14/6/2005
(Ferruccio
Fiorito) - Il Napoli, come spesso ci ha
abituato in questo balordo campionato di C1, ha
rinviato ogni decisione in merito alla
promozione alla partita di ritorno, che si
giocherà al Partenio dinanzi a 28000 spettatori,
di cui molti provenienti dal capoluogo campano.
La ventata di ottimismo, amplificata dalla
presenza di Diego Armando Maradona in città, ha
certamente fatto si che la delusione per tutto
l’ambiente napoletano fosse maggiore, al
cospetto di uno 0-0 che invece non deve
ritenersi deludente.
Nella partita di ritorno la squadra di Oddo non
potrà nuovamente riproporre la tattica
rinunciataria espressa al San Paolo, ma dovrà
inevitabilmente intraprendere delle iniziative
di gioco, quindi abbattere il fortino erto
innanzi al bravo Cecere, mostrando il fianco al
forte attacco napoletano tutto potenza e
genialità, che avrà, quindi, maggiori
possibilità di andare in rete.
Sarà fondamentale che Reja faccia tesoro degli
errori tattici commessi nella prima partita,
evitando di mostrare in bella evidenza i solo
muscoli dei mastini del centrocampo, a discapito
della fantasia.
Fondamentale, inoltre, sarà recuperare al 100%
uno fra Corrent e Fontana, e chiarire ai Bonomi
o ai Capparella di turno che non ha motivo di
esserci Sosa al centro dell’attacco, se non lo
si serve con dei palloni forti e tesi da
spingere in porta con un colpo di testa dei
suoi.
Al di là della scaramanzia, ci sentiamo di
esprimere un giudizio di ottimismo, sicuri che
gli azzurri faranno certamente al loro parte al
Partenio, e che alla fine non potrà non vincere
la squadra più forte, quella che ha gli uomini
di maggior classe e di maggior esperienza. |