(GIUSEPPE
PALMIERI
/ foto di
Felice De
Martino) -
Due
giocatori
per ruolo.
Era questo
che
Pierpaolo
Marino, dg
del Napoli,
voleva
mettere a
disposizione
di mister
Reja per il
ritorno nel
massimo
palcoscenico
nazionale
della
squadra
azzurra. Con
gli acquisti
di Blasi e
Zalayeta
dalla
Juventus,
l’obiettivo
è stato
raggiunto ed
ora, a meno
di clamorosi
colpi
dell’ultima
ora, la rosa
partenopea è
completa. Ma
analizziamola
ruolo per
ruolo la
solidità del
nuovo
organico
azzurro a
quattro
giorni
dall’esordio
al San Paolo
contro il
Cagliari.
A difendere
i pali ci
saranno
ancora i due
estremi
difensori
della scorsa
stagione,
Iezzo, che è
riuscito a
tornare in A
con il
Napoli dopo
averla
lasciata tre
anni orsono
proprio nel
capoluogo
sardo, è un
portiere di
assoluta
garanzia. A
fargli da
spalla sarà
ancora
Matteo
Gianello,
ragazzo
disponibile,
che non crea
grane nello
spogliatoio
e sa farsi
trovare
pronto
quando c’è
bisogno di
lui (vedi
Verona-Napoli
della scorsa
stagione).
Per
fronteggiare
i vari Totti,
Ibrahimovic,
Inzaghi e
soci, Reja
si affiderà
ancora alla
difesa con i
tre centrali
e ai due
esterni che
coprono
l’intera
fascia nel
suo, ormai
abituale,
3-5-2.
Restano
titolari
inamovibili
due dei
protagonisti
della
cavalcata
dell’anno
scorso,
Paolo
Cannavaro e
Maurizio
Domizzi. A
completare
il trio
difensivo ci
sarà sul
centrodestra
Matteo
Contini
(nella foto),
prelevato
dal Parma,
o, se Reja
lo riterrà
opportuno,
Manuele
Blasi,
duttilissimo
elemento
arrivato
ieri dalla
Juventus. Le
riserve
saranno
Maldonado,
il redivivo
Andrea Cupi
e Savini,
che rimane
però sempre
un esterno
di sinistra
per il
tecnico
azzurro.
Proprio
sugli
esterni, il
Napoli
presenta la
sua più
grande
incognita.
Sulla
sinistra
fiducia al
giovane
Rullo, che
sicuramente
sta
crescendo,
ma sono da
verificare
le sue
potenzialità
nel massimo
campionato,
e Mirko
Savini,
centrale
difensivo
adattato a
sinistra, ma
l’impegno
del
ventottenne
romano, lo
sta facendo
diventare
sempre più
una certezza
per Reja. A
destra, dopo
le
difficoltà
patite dal
giovane
austriaco
Garics nel
match di
Coppa Italia
contro il
Pisa, è
arrivato
Blasi che
può dare,
con la sua
esperienza,
una grossa
mano a
questo
reparto,
completato
da Gianluca
Grava,
grande
corridore,
ma alla
prima
stagione in
A della sua
carriera,
quindi altra
incognita.
Garics
rappresenta
sicuramente
un grande
potenziale
per il
futuro, e
Blasi può
dargli una
grossa mano
per il
presente.
Per i tre
centrali di
centrocampo,
Marino ha
fornito al
tecnico
goriziano un
grande
potenziale.
Il centrale
sarà Walter
Gargano,
giovane
nazionale
uruguayano
che ha già
mostrato la
sua capacità
di dettare i
tempi e di
recuperare e
rigiocare
una quantità
straordinaria
di palloni.
Esattamente
il giocatore
che è
mancato al
Napoli in
questi anni.
Sul
centrodestra
ci sarà il
ventenne
Hamsik,
arrivato dal
Brescia, una
garanzia,
nonostante
la giovane
età, viste
le sue
grandi doti
nel fare
bene sia
cose
semplici,
sia nel
gestire
palloni
importanti,
ed è anche
un giocatore
che si
inserisce
bene, calcia
meglio e fa
anche
qualche gol
(ha già
segnato in
maglia
azzurra
contro il
Cesena). A
completare
il reparto
sarà Mariano
Bogliacino,
arrivato in
A con la
maglia
azzurra
quest’anno,
ma
conosciamo
benissimo le
capacità del
Boglia e
siamo
fiduciosi
sul suo
ottimo
contributo
anche ad
alti
livelli.
Oltre a
Blasi, che
può
ricoprire
qualunque
ruolo a
centrocampo,
a completare
il reparto
ci sono
Montervino,
Gatti e
Dalla Bona.
Un ottimo
insieme
quello del
centrocampo
azzurro,
anche se il
contributo
delle
riserve è
tutto da
verificare.
La prima
linea
azzurra,
dopo
l’arrivo di
Zalayeta e
la cessione
di Bucchi e
Pià, è un
mix di
fantasia e
potenza
fisica. La
tripletta di
Lavezzi
contro il
Pisa ha già
consacrato
l’attaccante
argentino
come idolo
del San
Paolo,
inoltre è
stato
definito
anche
dall’allenatore
azzurro come
“un
campione”.
Reja
potrebbe
schierare le
due punte
con Calaiò,
pronto a
farsi
conoscere e
apprezzare a
suon di gol
in A, o
Zalayeta,
possente
attaccante
di provata
esperienza
anche
internazionale
molto bravo
di sponda,
al fianco di
Lavezzi, di
De Zerbi o
di Marco
Capparella.
Altrimenti
il tecnico
azzurro
potrebbe
sperimentare
il tridente
con due
punte
esterne
rapide e
tecnicamente
valide come
“el Pocho” e
De Zerbi, o
con uno dei
due sulla
trequarti, e
una punta
centrale da
scegliersi
tra Calaiò,
Zalayeta e
Sosa, che
completa il
parco
attaccanti,
pronto a
dare il suo
contributo
di
esperienza
sia dentro
che fuori
dal campo.
Marino e De
Laurentiis
hanno
fornito a
Reja la
rosa, ora
sta al
tecnico di
Gorizia
farla
fiorire ed
esaltarne le
potenzialità.
L’obiettivo
dichiarato è
arrivare a
ridosso
della decima
posizione,
il verdetto
del campo
sarà l’unico
vero e
inappellabile
che ci
permetterà
di capire se
la società
ha lavorato
bene. Ma
siamo
fiduciosi
che Lavezzi
e compagni
sapranno
disputare
una buona
stagione e
regalare
soddisfazioni
ai tifosi
napoletani
nella
stagione del
ritorno in A
dopo sei
anni di
buio.