12/6/2006
La Repubblica Ceca,
trascinata da un Rosicky
imprendibile, supera con
un rotondo 3-0 gli Stati
Uniti.
La gara tra statunitensi
e cechi apre il girone E
del Campionato del
Mondo. Arena schiera una
formazione molto
coperta, proponendo
4-4-1-1 con Donovan
dietro l’unica punta
McBride. Bruckner,
costretto a rinunciare a
Milan Baros, risponde
con un intraprendente
4-1-4-1, con i
pericolosissimi Poborsky,
Rosicky e Nedved pronti
ad approfittare degli
spazi aperti da Jan
Koller.
Pronti, via e la
Repubblica Ceca passa
subito: al 5` e` Jan
Koller, implacabile di
testa su un perfetto
cross di Grygera, a
battere l’incolpevole
Keller e ad andare ad
esultare sotto la curva.
La reazione statunitense
non e` certo veemente e
si concretizza solo in
un colpo di testa senza
pretese di Pope (13’). I
ritmi sono bassi ed i
biancorossoblu non
faticano a tenere le
sterili iniziative dei
rivali. Per vivere una
nuova emozione bisogna
aspettare il 25’ quando
Nedved sfonda sulla
sinistra e mette la
palla in mezzo;
l`accorrente Grygera
riesce a colpire di
testa ma spedisce alto.
Al 28’ si vedono anche
gli Stati Uniti: un
veloce contropiede di
Donovan, bravo a
recuperare palla sulla
linea mediana, libera
infatti al tiro Reyna.
La conclusione dalla
distanza del capitano e`
velenosa e precisa ma,
superato Cech, si
infrange sul palo. Al
32’ c’e` una pericolosa
incursione centrale di
Nedved, ottimo nel
liberarsi ma lento nel
concludere. Pope ne
approfitta e chiude in
angolo. Nel miglior
momento degli Stati
Uniti passano ancora i
cechi: Rosicky raccoglie
un pallone vagante e,
dal limite dell’area,
batte imparabilmente il
sorpreso Keller (36’).
Una brutta tegola si
abbatte, al 43’, sulla
Repubblica Ceca: Jan
Koller, lanciato in
velocita`, si accascia a
terra, bloccato da un
infortunio muscolare.
Bruckner e`, cosi`,
costretto a fare a meno
del suo ariete ed
inserisce Lokvenc.
Ad inizio ripresa gli
Stati Uniti provano
subito a schiacciare gli
avversari, in cerca di
quel gol che riaprirebbe
i giochi. La loro
determinazione e`,
tuttavia, vana: i cechi
riescono, infatti, a
difendersi con ordine ed
a ripartire velocemente.
Proprio un veloce
contropiede di Grygera
regala una punizione ai
biancorossoblu; Poborsky
batte e Ujfalusi, di
testa, sfiora il gol. Al
61’ e` Lokvenc,
ottimamente liberato da
Poborsky, a concludere
dal limite dell`area;
Keller controlla, in
ogni modo, senza
problemi. Passano
sessanta secondi ed e`
Plasil a pescare
Poborsky; la botta al
volo del centrocampista
finisce, tuttavia,
altissima. Al 68’ c’e`
una nuova conclusione
dalla distanza di
Rosicky; Keller e`
battuto ma la sfera
centra in pieno la
traversa. Gli Stati
Uniti provano a reagire
e, nel giro di un
minuto, si presentano
due volte dalle parti di
Cech. Al 70’ Johnson e`
bravissimo a liberarsi
ed a battere dai venti
metri, sbagliando di
poco la mira. Al 71’ e`
Beasley a provare il
tiro; una scivolata di
Jankulovski sventa, in
ogni modo, ogni
pericolo. Passano sei
minuti e Rosicky, ancora
lui, chiude i conti. Il
centrocampista si invola
dopo aver recuperato
palla sulla trequarti e,
entrato in area, fredda
Keller di destro. Gli
Stati Uniti non ci sono
piu`, anche se con
Johnson, all’81’,
sfiorano l’1-3. Non c’e`
piu` il tempo per altre
emozioni; la Repubblica
Ceca vince
meritatamente, e da` un
segnale forte a Ghana ed
Italia, le altre due
squadre presenti nel suo
girone.
• LA
PARTITA:
ITALIA –
GHANA 2–0 •
|
12/6/2006
ITALIA
(4-3-1-2):
1
Buffon;
2
Zaccardo,
13
Nesta,
5
Cannavaro,
3
Grosso;
20
Perrotta,
21
Pirlo,
4 De
Rossi;
10
Totti(55°
Camoranesi);
11
Gilardino(63°
Iaquinta),
9
Toni(81°
Del
Piero).
All.
Lippi
GHANA
(4-1-3-2):
22
Kingston;
15
Painstil,
4
Kuffour,
5
Mensah,
6
Pappoe(46°
Alhassan);
18
E.
Addo;
10
Appiah,
8
Essien,
11
Muntari;
9
Gyan(T.
Mensah),
14
Amoah(68°
Pimpong.)
All.
Dujkovic.
Marcatori:40°
Pirlo
(I),
83
Iaquinta
(I)
Ammoniti:
De
Rossi
(I),Muntari
(G),
Camoranesi
(I),
Iaquinta)
ARBITRO:
Simon
Carlos
(BRA)
(ARTURO
MINERVINI)
-
Missione
compiuta.
L'
Italia
bagna
il
suo
esordio
mondiale
battendo
il
Ghana
con
3
punti
che
lasciano
ben
sperare
in
ottica
qualificazione.
Gara
tosta
quella
contro
gli
africani,
gara
in
cui
per
un
tempo
gli
azzurri
mostrano
anche
un
bel
calcio
ed
un
Totti
in
crescita.
Bella
a
metà
quest'
Italia
che
parte
subito
forte
gli
azzurri
che
in
avvio
provano
a
sfruttare
le
incertezze
difensive
del
Ghana
sui
calci
piazzati.
La
prima
grande
occasione
arriva
dopo
11
minuti
con
Perrotta(
straordinario
per
tutti
i 90
minuti)
che
mette
al
centro
una
palla
velenosa,
Toni
non
arriva
Gilardino
si
ma
la
sua
conclusione
toccata
dall'
estremo
ghanese
accarezza
leggermente
il
palo.
Bene
nella
fase
offensiva,
meno
bene
in
quella
difensiva:
il
centrocampo
non
fa
filtro,
De
Rossi
fatica
ad
adattarsi
al
ruolo
di
Gattuso
e
per
gli
africani
si
aprono
notevoli
spazi
per
le
ripartenze,
ma
prima
Asamoah
e
poi
Pappoe
peccano
di
lucidità.
Al
26°
lampo
di
potenza
di
Toni
che
dopo
uno
spettacolare
assist
di
Gilardino
controlla
di
testa
e
gira
un
terrificante
destro
che
si
stampa
sulla
traversa
a
portiere
battuto.
Applausi.
Ritmi
altissimi,
il
vantaggio
azzurro
è
nell'
area
e
puntualmente
arriva
dopo
40
minuti
di
gioco:
angolo
di
Totti
che
tocca
per
Pirlo
il
regista
milanista
si
accentra
e
scarica
un
destro
a
giro
che
si
spegne
nell'
angolo
lontano
per
la
gioia
dei
tantissimi
sostenitori
italiani
sugli
spalti.
Dopo
la
sosta
in
campo
rientra
un
Totti
in
crescita
costante
dall'
inizio
della
gara,
al
50°
l'
ennesima
verticalizzazione
del
“Pupone”
libera
Gilardino
al
tiro,
ma
il
Gila
spara
addosso
al
portiere
il
pallone
del
possibile
raddoppio.
Nel
momento
migliore
il
numero
10
azzurro
è
costretto
ad
uscire
in
seguito
ad
un'
entrata
criminosa
non
sanzionata
nemmeno
con
il
giallo
dall'
inguardabile
direttore
di
gara.
Con
l'
uscita
del
fantasista
e l'
ingresso
di
Camoranesi
Lippi
passa
ad
un
più
attento
4-4-2
arretrando
troppo
il
bacino
della
squadra.
Fuori
il
tandem
d'
attacco,
dentro
Del
Piero
e
Iaquinta.
Il
Ghana
in
ogni
caso
fatica
a
trovare
spazio
anche
grazie
alla
crescita
di
De
Rossi
nella
zona
mediana,
è il
solo
Essien
con
alcune
conclusioni
dalla
distanza
a
ravvivare
la
serata
tranquilla
di
Buffon.La
serata
di
ordinaria
follia
della
terna
arbitrale
miete
nuove
vittime:
offside
inesistente
sbandierato
a
Iaquinta
solo
davanti
al
portiere,
fallaccio
su
Pirlo
di
Muntari
non
sanzionata
ed
anche
una
evidente
spinta
in
area
di
De
Rossi
su
Asamoah
resta
impunita
dall'
arbitro
Simon.
E
poi
ci
lamentiamo
dei
fischietti
nostrani(quelli
onesti
son
bravi!!).
A
spazzar
vie
fantasmi
e
paure
arriva
il
contropiede
vincente
all'
82°:
lancio
di
Pirlo
per
Iaquinta,
Kuffour
è in
anticipo
ma
tocca
malamente
verso
il
portiere
spianando
alla
punta
romagnola
la
via
della
rete.
Gioia
indescrivibile
per
Iaquinta
che
sceglie
il
momento
migliore
per
mettere
a
segno
la
sua
prima
rete
in
azzurro.
Tre
fischi,
tre
punti
importantissimi
degli
azzuri
considerando
anche
la
bella
vittoria
della
Repubblica
Ceca
che
nel
pomeriggio
avevo
asfaltato
un
inconsistente
nazionale
americana.
Bilancio
quindi
che
tende
verso
il
positivo,
non
solo
per
la
vittoria
ma
anche
per
la
prima
ora
di
gioco
in
cui
si è
visto
bel
gioco,
una
grande
intesa
del
duo
Toni
Gilardino
e la
splendida
condizione
di
Pirlo
e
Perrotta
che
sono
già
diventati
inamobili.
Peccato
per
l'
ultima
mezz'
ora,
con
una
squadra
troppo
remissiva
che
comunque
ha
mantenuto
una
certa
lucidità.
Il
bicchiere,
quindi,
dopo
i
primi
90°
minuti
può
esser
visto
come
mezzo
pieno.
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