• SCIARPA, MAGLIA, BANDIERA E CAPPELLINO......SI COMINCIA!!! • 

24/8/2007

(RENATA SCIELZO) - Per le strade calde della capitale, tra questuanti e gente indaffarata e stanca al rientro dalle vacanze, mi sono imbattuta in una cartomante, che con fare suadente mi invitava a sedermi per un giro di carte.
Premetto che da buona napoletana sono molto scaramantica (gatto nero, 17 e compagnia bella li evito accuratamente, della serie NON E’ VERO MA CI CREDO), ma di carte e oroscopi diffido alla grande.
Sorrido gentilmente alla signora, un po’ avanti negli anni e con un ridicolo parruccone biondo e un trucco molto pesante, e sono sul punto di andarmene, quando questa mi invita nuovamente ad un giro di carte, mi guarda con insistenza e non proferisce le solite tre paroline di circostanza: “Amore, soldi, famiglia?” ma strizzando l’occhiolino mi dice: “scommetto che vuoi sapere chi vincerà lo scudetto!”
Rimango attonita. Basita. A) Sono donna B) Non ho le gambe di un terzino C) Non indossavo magliette o null’altro che in qualche modo potesse far trapelare la mia sfegatata passione per il calcio. Come diamine le era passato per la testa a questo donnone con tanto di trucco e parrucco di rivolgermi una domanda del genere?
MISTERI DELL’OCCULTO.
Confesso che l’idea di sedermi per un giro di carte iniziava a solleticarmi non poco…tra me e me mi dicevo “e se ci azzecca? Se davvero mi dice e predice chi vince il campionato, chi la classifica capocannonieri e chi retrocede?” E ancora: “ma voglio davvero saperlo?”, “o forse perdo il gusto di godermi partita dopo partita l’andamento di quella che dovrebbe essere una serie A scoppiettante?”.
In me si combattevano due forze contrastanti, l’innata curiosità frutto del mio dna partenopeo e la naturale diffidenza nei confronti di ciò che non è spiegabile razionalmente.
Decidevo di far prevalere la ragione, di alzare i tacchi e di volare verso casa, tanto di pronostici sul campionato tra oggi e domani, ne avrei letti a iosa. Ogni giornale nazionale avrebbe fatto fare le carte al campionato dalla sua firma di punta e al 99% ogni editorialista sarebbe andato sul sicuro dicendo un solo nome: INTER. Ogni editorialista, tranne Gianni Mura. Il nostro dalle pagine web di Repubblica in una fantomatica intervista realizzata dai suoi lettori (http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/sport/calcio/intervista-campionato/intervista-campionato/intervista-campionato.html) tirava fuori dal cilindro FIORENTINA e ROMA, dopo aver scrutato, restando in tema di magia e occulto, una presunta “palla di lardo”. Sì, proprio una palla di lardo, avete letto bene.
Confesso che il pezzo di Mura mi ha divertito e fatto sorridere. Si prende in giro e ci prende in giro. Mette alla berlina un po’ tutti quelli che provano a fare pronostici. Prova a spiazzarci e poi tra una cosa e l’altra qualche mezza verità alla fine la tira fuori. Come questa, quella che più mi ha colpito. I “lettori” gli fanno notare che il campionato è più difficile, sono risalite squadre come la Juventus, il Genoa e un ambizioso Napoli. Mura fa loro eco e a proposito dell’ambizioso Napoli aggiunge: “Da cui temo che i tifosi pretendano più di quel che può dare”.
Nel mare di boutade e simili tirato fuori dal cilindro da Mura, questa mi pare almeno una mezza verità. Ho paura che abbia ragione, che forse davvero il tifoso azzurro stia volando troppo di fantasia, dimenticando che Lavezzi è sì argentino, ma non si chiama MARADONA.
L’affermazione del buon vecchio Mura mi invita per l’ennesima volta ad una riflessione che frulla nella mia e, sicuramente anche nelle vostre teste, da quell’indimenticabile 10 giugno e che, a calciomercato quasi concluso, con la squadra al completo, è divenuta domanda di prassi.
Fin dove si può spingere il nostro Napoli, come se la vedrà con i campioni di Italia e d’Europa, saprà misurarsi con altre squadre di A, magari di minor blasone, ma concrete e con alle spalle un campionato di tutto rispetto (vedi Empoli)?
Bisognerà attendere un pochino, vedere come andranno le prime partite o davvero occorrerà consultare la “zingara”?
Devo forse tornare di fretta dal donnone trucco e parrucca e dirle “Su, forza, vediamo quanto sei brava, dimmi che fa il Napoli, quanti goal segna Calaiò e quanti ne evita SuperIezzo. E ancor di più, se davvero sei così brava, dimmi quante e quali formazioni schiererà Reja (è questa - detto tra noi - è dura davvero)”.
Mi dibatto in dubbi amletici,continuo a pensare al tifoso medio che finché non ha la certezza matematica coltiva sempre sogni da scudetto o giù di lì, fino a che non mi rendo conto che non c’è pronostico che tenga, la soluzione ai miei dubbi, alle domande e agli interrogativi dei più è proprio lì, a portata di mano e non di zingara.
Tutti vogliamo vedere, vivere e raccontare un SIGNOR CAMPIONATO, in cui a vincere sarà il migliore, in cui le regole saranno rispettate in campo e fuori.
Personalmente vorrei solo che fosse diverso da tutti gli altri, con Calciopoli alle spalle, un Napoli che mi emoziona FINALMENTE LA DOMENICA E FINALMENTE IN SERIE A, il bel gioco a cui mi hanno abituato Roma e Fiorentina, una Juventus che non mi fa urlare “arbitro venduto, arbitro…”, le magie dei fuoriclasse e tanta tanta gente che sugli spalti si gode uno spettacolo meraviglioso: quel pallone che va fuori di un soffio, che scheggia o colpisce in pieno i legni, che viene respinto da un portiere che per l’occasione ha sfoderato i superpoteri di Superman e che ti fa imprecare, sbraitare e prendertela con chiunque tu abbia a tiro, oppure, se ti va bene, quel pallone che rotola, compie straordinarie geometrie, crea parabole ad effetto, si infila di sbieco e gonfia la rete, facendoti urlare, impazzire di gioia, strabuzzare gli occhi e abbracciare chi hai accanto…
Solo questo…
Buon campionato a tutti e che vinca il migliore!
 

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