(VINCENZO
CIMMINO)-
Una carriera
strana
quella di
Sam Dalla
Bona,
l’ultimo
arrivato in
casa Napoli.
C’è chi
parte dai
dilettanti
per fare
gavetta e
chi invece,
come lui, a
17 anni già
emigra in
Inghilterra
per andare a
giocare, e
bene, in una
delle
squadre più
forti del
Regno Unito,
il Chelsea.
Nato
calcisticamente
nell’Atalanta
il ‘golden
boy’ ci mise
poco a
capire che
l’occasione
di andare a
giocare
oltremanica
non doveva
lasciarsela
scappare,
allora il
Chelsea era
una squadra
molto
‘italiana’
con i vari
Vialli,
Zola, Di
Matteo; ‘mi
sentirò un
po’ come a
casa mia’
pensò, e fu
così: dopo
due anni
passati alle
giovanili
dei ‘blues’
per
imparare,
l’esplosione
arriva nel
2000 con 29
presenze
nella
Premier
League
condite da
due gol.
L’anno dopo
si ripete:
24 gettoni e
4 gol per
lui. ‘Questo
bisogna
riportarlo
in Italia’
pensarono a
Milano,
sponda
rossonera, e
per un
milione di
sterline Sam
torna in
Italia. Il
Milan però
non è certo
la squadra
capace di
lanciare
giovani
talenti, e
per il
biondo
centrocampista
il ritorno
nello
stivale
italico, era
il 2002, gli
riserva solo
delusioni,
solo 4
apparizioni
in maglia
rossonera e
la decisione
a fine
stagione di
andare a
giocare in
prestito al
Bologna.
Dopo un buon
campionato
con i
felsinei (19
pres./3 gol)
il Milan lo
manda di
nuovo in
prestito
spedendolo
al Lecce
dove Zeman
lo inventa
interno
sinistro di
centrocampo
nel suo
4-3-3, un
campionato
strepitoso
per lui che
ha aiutato,
con i suoi
sei gol,
alla
salvezza dei
giallorossi.
L’anno
scorso un
ennesimo
prestito,
alla
Sampdoria,
prima
dell’addio
definitivo
al Milan
‘Ciao
diavolo, me
ne vado a
Napoli’.
Acquisizione
a titolo
definitivo,
niente
prestiti o
comproprietà,
anche se il
Milan ci
aveva
provato a
non
lasciarsi
sfuggire
completamente
il
calciatore.
Top secret i
termini
dell’accordo
tra i
lombardi e
il Napoli,
mentre al
giocatore
andranno
seicento
mila euro a
stagione per
quattro
anni.
Un occasione
importante
per Dalla
Bona vestire
d’azzurro,
l’occasione
di poter
finalmente
dimostrare
che lui non
è un talento
mai esploso,
è un talento
e basta.
Adesso la
palla passa
a Reja che
dovrà
inventarsi
un ruolo da
titolare per
lui:
centrocampista
centrale o
interno
sinistro,
come ai
tempi di
Zeman? Fatto
sta che il
tecnico
Goriziano si
ritrova tra
le mani un
giocatore
dalle
indiscusse
doti
tecniche da
sfruttare a
valorizzare.
E intanto in
bocca al
lupo a Sam
per il suo
esordio nel
campionato
di serie B,
un
campionato
mai
affrontato
prima per
‘l’uomo
venuto
dall’alto’…