionali, cosa sempre sfuggita alla nazione resasi protagonista della “rivoluzione arancione” poco tempo fa. L’eco della rivoluzione si sta trasmettendo anche ai calciatori, che con grande spirito di sacrificio affrontano le avversarie del girone. La squadra allenata dal mostro sacro del calcio ucraino Oleg Blokhin conduce in classifica con 17 punti, con tre lunghezze di vantaggio sui campioni d’Europa della Grecia guidati da Otto Rehhagel, ripresisi alla grande dopo il tonfo della prima giornata contro l’Albania. L’Ucraina sta dimostrando di essere un team che riesce a vincere anche senza Shevchenko, come ha dimostrato nella gara contro la Danimarca, battuta per 1 – 0 grazie alla rete di Andriy Voronin del Bayer Leverkusen. Segue al terzo posto con 12 punti la Turchia, mentre ha ormai perso le speranze di raggiungere almeno il secondo posto, che dà accesso agli spareggi, la Danimarca di Jon Dahl Tomasson , cosa che non farà disperare alcuni italiani che ben si ricordano di uno strano pareggio dell’estate scorsa. L’Albania allenata da Briegel, la Georgia di Kaladze e il Kazakhistan non sono mai state al centro dei giochi. Il gruppo 3 vede al primo posto in classifica, a pari merito, il Portogallo di Felipe Scolari e la Slovacchia della grande rivelazione Mintal. Marek Mintal, capocannoniere tedesco col Norimberga, sta lasciando il segno anche con la maglia della propria nazionale, riuscendo a tenere il passo di un Portogallo imbottito di campioni come Cristiano Ronaldo, il duo Chelsea Paulo Ferreira e Ricardo Carvalho, senza dimenticare il blaugrana Deco. Le due nazionali , con 14 punti, sono seguiti dalla Russia ad 11 punti e dalla Lettonia a 10. Aria pesante a Mosca, dopo che la nazionale ha impattato contro l’Estonia per 1 – 1. Sono attese a giorni le dimissioni del c.t. Yartzev. Il girone è chiuso da Estonia, Liechtenstein e Lussemburgo. Il gruppo 4 è in condizioni di grande equilibrio, a causa di una Francia certamente al di sotto delle reali potenzialità. Grandi critiche piovono sul capo del c.t. Raymond Domenech, capace di vincere solo contro le cenerentole del girone, Far Oer e Cipro. I blues hanno pareggiato i restanti quattro incontri, tenendo in gioco tutte le altre avversarie. La situazione è così delineata: Francia e Israele 10 punti, Svizzera e Irlanda 9 punti. L’attacco non propriamente prolifico, nonostante la presenza di fuoriclasse come Henry e Trezeguet, è il reparto maggiormente in difficoltà. Lo dimostra il pareggio a reti bianche contro la Svizzera, così come quelli ottenuti contro Irlanda e Israele. Solo 5 le reti segnate dai francesi, il peggior attacco tra le grandi d’Europa. Il gruppo 5, grazie anche ai due “pareggini” (così fortemente voluti da Marcello Lippi) tra Moldova e Norvegia (0 – 0) e Slovenia e Bielorussia (1 – 1), vedono la fuga dell’Italia. Gli azzurri comandano il girone con 12 punti (4 vittorie e 1 sconfitta, l’ultima quella ottenuta grazie alla doppietta su punizione di Andrea Pirlo contro la Scozia), con 4 punti di vantaggio su Norvegia e Slovenia. Segue la Bielorussia a 5 punti, poi Scozia e Moldova a 2 punti. Nel gruppo 6 comandano Inghilterra (16 punti)e Polonia (15 punti). La nazionale diretta da Sven-Goran Eriksson si sbarazza con un complessivo 6 – 0 di Nord Irlanda e Azerbaigian. Gerrard, Beckham, Owen, Lampard, il talentuoso Joe Cole, a differenza della Francia sono i campioni a reggere le sorti della nazionale dei tre leoni. Non molla la presa la Polonia, autore di una goleada contro l’Azerbaigian (8 – 0) e di una vittoria di misura contro l’Irlanda del Nord (1 – 0). L’Austria segue a 11 punti, poi Nord Irlanda, Galles e Azerbaigian. Comunque i giochi sembrano già fatti. Il gruppo 7 vedono una Spagna in difficoltà, che con 9 punti segue la capolista Serbia Montenegro a 11 punti. Proprio il pareggio tra Serbia e Spagna (0 – 0) ha mostrato una nazionale incapace di vincere, e in cui Raul non riesce ad incidere positivamente, così come deludono Fernando Torres e Josè Antonio Reyes. Luis Aragonès deve fare i conti anche con una agguerrita Lituania, che ha lo stesso punteggio degli spagnoli, forte della presenza degli “italiani” Marius Stankevicius (Brescia, autore della rete nel pareggio con la Bosnia per 1 – 1) e Tomas Danilevicius (Livorno). Segue in classifica il Belgio a 7 punti, che ha avuto difficoltà a battere anche il San Marino (2 – 1 il risultato finale, con i giocatori della nazionale del Titano che erano riusciti anche a pareggiare grazie ad Andy Selva). Nel gruppo 8 dominano Croazia e Svezia, rispettivamente con 13 e 12 punti, +4 sulla Bulgaria allenata da Lothar Matthaus. Segue Ungheria a 7 punti, poi Islanda e Malta. Nell’altro girone più avvincente, quello sudamericano, si sentono fortemente le firme degli stranieri che giocano nel nostro campionato. Kakà e Crespo hanno regalato le vittorie contro Perù e Colombia alle rispettive nazionali. Brasile che poi non è riuscito a ripetersi, pareggiando 1 – 1 con l’Uruguay. Di conseguenza il girone vede prima in classifica l’Argentina con 28 punti e con più di un piede e mezzo a Germania 2006, seguita dal Brasile a 24 punti. Terzo e quarto posto per Ecuador (20 punti)e Paraguay(19 punti), mentre lottano per il quinto posto, che permette di sfidare la vincente dell’Oceania per l’accesso al mondiale, Uruguay (16 punti), Colombia, Perù, Cile e Venezuela, tutte a 14 punti. In Asia lottano le solite note: Giappone, Corea del Sud, Iran e Arabia Saudita.

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