• EDITORIALE - CALCIO E BASKET, DELUSIONI COCENTI •

12/15/2004


di Stefano Prestisimone

Con il calcio che neppure in C riesce a decollare, in tanti quest'anno si sono aggrappati disperatamente al basket. "Almeno sul parquet ci prenderemo qualche soddisfazione", hanno detto in tanti. Così è scattata la corsa all'abbonamento per la Pompea: 2500 tessere, il doppio della scorsa stagione, un entusiasmo straripante, una città quasi votata alla pallacanestro, tradendo in parte la centenaria tradizione pedatoria. Ma evidentemente oggi il destino sportivo di questa città si porta dietro qualche arcana maledizione. Ora, infatti, anche la palla a spicchi si sta tristemente sgonfiando. Dopo tre vittorie in fila che avevano fatto sognare i supporter, sono arrivati mille problemi a mandare in pezzi il bel giocattolo costruito dal presidente Maione. L'esonero di Mazzon, il taglio per indisciplina di Trepagnier, gli infortuni a ripetizione, l'arrivo in corsa di Caja che non è riuscito a dare ancora una fisionomia alla squadra. Le sconfitte così sono diventate una costante, specie nell'ultimo periodo. I numerosi kappaò in campionato stanno minando il morale di squadra, società e pubblico. E ora bisogna affrontare e gestire l'emergenza nel modo migliore, in attesa che la ruota giri. Fortuna che in acqua ce la caviamo ancora alla grande. Non ci fosse il Posillipo- schiacciasassi ci sarebbe da mettersi a piangere. Ma la stagione sportiva è ancora lunga e val la pena di resistere. Ci siamo abituati.


ARTICOLO TRATTO DAL NUMERO DI DICEMBRE DEL MENSILE DI PIANETAZZURRO.
 

 

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