19/6/2006
La Svizzera batte 2-0 il Togo ed elimina gli
africani dal Mondiale. In gol Frei al 16` e
Barnetta nel finale. Dopo aver risolto
all`ultim`ora la polemica sui compensi con
la Federcalcio locale, la formazione del ct
Pfister puo` gia` fare le valigie, essendo
ancora a zero punti nel gruppo G. La
Svizzera sale invece a 4 punti, alla pari
con la Corea del Sud (ma ha una miglior
differenza reti), e inguaia la Francia - a
due punti, che sara` costretta vincere nella
sfida di venerdi` con il Togo.
A Dortmund la gara e’ subito frizzante. Gli
africani si rendono pericolosi con Kader al
6’ e Adebayor al 10’, gli elvetici
rispondono con Cabanas e Frei. Al 16’
Svizzera in vantaggio con una bella azione
manovrata: Magnin crossa da sinistra, sponda
di Barnetta e da due passi Frei insacca
nella porta togolese. Al 35’ Adebayor entra
in area da sinistra, viene atterrato da un
difensore ma l’arbitro Amarilla lascia
proseguire. Due minuti dopo mischia in area,
gli elvetici si salvano in qualche modo.
Nella ripresa parte bene la Svizzera, con
Barnetta che al 51’ spaventa Agassa. Gli
elvetici sono piu’ concreti e si portano
spesso al tiro, senza successo. A un quarto
d’ora dal termine il Togo comanda le
operazioni alla ricerca del pari che
eviterebbe l’eliminazione. Gli sforzi degli
africani sono vani, e la Svizzera trova
addirittura il raddoppio in chiusura.
All`88` Barnetta realizza con un preciso
rasoterra di destro a incrociare. Finisce
qui, 2-0 per gli uomini di Kuhn e
qualificazione a un passo.
GERMANIA 2006: UCRAINA - ARABIA
SAUDITA 4-0 •
|
19/6/2006
L'Ucraina non è una
meteora. Dopo lo 0-4
dell'esordio mondiale
con la Spagna il dubbio
era affiorato, ma
Shevchenko e compagni
hanno rimesso le cose a
posto travolgendo la
malcapitata Arabia
Saudita 4-0. Un successo
rotondo, importante
anche per mettere a
posto la differenza
reti. E complice un
girone, l'H, non
irresistibile, per usare
un eufemismo, la squadra
di Blokhin ha concrete
possibilità di passare
agli ottavi, Tunisia
permettendo. Shevchenko,
a segno, non è ancora al
meglio, ma è in ripresa,
e probabilmente potrà
recuperare la miglior
condizione nel corso del
torneo. L'Arabia Saudita
oggi è stata
imbarazzante, ed è
sorprendente per una
formazione che ha
partecipato agli ultimi
quattro Mondiali,
qualificandosi
addirittura agli ottavi
nel 2004. La gara con la
Spagna servirà solo a
sancirne l'eliminazione
matematica.
LA GARA - A senso unico.
L'Ucraina (senza Yezerky
e Vashchuk, rei di
essersi fatti beccare al
bar in nottata dopo la
batosta dell'esordio e
tenuti in panchina da
Blokhin) ha il merito di
partire forte, premendo
sull'acceleratore nei
primi 15'. Basta e
avanza per tramortire i
sauditi. Il gol arriva
subito. Angolo da destra
di Kalinichenko, ed il
difensore centrale Rusol,
indisturbato, di
ginocchio del difensore
trafigge sotto le gambe
il disastroso portiere
Zaid. Di testa i gialli
europei dominano: ancora
un colpo di testa,
stavolta di Shevchenko,
salvataggio sulla linea,
poi Rebrov a porta vuota
spara incredibilmente
alto sottomisura.
L'Ucraina si placa, ma
ci pensa l'Arabia
Saudita a farsi del male
da sola. Il raddoppio di
Rebrov arriva infatti
con una botta da 30
metri di Rebrov dal
centro-destra: rete
spettacolare, ma
favorita da uno
scivolone del portiere
saudita Zaid, che
probabilmente ha
sbagliato i tacchetti,
sicuramente la giornata.
Il secondo tempo
comincia con il botto.
Sheva trova la prima
rete in un Mondiale (è
la prima volta ad un
Mondiale per l'Ucraina)
con un colpo di testa
preciso su punizione da
sinistra. Ma ancora una
volta va ravvisato
l'errore clamoroso di un
saudita: il Pallone
d'oro asiatico Al
Montashari, angelo
custode dell'ex Pallone
d'oro europeo, dimentica
il nuovo acquisto del
Chelsea, perso a
centroarea. L'Arabia
Saudita si sveglia, più
propositiva, ma sempre
inconcludente. Il
tecnico Paqueta, nel
finale fa fare
passarella alla bandiera
Al Jaber, lo Zidane del
deserto, in gol in due
Mondiali a 12 anni di
distanza, l'ultima
contro la Tunisia, ma a
farsi pericolosa è
ancora l'Ucraina con la
traversa colpista dal
positivo Kalinichenko.
Che dilaga proprio con
Kalinichenko, a
bersaglio a porta vuota
su assist di Shevchenko.
E' stata solo una
partenza falsa,
l'Ucraina non è un
bluff.
• GERMANIA
2006:
SPAGNA-TUNISIA
3-1 •
|
19/6/2006
La
Spagna
fatica
ma
supera
3-1
una
Tunisia
ordinata
e
centra
la
qualificazione
agli
ottavi
di
finale.
Gli
iberici,
straripanti
nell’esordio
contro
l’Ucraina,
devono
tentare
di
ripetersi
contro
la
truppa
di
Lemerre,
fermata
sul
2-2
nel
primo
match
dall’Arabia
Saudita.
Aragones
propone
una
formazione
spregiudicata,
con
il
terzetto
Xavi,
Xabi
Alonso
e
Senna
davanti
alla
difesa
a
quattro
ed
alle
spalle
del
trio
d’attacco
Villa,
Torres
e
Luis
Garcia.
La
gara
parte
lenta,
con
i
tunisini
pronti
a
pressare
grintosamente
a
centrocampo
ed a
sfruttare
le
indecisioni
avversarie.
Il
ferreo
controllo
dei
nordafricani
e`,
pero`,
eluso
al
5’
quando
Villa,
ottimamente
servito
da
Luis
Garcia,
sfiora
l’incrocio
dal
limite
dell’area.
Passano
due
minuti
e, a
sorpresa,
sono
i
biancorossi
a
passare:
Jaziri
fugge
sulla
destra
e
serve
Mnari
in
mezzo;
il
centrocampista
si
vede
respingere
la
prima
conclusione
ma,
sulla
ribattuta
non
sbaglia
e
realizza.
La
Spagna
tenta
subito
di
riscattarsi
e,
con
una
punizione
di
Villa,
impegna
Boumnijel.
I
nordafricani
non
rimangono,
in
ogni
modo,
a
guardare
, al
16’,
sfiorano
il
raddoppio:
Jaziri,
ottimamente
lanciato
dalle
retrovie,
prende
infatti
sul
tempo
la
difesa
avversaria
ma
e`
anticipato
dall’uscita
di
Casillas.
Al
22’
e`
Fernando
Torres
a
provarci
dal
limite
dell`area;
la
sfera
esce,
tuttavia,
ampiamente
a
lato.
Tre
minuti
dopo
e`
Sergio
Ramos,
bravo
a
svettare
sugli
sviluppi
di
un
calcio
d’angolo,
a
battere
a
rete:
la
sua
conclusione
finisce,
pero`,
sul
fondo.
I
biancorossi
di
Lemerre
giocano
bene,
controllando
senza
problemi
le
sterili
iniziative
degli
avversari.
Trabelsi
e
Jaziri
riescono,
poi,
a
creare
qualche
problema
a
Puyol.
Gli
iberici
vanno,
in
ogni
modo,
vicini
al
pari
al
34’
quando
Luis
Garcia,
di
testa,
devia
una
punizione
battuta
da
Xavi.
La
sfera,
sfortunatamente
per
la
punta
spagnola,
esce
al
lato
della
porta
difesa
da
Boumnijel.
Al
41’
Xabi
Alonso
ci
prova
da
lontanissimo;
la
sua
conclusione
si
spegne,
pero`
sul
fondo.
Al
44’
Torres
ci
prova
dal
limite
ma
pecca
di
precisione.
Passa
un
minuto
e,
sugli
sviluppi
di
un
calcio
d’angolo,
Xabi
Alonso
batte
di
testa
a
colpo
sicuro;
Boumnijel
e`
battuto
ma
Ayari
salva
sulla
linea.
A
inizio
ripresa
si
vedono
Fabregas
e
Raul,
chiamati
da
Aragones
per
sostituire
lo
spento
Senna
e
Luis
Garcia.
È
subito
il
centrocampista
dell’Arsenal
a
mettersi
in
luce:
una
sua
conclusione
da
lontanissimo
mette,
infatti,
in
seria
difficolta`
Boumnijel
(48’).
Passano
quattro
minuti
ed
e`
Perni`a
a
tentare
la
fortuna
dai
trenta
metri:
Boumnijel
si
rifugia
in
angolo.
Al
61’
e`
nuovamente
Perni`a
a
sfiorare
il
pari:
la
botta
del
laterale
esce,
pero`,
di
pochissimo
al
lato
della
porta
tunisina.
Al
65’
Torres
e`
ottimamente
imbeccato
in
area
da
un’idea
di
Fabregas;
la
punta
dell’Atletico
Madrid
perde,
pero`,
l’attimo
buono,
facendosi
recuperare
da
Jaidi.
Centoventi
secondi
dopo
e`
ancora
l’ariete
madrileno
a
tentare
la
via
del
gol:
la
sua
conclusione
da
lontano
e`,
tuttavia,
fuori
misura.
La
pressione
degli
iberici
e`
premiata
al
72’
quando
Joaquin
sfonda
sulla
destra
e
mette
in
mezzo,
Fabregas
batte
a
colpo
sicuro
e
Boumnijel
risponde
ma
Raul
e`
il
piu`
lesto
e
realizza.
Quattro
minuti
e le
furie
rosse
passano
ancora:
Fernando
Torres,
ottimamente
liberato
da
Fabregas,
supera
infatti
in
velocita`
un
incerto
Boumnijel
e
realizza.
Il
meritato
vantaggio
accontenta
gli
iberici
i
quali,
abbassando
il
ritmo,
riescono
a
controllare
le
blande
iniziative
avversarie.
In
contropiede,
poi,
Raul
e
compagni
fanno
male:
all’89’
Boumnijel
salva
su
Torres,
lanciato
a
rete
dall`ottimo
Fabregas.
Al
91’,
invece,
l’estremo
difensore
non
riesce
a
ribattere
un
rigore
calciato
da
Torres
e
concesso
da
Simon
per
un
fallo
subito
dallo
stesso
attaccante.
La
Spagna
chiude
in
avanti,
sprecando
tanto
ma
meritando
la
qualificazione
agli
ottavi
di
finale
della
competizione.
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