22/11/2005
(MICHELE
CAIAFA) –
Lui non lo
dice, anzi
non lo può
dire. Si
limita a
dichiarare:
“Ho il
contratto in
scadenza a
giugno. Sto
aspettando
che i Sanz,
comprino la
società del
Parma,
perché ho
saputo che
poi loro,
hanno
l’intenzione
di
prolungarmi
il
contratto”.
Questo è
quello che
Paolo
Cannavaro,
il forte
difensore,
fratello del
più noto
Fabio,
titolare e
capitano
della
nazionale
italiana, è
costretto a
dichiarare.
Ma vi
possiamo
assicurare
che le cose
non stanno
così, anzi.
Il direttore
generale del
Napoli,
Pierpaolo
Marino, già
aveva messo
le mani sul
ragazzo
della
Loggetta,
quartiere di
Napoli,
questa
estate. Il
patto era
che il
Napoli
avrebbe
dovuto
giocare in
serie B. Ma
poi, come
sanno tutti,
purtroppo le
cose non
sono andate
così, e
Paolo è
rimasto
nella città
dell’ex
Granducato
d’Emilia. Ma
il deus
ex-machina
del progetto
azzurro non
ha mollato
la presa,
anzi. Ha
intensificato
i contatti
con il
procuratore
del
giocatore,
Gaetano
Fedele,
proprietario
di una
scuderia di
calciatori,
seconda in
Italia alla
solo “Gea
World” del
figlio di
Luciano
Moggi,
Alessandro.
I rapporti
tra Gaetano
Fedele e
Marino, sono
anche
facilitati
dall’amicizia
che lega il
direttore di
origini
irpine, al
padre di
Gaetano,
quell’Enrico
Fedele che è
stato, è, e
sarà sempre
un grande
intenditore
di calcio,
oltre che un
ottimo
direttore
generale ai
tempi d’oro
del Parma.
Adesso guida
da una
settimana,
l’area
tecnica, con
funzioni
anche da
direttore
sportivo,
dell’Avellino.
Ma torniamo
alla vicenda
“Paolo
Cannavaro-Napoli”.
Diciamo
subito la
verità.
L’accordo
tra il
Napoli, il
suo
procuratore
ed il
calciatore,
c’è già.
Resta solo
da vedere
come si
vorranno
comportare
gli
spagnoli, o
chi
acquisterà
il Parma, in
questa
vicenda. Ma
siamo certi
che, davanti
alla
richiesta
del
giocatore,
non potranno
non
accontentare
il ragazzo,
che coccola
il sogno di
poter
tornare
nella
società
azzurra. Ma
questo, e
lui ne è
consapevole,
non è il
vecchio
Napoli, che
lo vendette
dalla
Primavera al
Parma, solo
per poter
pagare gli
stipendi dei
giocatori
della prima
squadra del
Napoli.
Questo no,
non è quel
Napoli, e
lui lo sa
bene. E’ una
società che,
grazie al
tycoon
(magnate)
Aurelio De
Laurentiis,
ha grandi
progetti e
tante
ambizioni,
infatti lui
stesso dice:
“Napoli è,
ed è sempre
stata, una
grande
piazza.
Adesso poi,
anche se
attualmente
gioca ancora
in serie C,
c’è anche
una grande
società alle
spalle. Sono
sicuro che
il Napoli,
negli anni,
sarà in
grado di
fare
addirittura
meglio della
Fiorentina
dei Della
Valle, della
Sampdoria
dei Garrone,
o dello
stesso Parma
degli anni
d’oro. Poi,
per quanto
mi riguarda,
io come mio
fratello
Fabio, siamo
sempre stati
fin da
piccoli,
tifosi del
Napoli. In
riva al
golfo quest’anno,
è arrivato
mio cognato
Gaetano
Grieco. Non
passa
domenica
sera, quando
sono
impegnato
parallelamente
con il Parma
in serie A,
che non
chiami
Gaetano per
sapere come
ha giocato
il Napoli.
Se invece
con il
Parma,
giochiamo
uno dei due
anticipi del
sabato, la
domenica mi
attacco
davanti alla
tv, per
vedere gli
azzurri. E
sono rimasto
tanto
ammirato
dalla difesa
azzurra, che
tranne per i
primi
venticinque
minuti della
ripresa a
Chieti, dove
ha sofferto
per davvero,
è stata
davvero una
saracinesca
per tutto il
torneo fin
qui
disputato.
Del resto è
ancora la
difesa
migliore
d’Europa,
con solo
quattro reti
subite. Ma –
continua il
centrale del
Parma – una
difesa è
davvero
eccellente,
quando tutta
la squadra
gioca al
meglio, e
tutti gli
ingranaggi
tattici,
girano nella
maniera
giusta. In
particolar
modo è
efficace un
buon
contributo
del
centrocampo,
come accade
nel Napoli,
per avere
una difesa
di ferro”.
“Il mio
sogno? –
prosegue
Paolo – Che
dirvi, se
non altro
che il mio
unico sogno
è quello di
giocare con
il Napoli e
diventare,
un giorno,
anche
capitano
della
squadra
azzurra.
Sarebbe per
me una
sensazione
ed un’
emozione
davvero
incredibile.
Del resto ho
saputo che
il
presidente
De
Laurentiis,
tra le varie
cose da
sviluppare,
ha anche
l’intenzione
di costruire
una squadra
di tutti
campani, che
poi punterà
al vertice
in Italia ed
in Europa.
Beh, allora
speriamo che
si pensi
anche a me,
visto che
sono
napoletano…”.
E non dice
altro Paolo
Cannavaro,
ma se
proprio ce
ne fosse
bisogno, lo
fa proprio
capire, che
nel futuro
del Napoli,
c’è una
presenza
importante
anche per
lui, che del
resto
arriverebbe
a Napoli nel
fiore degli
anni (25
anni) e con
lungo futuro
calcistico
ancora
davanti.
Sarà un
acquisto che
rafforzerà
ulteriormente
la difesa
partenopea.
Infine, vi
lanciamo
un’idea.
Questa sì,
al momento
non
supportata
da nessun
indizio
particolare.
Scontato,
come
ribadiamo,
l’arrivo di
Paolo
Cannavaro
alla corte
napoletana,
che ne dite,
se con un
Napoli in
serie A, il
fratello
Fabio, possa
raggiungere
Paolo, per
poter
concludere
alla la
carriera
nella sua
città,
formando,
senza nulla
togliere ai
difensori
attuali
azzurri, una
difesa per
davvero
eccezionale?
A voi, cari
tifosi del
Napoli, le
risposte.
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