(MAURIZIO
LONGHI)
- "Fatemi
giocare in
serie A, non
voglio
andare via
da Napoli,
ci tengo a
ripagare
l'affetto di
questa
città". Non
è stato
così, ma in
fondo è
stata la
scelta
migliore.
Nicolas
Amodio,
qualche
settimana
fa, appena
ha sentito
la
possibilità
di una sua
partenza,
non ha
nascosto la
delusione ed
è rimasto
irremovibile
sulla
decisione di
restare in
azzurro.
Poi, la
partenza è
stata solo
rimandata,
alla fine si
è deciso,
sicuramente
non gli
avrebbe
giovato
disputare
una stagione
con il
Napoli non
potendo
trovare
molto
spazio. Così
ha fatto le
valigie e si
è diretto a
Treviso,
dove ad
aprire per
primo la
porta si è
presentato
Ivano
Trotta, con
il quale ha
conquistato
la
fantastica
promozione
in serie A
con gli
azzurri.
Ora, sia
Amodio che
Trotta, due
protagonisti
del doppio
salto di
categoria
del Napoli,
si trovano
ad indossare
la stessa
maglia, non
siamo
neanche
lontani
dall'azzurro,
visto che il
Treviso è
celeste,
pertanto è
possibile
che non si
perda
l'ispirazione
almeno per
quanta
riguarda la
similitudine
dei colori.
Soprattutto
per
l'uruguaiano,
è importante
fare
un'ottima
stagione, in
modo da
ritornare a
Napoli
caricato al
massimo e
con una
maggiore
esperienza
alle spalle.
Infatti, la
sua cessione
è avvenuta
con la
formula del
prestito,
d'altronde
il club di
De
Laurentiis
ha puntato e
punta ancora
molto su di
lui, perché
mandarlo
via? La
scelta di
fargli fare
le ossa in
cadetteria
per un'altra
stagione
testimonia
l'interesse
dei
partenopei
verso il
giocatore.
Poi, quest'anno
ha
dimostrato
veramente di
essere un
ottimo
elemento, ha
grandi
margini di
miglioramento
e
rappresenta
il futuro di
questa
società.
LA STAGIONE
DELLA
CONSACRAZIONE
- Il 24enne
uruguaiano
di
Montevideo,
ha dato
tanto a
questa
squadra in
termini di
muscoli e
quantità. In
due anni ha
fatto vedere
di che pasta
è fatto, una
pasta dura
come il
cemento e
forte come
il mare. A
dirlo sembra
quasi una
boutade, ma
lui, riesce
a conciliare
il calcio
dovendo
combattere
contro il
diabete, e
peraltro lo
fa in una
maniera
esemplare,
svolgendo
una vita da
vero
professionista,
e in campo i
risultati si
vedono.
Perché, può
sembrare
strano, ma
sul
rettangolo
di gioco è
instancabile,
morde le
caviglie
degli
avversari
senza alcun
timore, non
si è mai
tirato
indietro
destando
sempre
un'ottima
impressione.
Il Napoli lo
ha visionato
dai tempi
della
Sambenedettese.
Nelle Marche
c'erano due
ragazzini
uruguaiani
molto ma
molto
promettenti,
i loro nomi?
Amodio e
Bogliacino,
subito
segnalati,
il primo è
un mastino
del
centrocampo,
il secondo
ha i piedi
vellutati ed
è un'artista
del pallone.
No, proprio
no, due
giocatori
così non
possono
sgobbare a
lungo in
serie C, ed
ecco che
Marino li
veste
entrambi
d'azzurro.
Su
Bogliacino
si conosceva
già bene la
sua immensa
classe, ma
l'anno
scorso si è
rimasti
folgorati
dall'incredibile
grinta di
Amodio. Era
partito per
fare la
riserva,
però, quando
veniva
chiamato in
causa era
indispensabile,
di tratto in
tratto non
si poteva
fare a meno
di uno come
lui. Anche
quest'anno
il solito
copione:
prima
l'arrivo di
Dalla Bona,
poi
l'esplosione
di Gatti,
tutto faceva
pensare ad
una stagione
oscura per
il
sudamericano.
Invece non è
stato
affatto
così, la sua
volontà ha
giocato un
ruolo
fondamentale,
si è
ritagliato
uno spazio
assai
importante
risultando
decisivo in
alcuni
frangenti,
tanto che il
Napoli aveva
necessariamente
bisogno del
suo apporto.
Ha avuta la
capacità di
mettere in
seria
difficoltà
mister Reja,
la sua
stagione,
anzi le sue
stagioni a
Napoli, sono
state più
che
positive. La
sua speranza
è che al
rientro
possa
ritornare
con le ossa
più robuste
per
diventare
uno dei
perni di
questo
ambizioso
Napoli.
QUESTIONE
URUGUAIANA -
Per un
uruguaiano
che va, c'è
uno che
viene. Se
Amodio è
partito
verso
Treviso, a
fare la via
di Napoli ci
ha pensato
Walter
Gargano che,
dopo un
lungo tira e
molla, può
considerarsi
a tutti gli
effetti il
terzo
acquisto dei
partenopei.
Si sta
rafforzando
sempre di
più la
colonia
uruguaiana
degli
azzurri,
anzi, vista
anche la
giovane età
dei
giocatori in
questione
come
Gargano,
Bogliacino e
Amodio, è
probabile
che nei
prossimi
anni il
centrocampo
del Napoli
possa essere
sempre
azzurro ma
con
sfumature
celesti,
colore
dell'Uruguay.
Il neo
acquisto
proveniente
dal Danubio
FC,
ricoprirà
proprio il
ruolo di
Amodio che
andrà ad
irrobustire
un Treviso
che non
vuole
ripetere
un'altra
stagione
senza
obiettivi,
occorre
puntare in
alto. Tutto
questo è
pane per i
denti del
buon Nicolas
che cercherà
di mettersi
in luce per
poi
ripresentarsi
a Napoli
maturato
sotto tutti
i punti di
vista.