(ESCLUSIVA PIANETAZZURRO
DI GIUSEPPE PALMIERI) - Hamsik,
Gargano, Lavezzi. Questi i primi tre
colpi del Napoli, tre giovani che
danno brio al centrocampo, i primi
due, e alla prima linea, il terzo,
della formazione di Reja che si
appresta ad affrontare il campionato
di serie A. Scelte chiare, si punta
su una linea verde di valore
internazionale, e su una squadra
che, parola di Marino, punta a
regalare divertimento e qualche
bella soddisfazione ai tifosi
partenopei.
Ma questi ragazzi sono pronti al
lancio nel massimo palcoscenico
italiano? Lo chiediamo al
giornalista di Sky, Gianluca Di
Marzio: "Gargano e Lavezzi sono due
sudamericani molto temperamentali,
già abituati a sopportare la
pressione di grandi partite. Il
primo ha giocato in Libertadores e
in Nazionale, Lavezzi addirittura
tende ad esaltarsi nelle partite più
importanti, basti pensare che ha
giocato una delle sue migliori gare
contro il Boca alla "Bombonera"
davanti a 60.000 spettatori. Insomma
due ragazzi già vaccinati per grandi
stadi e grandi partite, certo sono
da verificare in Italia, ma ci sono
ottime credenziali. Hamsik ha
giocato nel Brescia quest'anno,
quindi è abituato al nostro calcio,
certo è che giocare in B con le
rondinelle, non è giocare in A con
il Napoli, ma Marek ha dimostrato la
sua freddezza, le sue grandi doti e
sta ben figurando anche con la sua
Nazionale maggiore, quindi anche lui
ha una buona confidenza con la
pressione di partite importanti".
L'arrivo di Lavezzi ha dato fantasia
e velocità all'attacco azzurro,
questa scelta preclude l'arrivo di
una prima punta? "Penso di si, anche
perchè il Napoli ha Sosa, che è
inamovibile, Bucchi, prigioniero di
un contratto oneroso e che comunque
vuole restare in azzurro, Calaiò,
che con un'altra prima punta rischia
di snaturare la sua posizione in
campo. Si correrebbe il rischio di
ingolfare il settore avanzato
azzurro e penso ci sia stato un
cambio di strategia con Lavezzi che
ha altre caratteristiche fisiche e
tecniche. Al Napoli potrebbe servire
invece un esterno destro d'attacco,
o più di copertura, perchè Reja ha a
disposizione Garics, che è giovane e
da verificare in A, e Grava che
nella massima serie può occupare più
la posizione difensiva, che coprire
l'intera fascia".
Rolando Bianchi è un capitolo
chiuso? "Si, a questo punto la
Reggina tenterà di monetizzare il
più possibile e il Napoli non andrà
dietro le richieste di Foti. Per lui
si prevedono altre destinazioni.
Inoltre non ci sono più i
presupposti, visto anche che i
tifosi hanno mandato centinaia di
e-mail al Napoli chiedendo di non
prendere Bianchi, insomma un amore
che non è mai sbocciato, forse
doveva andare cosi".
Qualche nome nuovo di rinforzo che
Marino sta cercando di apportare
alla squadra? "C'è un esterno destro
d'attacco argentino di 20 anni che
il Napoli sta inseguendo per formare
il tridente con Lavezzi da una parte
e Calaiò o Sosa o Bucchi al centro.
Non si conosce ancora il nome, ma è
un esterno con le caratteristiche di
Semioli o di Esposito. Lunedi ne
sapremo di più. Marino sta sondando
il terreno anche per Zaccardo, un
nome che potrebbe essere ideale per
la fase difensiva del Napoli sulla
corsia di destra. Un giocatore
valido, di esperienza e Campione del
Mondo, alzerebbe notevolmente il
livello di sicurezza del reparto
arretrato azzurro. La trattativa non
è ancora decollata, Zamparini
chiederà sicuramente cifre alte per
il giocatore e Marino cercherà di
partire basso per poi trovare un
accordo. Ma sarà comunque una
trattativa abbastanza lunga. In ogni
caso, c'è un gradimento verso il
Napoli da parte di Zaccardo
(nella foto) e della
società azzurra verso il giocatore,
quindi la trattativa potrebbe
decollare, anche se in tempi non
brevissimi".
Il Napoli si delinea, ma è ancora un
cantiere aperto. Ma un cantiere
giovane e senza dubbio molto
affascinante. Speriamo che alla
chiusura la squadra saprà essere
all'altezza delle aspettative e
regalare gioie, divertimento e
qualche ottimo risultato ai tifosi
azzurri.