5/8/2008
(EDUARDO
LETIZIA) -
La
benevolenza
del
sorteggio
potrebbe
regalare al
Napoli il
definitivo
ingresso nel
tabellone
principale
della Coppa
Uefa. In
vista di
tale
obiettivo ci
chiediamo
cosa manchi
alla squadra
di Reja per
figurare al
meglio nelle
tre
competizioni
che, piaccia
al fato,
dovrà
affrontare.
Rispetto
all’anno
scorso è
innegabile
che il
Napoli abbia
rinforzato
alcuni ruoli
che erano
scoperti lo
scorso
torneo. Con
l’arrivo di
Maggio si è
integrata la
rosa con un
valido
esterno che
sulla
destra, se
riuscirà a
ripetere
l’eccezionale
stagione
scorsa,
consentirà
alla squadra
di compiere
un salto di
qualità, a
discapito
però di
Mannini,
giocatore
sul quale
pure si era
investito
tanto appena
lo scorso
gennaio.
In attacco
sono
arrivati due
elementi
dalle ottime
potenzialità
per dare
maggiori
opportunità
di scelta al
tecnico come
Russotto e
Denis, che
però al
momento
potrebbero
rappresentare
poco più che
alternative
alla coppia
dello scorso
campionato
formata dal
Pocho
Lavezzi e
Zalayeta, il
quale sta
bruciando
tutte le
tappe e
dovrebbe
essere
pienamente
disponibile
già per
l’inizio del
campionato.
In altre
zone del
campo,
tuttavia,
sembrano
permanere
alcune
lacune che
al momento
non sono
state
colmate.
In primo
luogo c’è il
ruolo
dell’esterno
sinistro da
coprire. Con
l’arrivo di
Maggio si
era detto
che questo
ruolo poteva
essere
ricoperto da
Mannini, ma
chiunque era
a conoscenza
delle
caratteristiche
dei due
giocatori
comprendeva
da subito
l’impossibilità
di tale
ipotesi. Il
3-5-2 di
Reja prevede
infatti che
almeno uno
dei due
esterni
abbia
caratteristiche
più atte
alla fase
difensiva e
vista la
presenza di
Maggio sulla
destra,
giocatore
che fa degli
inserimenti
offensivi la
sua arma
principale,
è automatico
che a
sinistra ci
debba essere
un esterno
di maggior
copertura.
Mannini
assolutamente
non presenta
tali
caratteristiche,
essendo un
esterno
d’attacco
adattato nel
ruolo di
esterno
difensivo,
che tra
l’altro
sulla
sinistra ha
palesato
delle
difficoltà
anche lo
scorso
campionato.
Nelle gare
di intertoto
ha ben
figurato
sulla
sinistra il
giovane
Vitale, sul
quale però
non sembra
saggio
addossare
troppe
responsabilità,
al punto
tale da
tenerlo come
unico
esterno
sinistro di
ruolo nella
rosa
azzurra.
Quello
dell’esterno
sinistro è
diventato
ormai un
vero e
proprio
tormentone.
I nomi
ipotizzati
per colmare
questa falla
sono stati
numerosi
dall’inizio
del
calciomercato.
Negli ultimi
giorni, come
anticipato
in esclusiva
da
PianetAzzurro,
è emersa la
candidatura
di Radek
Šírl,
esterno
sinistro
ceko che
gioca in
Russia,
dotato di
ottime
qualità sia
in fase di
spinta, sia
in quella di
copertura.
Potrebbe
essere
questo il
nome adatto
a risolvere
la questione
fascia
sinistra per
Reja, anche
se pure
altre
ipotesi
“nostrane”
potrebbero
fare al caso
degli
azzurri,
come quelle
che portano
al
fiorentino
Pasqual, che
però pare
preferire la
panchina
nella
squadra
viola
piuttosto
che un posto
da titolare
in azzurro,
e al giovane
juventino De
Ceglie, che
però Ranieri
sembra
intenzionato
a trattenere
in
bianconero.
Quello di un
regista è un
altro
acquisto che
potrebbe
essere utile
a Reja. Il
centrocampo
partenopeo è
un reparto
formato da
ottimi
elementi, ma
tra i quali
manca una
vera e
propria
mente
creativa,
capace di
dare inizio
all’azione
con
lucidità.
L’uruguaiano
Gargano ha
confermato
nelle prime
uscite
stagionali
sia la sua
bravura in
fase di
recupero
palla e
dinamismo,
ma altresì
la sua
imprecisione
in fase di
appoggio. Un
giocatore
come
Cigarini
sarebbe
stato
sicuramente
l’ideale per
completare
il reparto,
mentre ad
oggi
l’ipotesi
più
interessante
presente sul
mercato
sarebbe
rappresentata
dall’argentino
Ledesma, in
rotta con la
Lazio, il
cui
eventuale
acquisto
consentirebbe
un
grandissimo
salto di
qualità per
il
centrocampo
azzurro.
Chiudiamo
infine
considerando
quello che a
nostro
avviso è
l’unico
reparto del
Napoli che,
invece di
rinforzarsi,
si è
addirittura
indebolito
rispetto
allo scorso
torneo: la
difesa. La
retroguardia
partenopea,
che pure
l’anno
scorso aveva
numerosi
problemi, si
è liberata
di Cupi, che
aveva
disputato
un’ottima
prima fase
di
campionato
l’anno
scorso, ha
dovuto
incassare il
“me ne
voglio
andare” di
Domizzi, ed
ha rifiutato
il rinnovo
del
contratto a
Savini, non
senza un
pizzico di
irriconoscenza.
A fronte di
questi tre
casi l’unico
innesto è
stato quello
di Rinaudo,
che nelle
sue prime
partite in
azzurro è
stato quello
che ha
destato
maggiori
perplessità
tra i nuovi.
Alla difesa
azzurra
mancano ora
un’alternativa
a Contini,
promosso al
grado di
titolare, in
attesa di
risolvere
definitivamente
le questioni
Domizzi e
Savini, ed
un difensore
veloce, che
presenti
caratteristiche
tali da
poter
sostituire
Santacroce,
cosa che
Rinaudo, per
stazza,
passo e
reattività,
ha
dimostrato
di non poter
fare. Il
brasiliano
Thiago Silva
potrebbe
essere
l’elemento
ideale per
rinforzare
il reparto,
ma chissà se
Reja e
Marino
ritengono di
dover
operare in
questa zona
del campo.
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