17/11/2007
(GIUSEPPE
PALMIERI) Un
occhio al
presente,
l'altro al
futuro. Il
Napoli
guarda a sè
stesso,
scopre i
suoi limiti,
li studia e
cerca di
porre
rimedio. Il
primo punto
interrogativo
riguarda
Emanuele
Calaiò.
L'arciere
azzurro
attraversa
un momento
davvero
critico.
Messo ai
margini da
mister Reja
a tre giorni
dall'inizio
del
campionato,
data
dell'arrivo
di Zalayeta,
il bomber
siciliano
non è
riuscito mai
ad incidere
quando è
stato
chiamato in
causa nei
finali di
partita,
fino al
dramma
contro la
Reggina,
quando si è
fatto parare
da
Campagnolo
un rigore
che aveva
fortemente
voluto
calciare.
Crisi
irreversibile?
Inadeguatezza
alla massima
serie?
Napoli e il
Napoli se lo
chiedono. Ma
il talento
di un
giocatore
che ha
segnato 34
gol nelle
ultime due
stagioni,
tra B e C,
non può
essere
dimenticato
per un
cattivo
inizio di
campionato,
per una
falsa
partenza in
serie A. O
meglio,
merita una
chance,
bisognerebbe
arrivare a
gennaio con
le idee
chiare sul
contributo
che Calaiò
può dare
quest'anno
alla causa
azzurra.
L'unico modo
è dargli un
pò di
fiducia in
queste
prossime
gare e poi,
se i
risultati
non sono
soddisfacenti,
sta a Marino
decidere
come, dove e
con quale
soluzione
cedere
l'attaccante
palermitano.
Per lui non
mancano le
proposte, in
prima linea
la Reggina,
che
proporrebbe
uno scambio
con Modesto,
laterale
molto utile
al Napoli, e
la Lazio,
che vuole
un'alternativa
nel reparto
avanzato. Ma
servirebbe
mandare
Calaiò a
fare
l'alternativa
da qualche
altra parte?
Alla società
azzurra
l'ardua
sentenza.
Ma il Napoli
non si muove
solo sul
mercato in
uscita, ma
cerca di
puntellare
la squadra
sempre con
giovani
talenti
presi o dal
Sudamerico o
dall'Est
europeo,
dove le
qualità
spiccano e i
prezzi dei
cartellini
sono bassi.
In
Repubblica
Ceca il
Napoli va
alla ricerca
degli
esterni
difensivi
che fanno
difetto alla
squadra di
Reja. Un
mancino
naturale e
un destro
puro, due
giovani
pilastri
dell'Under
21 ceca,
Reznik a
sinistra e
Kuba a
destra. Sono
i
promettenti
laterali del
Banik
Ostrava e
del Brno che
la società
di De
Laurentiis
potrebbe
prendere
senza
eccessivi
esborsi
economici.
Per
l'attacco,
il nuovo
gioiello del
Napoli
potrebbe
arrivare dal
Sudamerica.
Si chiama
Abel
Hernandez, è
uruguayano
come
Bogliacino,
Gargano e
Zalayeta, ed
ha soli 17
anni. E' una
grande
promessa del
Central
Espanol,
lanciato dal
direttore
tecnico
Machado, è
salito alla
ribalta
delle
cronache per
la sua
facilità nel
trovare il
gol. Ben
cinque in
quattro
partite,
numeri che
gli sono
valsi la
convocazione
nella
nazionale
Under 20. E'
altro 1,84 e
da
Montevideo
dicono che
sia più
forte di
Cavani,
ottimo
attaccante
in forza al
Palermo. Il
Napoli
potrebbe
strappare
un'opzione
per
Hernandez,
prima che il
suo prezzo
lieviti in
maniera
esponenziale,
in caso il
giovane
attaccante
continui a
fare tanti
gol.
Insomma il
Napoli si
guarda
intorno,
cerca di
costruire il
suo
brillante
futuro,
sperando di
poter
contare su
un Calaiò
esplosivo, e
su dei
giovani che
possano
fornire il
talento che
manca in
alcuni ruoli
per rendere
la squadra
azzurra una
macchina
capace di
realizzare i
sogni dei
tifosi
azzurri.
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