• IL CAMPIONATO ANOMALO DI REJA •

15/3/2006

(anteprima mensile PianetAzzurro di PEPPE IANNICELLI) - Sono davvero molto stupito dello stupore che ha accompagnato le dichiarazioni a tutto campo del Presidente Aurelio De Laurentis al termine della vittoriosa sfida contro il Martinafranca. Il patron azzurro, con molta saggezza, ha atteso il momento giusto per rimarcare in modo palese e formale il suo dissenso rispetto all’andamento stagionale dei partenopei.
Ma davvero c’era qualcuno che immaginava un De Laurentis soddisfatto, a fronte degli investimenti compiuti, per esibizioni come quelle sciorinate nel secondo tempo contro i mediocri pugliesi? E’ da qualche settimana, e sono felice di aver accesso un interessante dibattito con i nostri lettori, che sostengo la mia insoddisfazione rispetto a come Eddy Reja ed i suoi atleti hanno interpretato un campionato anomalo. Mai in serie C era stata costruita una formazione forte come il Napoli, mai un tale divario si registrava tra le contendenti. Il Napoli avrebbe dovuto vincere alla grande il torneo, producendo bel gioco e riportando i tifosi allo stadio. I tre obiettivi appaiono, anche se va rimarcato l’allungo prodotto dalle ultime tre vittorie consecutive, sfocati e sbiaditi come la contestazione silenziosa in occasione del cimento contro il Gela aveva evidenziato.
Il patron che in settimana aveva delineato le coordinate dell’impegno prossimo venturo per riportare il grande calcio a Napoli, ha praticamente dato il benservito a Reja. Il trainer azzurro dovrà vincere il campionato e basta. Ad altri toccherà il compito di restituire alla giusta dimensione il calcio napoletano.
Il trascorrere delle settimane fa crescere le quotazioni di Novellino. I nomi di Somma e Zaccheroni restano sullo sfondo. A questo punto Reja, persa la fiducia della società, deve cercare di chiudere al più presto la pratica promozione per consentire al Presidente di compiere a tempo debito le giuste scelte tecniche per il futuro.

 

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