• DELIO ROSSI O IACHINI PER IL NUOVO CORSO? •

30/1/2008

(EDUARDO LETIZIA) - La decisione di Marino di rivoluzionare il disegno tattico della squadra, passando dall'attuale 5-3-2 al 4-3-3 rimanda senza dubbio a scelte tecniche che verranno prese per la stagione futura.
Dalle liti da saloon di qualche settimana fa si è avuta la definitiva conferma che quella attuale sarà l’ultima stagione di Edy Reja in azzurro e ciò fa sì che il ruolo del tecnico goriziano si riduca a quello di mero traghettatore per gli ultimi mesi di questo torneo. Da qui le intenzioni di Marino di “preparare il terreno” al prossimo allenatore. Insistenti voci dell’ultimo periodo davano come principale candidato alla panchina azzurra l’attuale tecnico della Lazio Delio Rossi. Quest’ultimo è sicuramente un allenatore di ottimo livello e di elevata competenza tattica, che ha già fatto la fortuna, oltre che della sua attuale formazione, di squadre quali Salernitana e Lecce ed il suo arrivo sarebbe sicuramente coerente con la crociata tattica portata avanti da Marino in questi giorni, considerando che il 4-3-3 è stato in passato il modulo preferito dell’attuale tecnico laziale.
Indiscrezioni attendibili però indicano la candidatura di un nuovo nome per l’investitura ad allenatore del Napoli della prossima stagione. Il nome in questione è quello di Giuseppe Iachini. Anche con lui i progetti tattici di Marino troverebbero naturale sbocco, in quanto l’attuale tecnico del Chievo è un buon conoscitore del modulo a tre punte, che tra l’altro sta attuando con ottimi risultati proprio con i veneti.
Le esperienze passate di Iachini lo dipingono come un tecnico dalle raffinate conoscenze tattiche che, seppur non essendo ancora approdato in una grande piazza, ha avuto modo di disputare buoni campionati, esibendo spesso un bel calcio, pur non avendo a propria disposizione grandissime rose.
Iachini ha mosso i suoi primi passi da allenatore appena l’anno dopo aver terminato la sua carriera calcistica, ancora privo del patentino di allenatore, al Venezia, nel campionato 2001/02. La stagione successiva è quella della sua prima esperienza effettiva da allenatore vero e proprio, e in tale occasione arriverà anche il suo primo successo. Questo accade sulla panchina del Cesena, con cui conquisterà la promozione dalla C1 alla B. L’anno dopo è chiamato alla difficile impresa di salvare un Vicenza in difficoltà economiche, composto da una rosa di giovani tutti esordienti in cadetteria, che comunque riesce a traghettare ad un tranquillo campionato. Dal 2004 al 2007 guiderà invece il Piacenza in una serie di buoni tornei, conditi da prestazioni che regalano a Iachini più volte gli elogi della critica. Quest’anno è invece chiamato sulla panchina del Chievo a riportare subito i gialloblù in massima serie, compito finora svolto in maniera impeccabile, viste le primissime posizioni in classifica occupate dalla sua squadra.
Sarà dunque proprio Iachini l’erede del difficile retaggio di Edy Reja? E se così fosse riuscirà a soddisfare gli esigenti palati della tifoseria napoletana? Il tempo darà le sue risposte. Al momento ci sembra giusto rimandare tali quesiti a stagione conclusa. Adesso è il momento di prestare le nostre attenzioni al lavoro di Reja ed agli sviluppi che porterà questa rivoluzione tattica alla formazione azzurra nell’immediato futuro.

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