(Michele
Caiafa)
– Sembra
sempre più
vicina la
riammissione
del Napoli
nel
campionato
cadetto.
Difatti il
Tar del
Lazio, ha
fatto un
primo passo
importante a
favore della
Napoli
Soccer, in
quanto il
presidente
della terza
sezione del
Tar del
Lazio,
Stefano
Beccarini,
ha accolto
le richieste
avanzate dal
pool di
avvocati del
patron
Aurelio De
Laurentiis,
guidati
dagli
avvocati
Edoardo
Chiacchio e
Paolo
Minervini,
ed ha
chiesto alla
Figc ed all’Inail
di produrre
entro lunedì
prossimo la
documentazione
presentata
da Pescara,
Brescia,
Arezzo,
Ascoli,
Piacenza e
Vicenza per
ottenete
l’ammissione
al prossimo
campionato
di calcio di
serie B.
Dunque un
aut aut del
Tar del
Lazio. E le
speranze
quindi del
Napoli per
la
riammissione
in B si
impennano
fin sulle
Alpi
carniche, lì
dove si sta
svolgendo il
ritiro
precampionato
degli
azzurri,
agli ordini
di mister
Reja.
E spostiamo
la nostra
attenzione
proprio sul
calcio
giocato,
anzi sul
calcio-mercato.
Infatti,
mentre il
ritiro
prosegue
abbastanza
bene, senza
intoppi
particolari
di alcun
tipo
(incrociamo
le dita da
buoni
napoletani),
è proprio il
mercato
l’altro
argomento
che tanto
interessa ai
tifosi
partenopei,
ma che è
soprattutto
nei pensieri
del
direttore
generale
partenopeo
Pierpaolo
Marino. Già
pronto il
probabile
quinto
acquisto
azzurro
(come
anticipato
da noi di
“PianetAzzurro”)
Giovanni
Orfei. Il
difensore ex
Salernitana,
ci ha
giocato lo
scorso anno
dal mese di
gennaio
disputando
una buona
stagione,
sta soltanto
aspettando
lo svincolo
dalla
fallita
società del
Venezia, che
dovrebbe
essere
ufficializzato
domani.
Attualmente
Orfei, già
compagno di
reparto di
David
Giubilato
nel Venezia
e nel
Catania, si
sta
allenando
con la
rappresentativa
dei
calciatori
disoccupati
in quel di
Coverciano,
per farsi
trovare in
forma al
momento
giusto.
Ma il
mercato
partenopeo
di certo non
si fermerà
qui, tanto
più se ci
sarà
l’agognata
riammissione
in
cadetteria.
Infatti Edy
Reja ha
richiesto di
avere una
rosa di
almeno 20
calciatori
professionisti,
più i tre
portieri.
Qualche
arrivo in
più ancora
in caso di
B. Ed allora
ci sono ben
12 giocatori
nel mirino
del diggì
Marino,
molti dei
quali in
odore di
svincolo
dalle
proprie
società di
appartenenza,
e pronti a
far parte di
una squadra
competitiva
nel
campionato
cadetto.
Esaminiamo
allora
reparto per
reparto, e
vediamo come
si sta
muovendo la
società
partenopea
per
rimpolpare
la rosa
azzurra.
Escludendo
da principio
il reparto
dei
portieri,
dove il
Napoli è al
completo
grazie alla
presenza
degli ottimi
Gennaro
Iezzo e
Matteo
Gianello e
l’arrivo del
promettentissimo
Fabio
Virgili.
Partiamo
allora dalla
difesa, il
reparto
momentaneamente
più esangue
del
sodalizio
partenopeo,
in cui sono
presenti
soltanto tre
calciatori
professionisti
(Gianluca
Grava,
Tommaso
Romito,
David
Giubilato).
Ecco le
pista che
Marino sta
seguendo:
per il ruolo
di esterno
destro
interessa
molto
Roberto
Vitiello
(napoletano,
classe ’83)
del Vicenza,
realizzatore
di ben sei
marcature
nella
passata
stagione di
serie B. Per
il ruolo di
centro-destra
difensivo,
nel modulo a
4 adottato
dal tecnico
friulano,
oltre
all’arrivo
oramai
scontato di
Orfei, si è
sulle piste
di Michele
Ferri (’81)
del Palermo,
calciatore
capace anche
di giocare
sulla corsia
di destra.
Sul
centro-sinistra
il Napoli,
sempre nel
caso di
ritorno in
B, è sulle
tracce di
Mirko Savini
(26) della
Fiorentina.
Per il
giocatore
(attualmente
in Giappone
per la
tournèe
della sua
Fiorentina),
vero jolly
difensivo in
quanto è
anche capace
di giocare
sull’out di
sinistra, si
è aperta una
vera e
propria
asta,
infatti sono
tanti i club
interessati
alle
prestazioni
del
calciatore.
La prima
società a
muoversi era
stato il
Catania, poi
sono usciti
allo
scoperto il
Bari e
l’Arezzo.
Senza
dimenticare
che a Savini
è anche
interessato
un altro
sodalizio di
A, il Chievo.
Quindi che
il difensore
lasci la
Fiorentina è
più che
scontato.
Infatti con
tutte queste
richieste
non avrebbe
senso
restare in
Toscana,
dove al
massimo
sarebbe
un’alternativa
di lusso. Ma
è proprio
nelle ultime
ore, che si
è inserito
prepotentemente
il Napoli,
che è
riuscito ad
ottenere
sulla parola
un accordo
con la
Fiorentina,
grazie
all’amicizia
stretta del
patron
toscano
Della Valle
con quello
partenopeo
De
Laurentiis,
che in caso
di
cadetteria
il giocatore
approderà a
Napoli. C’è
anche il
gradimento
massimo di
Savini, che
tra l’altro
piace molto
al tecnico
Reja.
Ma non
finisce qui,
come diceva
il mitico
Corrado.
Infatti
sull’out di
sinistra si
seguono
anche i
calciatori
Francesco
Modesto
(’82) del
Palermo
dell’altro
amico di De
Laurentiis,
il
presidente
Maurizio
Zamparini,
Federico
Balzaretti
(’81) del
Torino,
anche lui
molto
gradito al
tecnico
friulano Edy
Reja, ed
infine
Christian
Molinaro
(’83) della
Salernitana.
Senza
dimenticare
che nella
rosa del
Napoli
potrebbero
entrarci
anche i
difensori
Accardi (in
fase di
recupero
fisico) o
Conteh.
Passiamo al
centrocampo:
qui,
nonostante
gli arrivi
di Mariano
Bogliacino e
Nicolas
Amodio
(appena
rapatosi a
zero in quel
di
Tarvisio),
si è alla
ricerca di
un paio di
elementi.
Quello più
cercato è
sicuramente
il
centrocampista
ventitreenne
dell’Udinese
Michele
Pazienza. Il
calciatore
di San
Severo,
portato
all’Udinese
dal Foggia
proprio
dall’allora
direttore
generale del
club
friulano
Pierpaolo
Marino, e
quindi molto
legato a
quest’
ultimo che
considera
quasi come
un secondo
padre, è il
classico
player che
unisce
qualità e
quantità.
Dotato di
ottima
tecnica nel
toccare il
pallone, è
quindi
fautore di
ottime
geometrie
sul terreno
di gioco,
non a caso è
stato anche
il sostituto
ufficiale
dell’ex
regista
dell’Udinese
David
Pizarro, ha
disputato
due ottimi
campionati
collezionando
ben 52
presenze in
serie A.
Sarebbe
davvero un
grande colpo
per il
centrocampo
azzurro,
farebbe fare
alla zona
mediana del
campo il
salto
tecnico-tattico
definitivo.
Data
l’importanza
di questo
acquisto, al
quale Marino
tiene
tantissimo,
si vocifera
che Pazienza
potrebbe
arrivare
anche in
caso di
malaugurata
permanenza
in serie C1.
Di sicuro il
gradimento
del
calciatore
per il
sodalizio
partenopeo e
per il suo
progetto,
c’è. Infatti
è lo stesso
jolly di
centrocampo
a
dichiarare:
““Quando c’è
di mezzo il
Napoli, la
serie conta
nulla.
Certo,
restando
nell’Udinese
potrei
giocare in
serie A e
nella
massima
competizione
europea per
club, ovvero
la Champions
League. Ma
non si può
restare
insensibili
dinanzi ad
un offerta
della
società di
De
Laurentiis.
Quindi se me
ne verrà
data la
possibilità,
sono
prontissimo
ad
affrontare
questa nuova
avventura”.
“Poi –
prosegue il
playmaker
fatto
seguire per
tutto l’anno
dal D.G.
Pierpaolo
Marino –
sono diverse
le
componenti
che possono
spingere un
calciatore a
scegliere
Napoli.
Innanzitutto
la sua
storia,
prestigiosa
e ricca di
successi.
Non
dimentichiamoci
che allo
stadio San
Paolo ha
giocato il
più grande
calciatore
di tutti i
tempi. Poi
c’è un altro
fatto, e
cioè che
finalmente
adesso a
Napoli c’è
un progetto
serio e
valido, che
De
Laurentiis e
Marino
vorranno
portare
avanti
nonostante
la mancata
promozione”.
Ma l’altro
grande
botto,
sempre in
caso di
riammissione
in serie B
(stiamo
diventando
noiosi a
furia di
ripeterlo,
ma è la
condizione
essenziale
per l’arrivo
di alcuni di
questi
calciatori
nel Napoli)
riguarda il
reparto
offensivo, e
per
l’esattezza
la zona di
campo
occupata dai
trequartisti
dietro la
punta,
prevista nel
modulo
4-2-3-1
adottato dal
tecnico
friulano. E’
tornata
fortemente
d’attualità
l’indiscrezione
che prevede
l’arrivo in
azzurro del
fantasista
Domenico
Morfeo
(notizia
ampiamente
anticipata
da noi di
"PianetAzzurro"
dal nostro
direttore
Letizia), 30
anni,
rientrato
all’Inter
dopo il
prestito
biennale al
Parma
Calcio, e
che Roberto
Mancini non
prevede di
poter
utilizzare.
Lui, oppure
l’ischitano
Franco
Brienza,
sempre del
Palermo, che
tanto bene
sta facendo
nelle ultime
stagioni ed
anche in
questo
precampionato
agli oridini
del tecnico
Gigi Del
Neri. Ed
anche lui
come Morfeo,
si
sposerebbe
alla
perfezione
con il
modulo
adottato da
Edy Reja.
Dunque
grandi colpi
di mercato
sono
previsti nel
futuro
azzurro. Ma
deve, e
ribadiamo
deve, essere
serie B.
Infine una
piccola
punta di
polemica
direttamente
dal ritiro
di Tarvisio
e riguarda
l’attaccante
Emanuele
Calaiò.
Siccome si
sono fatte
di nuovo
insistenti
le voci di
un arrivo in
maglia
azzurra del
centravanti
campano Dino
Fava Passaro,
Calaiò la
prende così:
“Leggo che
c’è un certo
interessamento
del Napoli
per Dino
Fava
dell’Udinese.
La cosa non
mi preoccupa
assolutamente,
perché io
qui sento la
stima
dell’allenatore.
Però mi
sembra
chiaro che
io e lui
siamo due
attaccanti
alquanto
simili:
struttura
fisica che
si somiglia,
abitudine a
stazionare
da prima
punta. Il
dualismo con
Sosa, invece
è diverso,
in quanto ha
un senso
perché
abbiamo
caratteristiche
diverse. Ad
ogni modo –
continua il
bomber
palermitano
– io so che
adesso
potevo stare
a Palermo o
a Siena in
serie A e
dove mi
volevano, ma
io invece ho
scelto
Napoli,
perché credo
ed ho
sposato il
progetto del
presidente
De
Laurentiis.
Io
preferirei
restare a
Napoli per
dimostrare
ai tifosi
partenopei,
chi è il
vero Calaiò
e
soprattutto
perché
voglio
conquistare
con questa
maglia la
serie A, ed
anche la
Nazionale in
un futuro
non molto
lontano”.
Pizzico di
polemica,
quindi nel
cielo sereno
di Tarvisio,
nei
confronti
della
società ed
in
particolare
nei riguardi
del diggì
azzurro
Pierpaolo
Marino da
parte di
Emanuele
Calaiò. Ma
noi ci
permettiamo
di ricordare
all’attaccante
azzurro, che
le grandi
squadre sono
dotate di un
amplio parco
calciatori,
in tutti i
ruoli
(vedesi
Milan,
Juventus,
Inter, Real
Madrid,…),
ed anche se
il Napoli al
momento
milita in
serie C, o
nel migliore
degli
auspici in
serie B,
ricordiamo
che fra
qualche anno
il Napoli,
per volere
del suo
presidentissimo
Aurelio De
Laurentiis,
vorrà
calcare da
protagonista
le scene del
calcio
mondiale. Ed
allora
cominciamo
ad abituarci
già da
adesso ad
avere una
squadra
super,
perché
ricordiamo
sempre, che
è meglio
avere
problemi di
abbondanza.
O sbagliamo?