8/12/2004
Sconfortante
Napoli. A Foggia ha toccato il punto più basso di questa sua
breve storia ed ora il campionato è sempre più compromesso. Ma
non è tanto la classifica, tutt’ora rimediabile, a preoccupare
l’ambiente napoletano, quanto piuttosto il modo con cui i
calciatori hanno impattato in una giornataccia senza precedenti.
Sapevamo tutti che il Napoli non se la passava bene e che a
Foggia la partita non era da sottovalutare, però la squadra
scesa in campo ha mostrato notevoli difficoltà finendo sotto i
colpi di un avversario, il Foggia, che addirittura viveva in
acque ancora più agitate di quelle del Napoli. E adesso cosa
succederà? Prima di tutto bisognerà ancora una volta spremere i
giocatori ed invitarli a rendere di più, molto di più. E su
questo dobbiamo dire la società si è già mossa mandando tutti in
ritiro a Paestum già da stasera. Sarà un ritiro diverso dai
precedenti, un ritiro nel vero senso della parola dove c’è
l’assoluto bisogno di confrontarsi tutti: presidente,
allenatore, dirigenti, giocatori e staff tecnico per capire una
volta per tutte chi è da Napoli e chi no. Le dichiarazioni a
caldo di Marino sono eclatanti. Qui ci sono calciatori che hanno
la testa completamente altrove. Forse ha esagerato nel mettere
tutti sullo stesso piano, però il messaggio è chiaro e deve
essere recepito dai giocatori. Da stasera saranno tutti sotto
esame e chi non verrà ritenuto all’altezza della situazione sarà
mandato via, compreso Ventura che al momento nutre ancora di
fiducia da parte della società. Perché? Forse non seguono più
l’allenatore? Ipotesi azzardata ma probabilissima visto quello
che in queste 14 partite è successo. Mai il Napoli ha disputato
una bella partita e se per quattordici, sì quattordici volte non
si è riusciti a giocar bene qualche colpa deve avercela
l’allenatore. Ventura ha dimostrato di perdere pian piano il
controllo della squadra andando in grande confusione. Lo avevamo
già affermato da tempo, il continuare a cambiare una squadra
costruita in fretta e furia con gente che non hanno dimostrato
di essere all’altezza delle previsioni della vigilia lo ha
mandato alla rovina. Prima il 3-5-2, poi il 4-4-2, poi ancora il
3-5-2 per quanto concerne la disposizione in campo. Non parliamo
poi delle scelte. Le uniche che finora hanno inciso
positivamente sono state quella momentanea di Gianello per un
Belardi irriconoscibile e quella di Varricchio accanto a Sosa
per rilevare un Berrettoni tra i peggiori finora. Poi nulla. In
difesa tra Terzi ed Accursi è caos totale. Una volta uno, una
volta l’altro ha mandato in bambola un intero reparto ed infatti
oggi pomeriggio anche un decano come Ignoffo, chiamato a
sobbarcare l’intero reparto privo di Scarlato, ha mollato
facendosi schiacciare dai foggiani, in primis Cellini. A
centrocampo dopo aver capito subito di accantonare Leandro ha
provato ad avere il massimo da gente come Gatti, Corrent e
Corneliusson senza nessun risultato. Poi si è affidato ai
santoni Montervino e Montesanto che hanno dato vivacità al
reparto, ma non hanno portato risultati. Inoltre non sempre
Mora, Toledo ed Abate hanno trovato giornate di grazia e quindi
il risultato è stato questo. L’attacco è stato sterile, ma anche
privo di qualità. Varricchio a parte gli altri sono stati
oggetti misteriosi. Possiamo capire Pozzi, il cui valore è
ancora sconosciuto. Possiamo capire Sosa che è infortunato da
inizio campionato e gioca lo stesso dando tantissimo. Bocciamo
invece Berrettoni perché finora ha corso sempre a vuoto senza
mai entrare negli schemi tattici e nonostante tutto viene
comunque mandato in campo. A questo punto se nessun giocatore è
riuscito a garantire il massimo cambiamoli a gennaio come ha
affermato Marino. Acquistiamo gente di qualità che possa portare
nuova linfa ad un gruppo allo sbando. Ma cambiamo anche
l’allenatore per evitare che anche i nuovi possano impattare nel
caos. Cambiamo tutto. Da gennaio dovrà esserci un Napoli-2 che
dovrà aver ben poco a che vedere con quello visto finora se
bisogna centrare la B. Altrimenti sarà la sconfitta di tutti.
Alessio Borrelli
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