(MAURIZIO
LONGHI)
- Questa è
la verità,
inutile
girarci
intorno. La
città di
Torino non è
la stessa
senza la
Juventus in
serie A,
sicuramente
la sponda
granata si
sarà goduta
al meglio la
massima
serie
sentendosi
in qualche
modo
superiore ai
cugini, ma è
mancata la
sponda
juventina
per
completare
l'opera.
Ebbene
adesso la
città della
Mole è
tornata a
dipingersi
di due
colori,
perché la
Juventus è
immediatamente
risalita
nella
massima
serie, e
adesso fa
uno strano
effetto
vederla con
l'occhio
della
neopromossa.
In questo
campionato
il calcio
italiano si
è ritrovato
in una
situazione
inverosimile,
perché pochi
avrebbero
immaginato
che la
"Vecchia
Signora"
potesse
ritrovarsi
in
cadetteria,
anche se è
stata
un'occasione
passeggera
dal momento
che la Juve
ha fatto
capire di
essere di
tutt'altra
categoria.
Non è stato
un caso che
i bianconeri
abbiano
avuto una
certa
nonchalance
nel
conquistare
la
promozione,
in realtà i
problemi ci
sono stati,
avversari
come Napoli
e Genoa non
sono stati
facili da
affrontare,
per cui è
stato
giustissimo
che a
festeggiare
siano state
le tre
squadre che
hanno
dimostrato
sul campo la
loro
superiorità.
Invece,
guardando
l'altra
faccia di
Torino,
ovvero
quella
colorata di
granata, ci
sono stati
attimi di
suspense
dettati
dalla paura
di potersi
ritrovare
l'anno
successivo
con la
situazione
di categoria
invertita.
Ma non è
stato così,
perché il
Toro, seppur
a fatica, è
riuscito a
conquistare
una salvezza
importante,
e ora la
società di
Urbano Cairo
è tra le più
attive sul
mercato
proprio
perché non
vuole
rischiare di
disputare un
altro
campionato
pieno di
patemi
d'animo.
Almeno per
quanto
riguarda il
calciomercato
sia la
Juventus che
il Torino
stanno
viaggiando a
braccetto,
perché sono
le uniche
squadre ad
aver
rinforzato
la propria
rosa in una
maniera
molto
consistente.
Infatti, i
bianconeri,
che sono
stati
affidati
nelle mani
di un
tecnico
navigato
come Claudio
Ranieri,
hanno subito
pensato ad
inserire
tasselli
importanti
in un
organico che
ha dominato
la serie B,
ma che vuole
ritornare
subito
protagonista
anche nella
massima
serie.
Adesso regna
la serenità
nell'ambiente
juventino, i
nuovi
acquisti
hanno
esaltato i
tifosi che
già sognano
di vedere
una Juve da
scudetto.
Comunque, è
meglio che
la società
rimanga con
i piedi per
terra,
perché, dopo
un anno di
serie B,
bisogna fare
una stagione
di
transizione
per poi
puntare ai
grandi
obiettivi a
cui ha
sempre
pensato la
Torino
bianconera.
Sono stati
superati gli
ostacoli
relativi ai
presunti
addii, tutto
è stato
risolto per
il meglio:
Buffon?
Resta,
Trezeguet?
Il lungo
tira e molla
ha portato
al rinnovo
del
francese,
Nedved? Non
se l'è
sentita di
lasciare la
Juve. Chi
rimane? A
proposito,
come è
finito il
lungo
tormentone
Camoranesi?
Anche lui
resterà in
bianconero
visto il
rinnovo del
contratto,
però, nel
calciomercato
non si sa
mai. Quindi,
il
centrocampo,
almeno per
quanto
riguarda le
corsie
esterne,
rimane
invariato
con Nedved e
Camoranesi
che sono
intoccabili.
Però, è al
centro che
ci sono
volti nuovi.
Almiron e
Tiago
rappresentano
due
scommesse,
il primo è
arrivato
dall'Empoli,
dove si è
messo in
luce per le
sue qualità,
degne di un
sudamericano.
Il secondo,
invece, è
giunto dal
Lione, e dai
primi
allenamenti
pare che
abbia tanta
volontà di
mettersi in
mostra in
Italia. Poi
le
alternative
a quelli che
dovranno
essere i
titolari,
sono di
grande
spessore:
uno è
Marchisio,
un giovane
che è
esploso
quest'anno,
un altro è
il sempre
utile
Cristiano
Zanetti per
finire ad un
giocatore su
cui si è
scatenato un
caso, vale a
dire
Nocerino
che, conteso
da Napoli e
Fiorentina,
rimarrà alla
Juventus.
Restano in
lista di
sbarco Blasi,
Giannichedda
e
Tacchinardi,
ma
soprattutto
per i primi
due, sembra
che il
Napoli si
sia
interessato
fortemente.
Per
l'attacco
fiducia
cieca su una
coppia
affiatata
come Del
Piero e
Trezeguet,
ai quali la
concorrenza
non manca
dal momento
che c'è il
nuovo
acquisto
Iaquinta che
scalpita,
Palladino
che richiede
di giocare
vista la sua
giovane età
e poi vi è
un
Salihamidzic
che può
giocare
indistintamente
sia in
attacco che
a
centrocampo.
Solo in
difesa
qualcosa non
quadra,
sulle corsie
esterne da
un lato
Zebina
appare
inamovibile,
poi
dall'altro,
Chiellini ha
minacciato
di andar via
qualora non
gli venisse
confermata
la fiducia,
e le sue
dichiarazioni
hanno
irritato e
non poco il
tecnico
Ranieri.
L'alternativa
è bella e
pronta, e
porta il
nome di
Molinaro che
ormai si
sente pronto
per una
grande
squadra dopo
aver fatto
tanta
gavetta. Il
pacchetto
centrale è
nuovo di
zecca,
Grygera pare
sia l'unico
a godere di
un posto da
titolare,
mentre per
l'altro
bisogna
valutare le
condizioni
del neo
arrivo
Andrade,
oppure
puntare
sull'esperienza
di
Birindelli o
la
freschezza
di un
giovane
promettente
come
Criscito.
Francamente
sarebbe il
caso di
aggiungere
qualche
pedina alla
retroguardia
per
cautelarsi
da eventuali
situazioni
incresciose.
Poi in porta
c'è sempre
il muro
umano, ossia
Gigi Buffon
a cui
l'esperienza
in
cadetteria
ha
rappresentato
solo
un'occasione
per
diffondere
in ogni dove
la sua forza
e dichiarare
il suo amore
verso i
bianconeri.
Nel suo
piccolo, il
Torino vuole
provare a
tenere testa
ai cugini
juventini e
si sta
rinforzando
intensamente.
È
soprattutto
l'attacco il
reparto che
dovrà
illuminare
il gioco dei
granata,
perché,
avendo
confermato
uno dei
migliori
trequartisti
in
circolazione
come Rosina,
sono stati
acquistati
tre bomber
da urlo come
Ventola, Di
Michele e
Bjelanovic
per formare
un attacco
altamente
competitivo.
Poi, la
rifondazione,
che è
partita
anche dal
cambio di
allenatore
con
Novellino
che ha preso
posto sulla
panchina del
Toro, è
passata
anche dal
centrocampo
che dovrebbe
essere una
vera diga
con i nuovi
acquisti.
Perché c'è
Corini, a
ricoprire il
ruolo di
regista, e
Grella che
deve
aumentare la
qualità
della
mediana. A
completare
il settore
si punta sul
riscatto di
Barone che
viene da una
stagione
passata tra
alti e
bassi. La
difesa,
invece, è
stata
puntellata
con
giocatori
con delle
caratteristiche
ben precise,
perché,
oltre
all'acquisto
di Sereni
per
difendere la
porta, al
centro il
buco è stato
toppato da
Natali,
mentre per
la corsia
esterna
Lanna
dovrebbe
colmare il
vuoto
lasciato da
Balestri.
Insomma si
preannuncia
un derby
della Mole
molto
acceso,
stavolta la
serie A
dovrebbe
ritornare ad
essere quel
campionato
emozionante
dove nulla è
scontato,
per cui
Juventus e
Torino si
stanno
industriando
per riempire
il proprio
serbatoio in
vista di una
stagione
infinita.
Per il
Napoli che
si appresta
a fare un
campionato
da mina
vagante, le
due squadre
di Torino
rappresentano
uno
spauracchio
da non
sottovalutare.