• SEMPLICEMENTE CAMPIONI DEL MONDO... •

10/7/2006

(ARTURO MINERVINI) - Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo! A ventiquattro anni dal triplice proclamo coniato da Nando Martellini nella notte magica di Madrid, l' Italia tutta può nuovamente urlare la sua gioia così come allora più di allora. La firma, l' ultima, la mette Fabio Grosso uno che l' Europa quella vera non sapeva nemmeno cosa fosse, che due anni fa a 27 decideva di scendere in serie B per provare a riportare il Palermo in serie A. E' lui infatti dopo le reti di Pirlo, Materazzi, De Rossi e Del Piero l' errore di Trezeguet ad avere la palla per riportare la coppa in Italia. Lui sembra non scomporsi, attraversa il suo miglio verde dal centrocampo al dischetto, si ferma uno sguardo al cielo per trovare la forza e via tranquillo con il sinistro già giustiziere della Germania. Ma nel libro di questa splendida avventura lo capisci quasi subito, sin dalle prime battute, che c' era un qualcosa di magico, una sceneggiatura astrale che non doveva e non poteva concludersi in altro modo. La catarsi del calcio puro, del calcio italiano che vogliamo, di quelli che d' altronde nello schifo dello scandalo che aveva investito il nostro calcio c' entrano davvero poco. E' la notte di tutto un popolo e non lo puoi capire se non c' eri, se non eri lì a Berlino, se non eri attaccato davanti ad uno schermo, se non eri con l' orecchio appiccicato ad una radiolina. Campioni del mondo e non lo puoi spiegare e non lo puoi capire se non eri con il cuore a scandire ogni rimbalzo di quella maledetta palla, non lo puoi dimenticare se nell' ultimo viaggio dagli undici metri hai accompagnato quel pallone nelle braccia della rete, non lo puoi cancellare se alla fine hai abbracciato qualsiasi essere vivente e lo hai stretto fino a fargli male, per fargli capire che quella notte, una notte così, ti resta attaccata addoso per sempre, ti resta inchiodata nell' anima. Campioni del mondo ed hai voglia di gridarlo all' universo tutto e non lo puoi scordare se eri nelle piazze, se eri nei vicoli ad assistere al gioioso raptus di isterismo collettivo, non lo puoi cancellare dopo aver assistito a scene che trascendono la felicità e sfociano in una vera e propria estasi popolare. Campioni del mondo, per poter dire io c' ero, per poter dire io ci credevo e ci ho creduto, per tutti quelli che non c' erano nel 1982 e che non avevano potuto gioire per quel trionfo. Campioni del mondo perchè una notte così e chi se la scorda, perchè una notte così ti aiuta ad affrontare il giorno dopo che non per tutti sarà mondiale, perchè in una notte così non puoi non pensare ad uno che è in ospedale e che Campione lo è nello spirito da sempre. Campioni del mondo anche per lui, per Gianluca Pessotto nella speranza che l' influsso di questa vittoria gli doni la forza per continuare a lottare e per tornare ad essere quell' esempio che sempre è stato. Campioni del mondo è tutto questo e c' è chi ancora crede che si tratti solo di undici cretini che inseguono un pallone...Avranno smesso di sognare troppo presto, di usare la fantasia, come troppo spesso succede ai grandi... Ieri eravamo tutti bambini, e solo con gli occhi di un bambino puoi capire il vero significato di quest' urlo: CAMPIONI DEL MONDO, CAMPIONI DEL MONDO, CAMPIONI DEL MONDO!!

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