8/1/2008
(RENATA
SCIELZO/
foto di
Felice de
Martino) -
In questi
febbrili
giorni di
calciomercato
in cui
esperti e
meno esperti
dicono la
loro sul
Napoli che
verrà e
provano a
leggere tra
le righe le
dichiarazioni
del dg
Marino, un
paio di
questioni
più di altre
preoccupano
il popolo
azzurro.
L’adeguamento
degli
ingaggi per
evitare
l’approdo
dei nostri
gioielli
presso lidi
non migliori
ma più
ricchi e il
futuro di
Maurizio
Domizzi,
simbolo del
vecchio e
del nuovo
Napoli, eroe
della
vittoria al
San Paolo
contro la
Vecchia
Signora,
glaciale nel
battere e
nel mettere
a segno due
pesantissimi
rigori di
fronte al
numero uno
più forte
del mondo:
Gigi Buffon.
Per quel che
riguarda
l’adeguamento
degli
ingaggi, a
partire da
quello di
Gargano, la
società con
un De
Laurentiis
super
preoccupato
pare abbia
intenzione
di aprire al
più presto
il tavolo
delle
trattative
con
procuratori
e giocatori,
per quel che
riguarda
Domizzi -
con somma
delusione
dei tifosi
partenopei -
pare ci sia
ormai
proprio poco
da
discutere.
Divenuto
perno della
difesa
azzurra al
fianco di
Paolo
Cannavaro,
simbolo
della
cavalcata
trionfale
degli uomini
di Reja
dalla B alla
A, il
difensore è
stato
riscattato e
non a fatica
dalla
Sampdoria
nel mercato
estivo per
tre milioni
di euro.
Oggi, dopo
un avvio di
stagione più
che
soddisfacente
e un legame
ormai
cementato
con la
società, la
città e la
tifoseria,
Maurizio
Domizzi
deve/vuole
cambiare
aria.
All’inizio
solito
balletto di
voci, acuito
dall’interessamento
di grandi
club, poi le
dichiarazioni
dello stesso
e del suo
procuratore
e le
relative
risposte
della
società a
fugare ogni
dubbio. Un
laconico
Marino ha
dichiarato:
“a gennaio
il difensore
non si
muove”. E
tenendo
conto che il
giocatore ha
un contratto
in scadenza
non
imminente
quell’ “a
gennaio”
lascia
trapelare
una sola
certezza:
Domizzi non
a gennaio,
ma a giugno
non vestirà
più la
casacca del
Napoli.
Sapere quale
casacca
vestirà
forse
potrebbe
sembrare
poco
interessante,
ma è
argomento
stuzzicante,
almeno per
provare a
trovare una
motivazione,
per capire
il perché di
un divorzio
prematuro.
Quella
scazzottata
nello
spogliatoio
con Sosa e
l’incrinarsi
di un
rapporto, il
desiderio di
tornare
nella sua
Roma (ma
soli 200 km
separano le
due città),
la voglia di
vestire la
maglia della
squadra per
cui tifa (la
Lazio) o più
semplicemente
le sirene di
qualche
grande e
blasonato
club di
serie A?
Proviamo a
capirci
qualcosa
senza fare
troppa
dietrologia
e poi
proviamo ad
individuare
– data come
pressoché
certa la
partenza del
nostro –
possibili
sostituti
per la
retroguardia
azzurra,
stando con i
piedi ben
piantati a
terra e
tenendo a
mente il
progetto del
presidente e
del
direttore
tecnico di
investire su
giovani di
sicuro
talento e di
prospettiva
(alla Hamsik
per
intenderci).
Prima
questione.
Nonostante
Caravello,
procuratore
di Domizzi,
rilasci
dichiarazioni
soppesate:
“Domizzi è
un giocatore
importante
per il
Napoli, ma
lo sarebbe
anche per le
altre
piazze.
Difficilmente
andrà via da
Napoli a
gennaio.
Tranquillizzo
i tifosi
partenopei
perché in
questo primo
mese del
2008
Maurizio non
si muove da
dove sta
giocando.
Sta andando
verso il top
della sua
carriera ed
è chiaro che
qualora
dovesse
arrivare
un’offerta
da un club
importante,
valuteremmo
il tutto con
il giocatore
e con il
club
proprietario
del
cartellino”
appare
palese che
sulle tracce
del
giocatore si
muovono
grandi club.
Juve e Milan
hanno
sicuramente
bisogno di
un buon
difensore,
di uno che
dia
garanzie, la
prima per
dare
solidità al
suo reparto
difensivo,
la seconda
per
svecchiarlo.
Meno
probabile
pare un
approdo di
Domizzi all’Inter
che di
recente ha
acquistato
Chivu e ha
un Samuel in
panchina. La
Roma? Da
escludere la
pista
giallorossa,
la squadra
di Spalletti
in quei
ruoli è
coperta e
Domizzi per
giunta ha
nel cuore la
Lazio. Ed è
proprio
questa
l’ipotesi
dell’ ultim’ora,
quella che
spiegherebbe
anche le
motivazioni
addotte
dallo stesso
Domizzi in
vista
dell’imminente
saluto al
Napoli. Il
difensore ha
parlato di
un addio
dovuto a non
specificati
motivi di
natura
familiare e
ad
un’esigenza
di
avvicinamento
alla sua
città.
Apprezzato
da Delio
Rossi,
cresciuto
nelle
giovanili
della Lazio
e tifoso
biancoceleste,
il difensore
tornerebbe a
casa,
vestendo per
giunta la
casacca
della
squadra che
ha sempre
amato. Ma ci
si crede? Da
ultima anche
la
Fiorentina
con Pantaleo
Corvino
avrebbe
messo gli
occhi su
Domizzi. Chi
la spunterà?
Difficile
dirlo. Dal
nostro punto
di vista ci
auguriamo
che il
Napoli sia
in grado di
cogliere da
questa
situazione
il maggior
beneficio
possibile,
spillando –
a questo
punto –
all’acquirente
di turno un
bel po’ di
quattrini,
poiché il
valore del
giocatore
(nonostante
la giornata
no contro i
granata) è
sensibilmente
cresciuto.
Ci
piacerebbe
anche
pensare che
Domizzi si
accasi alla
Lazio, che
non ci
sembra possa
offrirgli
maggiore
visibilità
di quella
che
attualmente
gli
garantisce
il Napoli
(basti
guardare la
classifica),
ma che
quantomeno è
la squadra
della sua
città, è la
sua squadra
del cuore.
Sarebbe una
scelta
d’amore e
potremmo
comprenderla.
Maggiormente
ci
dispiacerebbe
vederlo
partire
perché a
suonare sono
state sirene
e centoni,
ma dovremmo
farcene una
ragione: non
tutti si
chiamano
Gennaro
Iezzo e
Paolo
Cannavaro,
che per di
più sono
napoletani.
Seconda
questione.
Papabili
sostituti.
Perché
trovare un
centrale
difensivo
forte non è
cosa
impossibile
e tutti i
giocatori
alla fine,
tranne quel
certo Diego,
sono
sostituibili.
Potrebbe
essere
interessante,
sempre
nell’ottica
di investire
sui giovani
talenti, il
ventunenne
italo-brasiliano
del Brescia
Fabiano
Santacroce,
di recente
ripresosi
dopo un
brutto
infortunio e
sulle cui
tracce pare
Marino si
stia già
muovendo da
tempo. A
frenare gli
entusiasmi
però
arrivano le
dichiarazioni
di Nani,
direttore
del Brescia,
che sembrano
smontare la
pista
Santacroce:
“No. Il
Napoli non
ha mai fatto
richieste né
si è mai
dimostrato
lontanamente
interessato
al
giocatore”.
C’è da
crederci in
tempi così
sospetti e
tenendo
anche conto
degli ottimi
rapporti
instaurati
sull’asse
Brescia –
Napoli? O
forse sul
giovane si
stanno
muovendo
pesci ben
più grossi
(vedi Inter)?
Ai posteri
l’ardua
sentenza. Il
Napoli
potrebbe
anche
puntare su
Marco
Andreolli,
ad oggi in
comproprietà
tra Inter e
Roma, un
tempo
giovane di
sicure
speranze, in
questa
stagione
frenato da
un
infortunio.
O sperare
nel sogno
Fabio, che
tuttavia di
recente ha
giurato
fedeltà alle
merengues.
Quale che
sia il
futuro della
retroguardia
azzurra, ad
oggi in un
calciomercato
come quello
di gennaio,
fatto di
saldi e
spesso di
enormi
fregature,
una sola
certezza:
Maurizio
Domizzi a
giugno non
sarà un
giocatore
del Napoli.
Ci dispiace,
ma ce ne
faremo una
ragione. Chi
non ci ama
non ci
merita.
|