• TANTI NOMI PER IL DOPO REJA, MA URGE UNA DECISIONE PER PROGRAMMARE IL FUTURO •

7/4/2008
 

(VINCENZO LETIZIA) - Soprassediamo in quest’analisi sul mal costume tutto italiano di cui si è macchiato ieri anche il Napoli e sul quale PianetAzzurro ha spesso lanciato veementi strali per denunciarne i maleodoranti effluvi soprattutto quando il campionato volge al termine. Ci riferiamo ad alcune gare che vedono coinvolte squadre assolutamente demotivate contrapposte a compagini che hanno necessità urgente di punti. E tra un po’ vedremo che tante gare non saranno neanche quotate dai nostri amici della Strike perché quando il torneo volge al termine ci sono tanti risultati scontati proprio perché ad affrontarsi sono compagini bisognose di punti ed altre già in vacanza. E’ una vecchio problema che andrebbe meglio affrontato e studiato per evitare di assistere a gare come quella di ieri tra Catania e Napoli, considerato anche il fatto che ad esempio in altri campionati, dove vige una cultura sportiva diversa (vedonsi Inghilterra e Germania), la malsana consuetudine è più rara.
Ma se gli amici lettori ci permettono, in questa sede vorremmo parlare d’altro e fornire spunti al dibattito che si è acceso circa l’opportunità o meno di confermare Reja. Innanzitutto, è inspiegabile che la società azzurra, in primis il direttore Marino, abbia bisogno dell’esito delle ultime sei partite per prendere una decisione in merito all'allenatore. Del mister goriziano, da oltre tre anni in sella al ‘Ciuccio’, si conoscono a menadito pregio e difetti. Sarebbe invece a questo punto della stagione fondamentale decidere il nome del tecnico a cui affidare la squadra nell’anno venturo e con esso iniziare a studiare le strategie per migliorare il roster. La nostra posizione la conoscete. Riteniamo Reja un uomo per bene e un capo carismatico che sa tenere unito il gruppo. Ma molte perplessità abbiamo spesso evidenziato sul tecnico. Riteniamo infatti che a questo punto del progetto necessiti un allenatore diverso, anche per dotare la squadra di un impianto di gioco più organizzato e meno il risultato dell’estemporaneità e della fortuna. Noi ringrazieremmo Reja per la serietà, la professionalità e i risultati che ha prodotto, ma ci rivolgeremo ad un altro tecnico. Tra i nomi che sono stati fatti, pochi in verità ci convincono. Si è parlato di Gigi Del Neri (nella foto), per carità ottimo tecnico, ma con l’ingaggio dell’attuale tecnico Atalanta, che pratica il 4-4-2, necessiterebbero almeno sei, se non sette acquisti soltanto per coprire il vuoto sugli esterni. Giampaolo, altro ‘profeta’ del 4-4-2 poi francamente è quello che ci convince di meno. Esperienza praticamente mai maturata, a parte un campionato sufficiente con l’Ascoli, ha fallito ovunque. Il nome ideale, ma irraggiungibile è certamente quello di Marcello Lippi: se fossimo in Marino e De Laurentiis faremmo di tutto per condurre all’ombra del Vesuvio un tecnico che farebbe davvero la differenza. Ci piace anche un’ipotesi che sembra al momento meno realizzabile, quella di Delio Rossi, tecnico che ha sempre fatto bene e che sa far giocare le proprie squadre.
Una scommessa? Sappiamo che Marino segue da un paio di anni le evoluzioni di un giovane tecnico preparatissimo e molto apprezzato: stiamo parlando di Iachini, attuale trainer del Chievo Verona, mattatore in cadetteria. Ecco, questo sarebbe un allenatore che bene potrebbe sposarsi al progetto Napoli. Iachini, un tecnico che applica il 4-3-3, consentirebbe ad alcuni calciatori attualmente in organico del Napoli di potersi esprimere secondo le proprie caratteristiche: su tutti Mannini e Lavezzi.
Esaurito il capitolo allenatore, da qui al termine della stagione ci piacerebbe vedere all’opera anche alcuni calciatori sin qui mai utilizzati da mister Reja. Ci riferiamo in particolare al portiere argentino Navarro, pagato ben 4,7 milioni di euro ed estremo portiere dell’Olimpica biancoceleste che dovrebbe partire, secondo i piani della società partenopea, titolare nella prossima stagione.
Si inizi a seminare oggi per il futuro, perché le grandi squadre, come benissimo sa un maestro come il direttore Marino, a questo punto della stagione, risultano pressocchè già costruite.

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