• L'EDITORIALE - CA’ NISCIUNO ‘E FESS’... •

7/7/2005

(Vincenzo Letizia) - Napoli aspetta con ansia che sia fatta giustizia. Non come regalo da fare agli oltre 6 milioni di tifosi azzurri sparsi in tutto il globo, ma semplicemente come un diritto che DEVE essere fatto valere. Non interessino neanche le sorti delle tante, troppe società tra A e C, indebitate fino al collo e non in regola con i pagamenti e soprattutto con i bilanci, perché tanto Carraro e compagnia cantando troveranno ancora l’artifizio per far in modo che le magagne dei tanti club non in regola vengano coperte. Il Napoli deve solo chiedere, anzi pretendere, la restituzione di quanto ingiustamente strappato la scorsa estate. Al tifoso napoletano, a De Laurentiis o Marino, non deve interessare se il Genoa la farà franca, o il Torino e la Salernitana risolveranno i loro guai. Al Napoli, al di là di queste vicende, deve essere restituita la categoria che fu mantenuta sul campo lo corso torneo. Non è possibile, infatti, più tollerare le atroci ingiustizie che stanno per essere perpetrate ancora una volta ai danni del club azzurro, che finalmente tornerà a chiamarsi S.S.C. NAPOLI, la storia non si cancella.
Carraro, salvi e copra chi vuole, ma restituisca IMMEDIATAMENTE e senza ulteriori tentennamenti la B al Napoli. E si ricordino gli alti vertici del calcio, compreso Berlusconi, che se i tifosi del Napoli non si sono comportati (e non si comporteranno) come quelli della Lazio o dell’Atalanta (intenti a prender a calcio l’auto di Preziosi) non vuol dire che debbano essere mortificati, perché come recita il detto antico, ca’ nisciuno ‘e fess’...

INDIETRO