6/12/2005
(ARTURO
MINERVINI) -
La torta è
già ricca,
ma alcuni
campanelli
d'allarme
sentiti e
risentiti in
queste
ultime tre
giornate di
campionato
non possono
e non devono
essere
ignorati.
Pier Paolo
Marino ne è
consapevole
e da grande
uomo di
calcio qual'è,
ha dato il
via alla
caccia ad
alcune
pedine che
potrebbero
sanare
definitivamente
tali
problematiche.
Perchè il
Napoli è il
Napoli è
quest'anno
l'unico
risultato
non
fallimentare
è la
vittoria di
questo
campionato.
Cosa ci sta
preparando
il direttore
generale? La
società si
sta muovendo
bene,
cercando di
fare
acquisti
mirati che
non vadano a
stravolgere
la rosa già
competitività,
ma tentando
di ovviare a
qualche
piccola
carenza
qualitativa
e
quantitativa.
In esclusiva
possiamo
rivelare che
pare che
Marino abbia
opzionato
Inacio
Joelson
Jose. Il
nome non
dice molto
ai più.
Giovane
brasiliano
dell'
Albinoleffe
potrebbe
presto
raggiungere
il fratello
in maglia
azzurra:
Inacio Pià.
Si è proprio
il fratello
del nostro
Inacio,
attualmente
in forza ai
bergamaschi
dopo essere
stato
portato in
Italia dall'
Atalanta.
Joelson è un
attaccante
dell' 83 che
si era già
guadagnato
la stima e
l'interesse
di Marino
che aveva
più volte
tentato di
strapparlo
alle
giovanili
dell'Atalanta
e portarlo
ad Udine. In
passato ha
vissuto da
protagonista
il
vittorioso
campionato
di C2 del
Pavia e si è
confermato a
buoni
livelli
anche in C1
sempre con
la squadra
lombarda.
Potrebbe
davvero
essere un
buon
investimento,
per il
futuro e
rappresentare
nel presente
una valida
alternativa
per il
reparto
d'attacco.
Vestire la
maglia
azzurra
sarebbe un
sogno per
lui che ha
sempre
manifestato
il desiderio
di tornare a
giocare
insieme al
fratello più
famoso. Per
il
centrocampo
i nomi che
si fanno
sono due: la
vecchia
conoscenza
Ignazio
Abate, che
arriverebbe
da Piacenza
via Milan, e
Filippo
Antonelli
esterno del
Chievo.
Ignazio lo
conosciamo
tutti. Nella
passata
stagione è
forse stato
il migliore
degli
azzurri, la
sua
velocità, la
sua classe e
la sua
creatività
potrebbero
fornire
interessanti
alternative
tattiche in
alcune
partite.
Questa volta
però il
direttore
generale e
la società
dovrebbero
fare un
ulteriore
sforzo e
cercare di
ottenere
almeno la
comproprietà
del giovane
Abate che ha
un futuro ad
alti livelli
assicurato.
Il talento
emette
bagliori
troppo forti
per non
essere visti
ed il
talento di
Abate ci ha
più volte
regalato
lampi nella
passata
stagione.
Antonelli
prediligie
invece la
fascia
sinistra e
rappresenta
ad ogni modo
un valido
rinforzo se
si pensa che
in quella
zona non
esistono
valide
alternative
a Bogliacino
e che tra
l'altro
quello non è
il ruolo
naturale
dell'
uruguayano.
Classe 78
Antonelli
dopo aver
assaggiato
giovanissimo
la seie A
con il
Torino,
vanta una
lunga
trafila
nelle
categorie
minori
(Monza,
L'Aquila e
Pro Patria),
prima di
approdare in
B prima a
Cosenza e
poi ad
Ascoli dove
si è messo
in mostra
nello scorso
campionato
cadetto
tanto da
indure il
Chievo a
portalo in A
e metterlo a
disposizione
di Pillon.
Non certo un
campione, ma
un giocatore
ordinato che
svolge a
pieno i suoi
compiti
sulla
fascia. Un
acquisto
intelligente,
anche per
far crescere
lo stesso
Bogliacino.
Ultima
freccia
nella
faretra di
Marino è il
giovanissimo
terzino
destro
Marzorati.
Scuola Milan
si dice un
gran bene di
questo
ragazzo che
ha già
esordito in
A il 20
maggio 2005(
Milan –
Palermo 3 a
3), il che
dimostra
l'assoluto
valore di
questo
giovane
elemento di
spicco delle
giovanili
milanisti
che da
sempre
sfornano
ottimi
esterni
difensivi.
La caccia è
aperta
dunque,
crediamo che
la politica
praticata
sia giusta,
perchè
stravolgere
le alchimie
di questa
squadra
sarebbe un
errore
imperdonabile,
follia pura.
Marino ha
già aperto
le danze e
crediamo che
questi nomi
siano frutto
di corrette
valutazioni,
che
rispondano
alle
effettive
esigenze di
mister Reja.
Anche se
riteniamo
necessario
l'arrivo
anche di un
difensore
centrale
veloce,
soprattutto
considerando
gli affanni
di Romito e
le prove non
certo
confortanti
di
Giubilato,
ma siamo
certi che
nel buio
Marino ha
già
pianificato
anche
qualche
operazione a
riguardo.
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