• GERMANIA 2006: PORTOGALLO-FRANCIA 0-1 •

5/7/2006

La finale del Mondiale è Italia-Francia. La rivincita dell'Europeo del 2000. I Bleus superano in semifinale il Portogallo per 1-0, con un rigore conquistato da Henry e trasformato da Zidane. La premiata ditta del gol a disposizione di Domenech. La Francia stavolta non ha incantato, come contro il Brasile, adeguandosi ai ritmi indolenti del Portogallo, limitandosi a qualche fiammata, con Ribery in fascia e Henry in avanti. Ma la quarta rete in un Mondiale di Zidane è bastata ed avanzata all'antipatico Domenech, che ha tenuto in panchina anche oggi Trezeguet, per conquistare la seconda finale iridata della storia dei Bleus, dopo quella vinta nel 1998, in casa. Missione compiuta e pericolo giallo scongiurato. Erano ben sei i transalpini diffidati, Zidane, Thuram, Viera, Sagnol, Ribery e Saha. Solo l'attaccante del Manchester United , una riserva, ha beccato il cartellino giallo che gli pregiudica la finalissima. Domenica a Berlino gli altri ce li ritroveremo tutti contro. Il Portogallo continua un digiuno che contro la Francia continua dal 1975. Da allora 8 vittorie dei Bleus. Per i portoghesi la finale mondiale resta un sogno finora irrealizzabile al termine di una gara deludente.
PRIMO TEMPO - La partenza è scoppiettante, ma è un fuoco di paglia. Pronti via, e Malouda prova il mancino in diagonale, palla larga. Immediata la replica dei vicecampioni d'Europa con Deco prima (Barthez respinge) e Maniche poi (tiro di poco alto). Poi più nulla. Forse impaurite dai pericosi corsi, le due squadre si ritraggono un po', articolando una ragnatela di passaggi stucchevole e poco incisiva. Zidane si vede poco, e senza la guida del loro profeta i Bleus appaiono persi. Nel Portogallo spicca Cristiano Ronaldo, a cui si legge in faccia la voglia di spaccare il mondo. Ma le sue accelerazioni sono più fumo che arrosto, anche perchè Pauleta è un attaccante solo per le figurine Panini, ma in pratica è una comparsa poco assistita che si aggira nei dintorni dell'area francese. L'equiibrio viene rotto da un guizzo di Henry che fa valere la sua agilità. Titì danza appena dentro area e Carvalho, ingenuo, ma colpevole, lo stende. Il rigore c'è tutto. E vale il quarto gol ad un Mondiale di Zidane. Il primo tempo si chiude sull'1-0 per la Francia, un risultato che premia fin troppo i galletti.
SECONDO TEMPO - Subito un lampo di Henry. Il sinistro del talento dell'Arsenal è respinto in angolo, con un intervento scomposto, ma efficace, di Ricardo. La risposta di Pauleta, in girata, finisce fuori non di molto. Ma i ritmi restano compassati, con improvvise quanto rare fiammate. Un canovaccio che sta bene alla Francia, che può gestire il vantaggio, di certo non alla squadra del pur ottimo Scolari. Che inserisce Simao in fascia e sposta Cristiano Ronaldo in avanti, ma senza ottenere risultati miracolosi. L'attacco portoghese resta anemico, un banco di prova relativo per Barthez (16 presenze ai Mondiali con la Francia, è un record) e compagni, perforati solo due volte (da Corea e Spagna) a Germania 2006. Domenech tiene Trezegol ancorato alla panchina e cambia gli esterni: fuori Malouda e Ribery, dentro Wiltord e Govou. Nel finale la Francia, stanca e non certo giovanissima, soffre un po', ma solo per un pasticciaccio di Barthez, che su una punizione non irresistibile di Cristiano Ronaldo, si inventa una goffa respinta in bagher proprio sulla testa di Figo, che si mangia un gol quasi fatto spedendo la capocciata sopra la traversa. Poi un sinistraccio del nuovo entrato Helder Postiga finisce in curva. Con le speranze del Portogallo.

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