(Vincenzo Letizia) - L’estate calda
del Napoli e del calcio italiano, dopo
estenuanti ore di silenzio da parte di De
Laurentiis e dei suoi legale prima del
grande attacco al “Palazzo”, sta per essere
rinfrescata da una piacevole brezza per i
tifosi azzurri. Era evidente, che legali del
calibro e della serietà di quelli che ha
assoldato il Napoli per intraprendere la sua
crociata di moralizzazione contro i mali del
calcio, come l’avv. Chiacchio, non
potessero sparare nel vuoto come da qualcuno
arditamente sentenziato. De Laurentiis,
Marino, Chiacchio ed i legali della
FilmAuro non sono dei folli, questo già era
pacifico, ma dopo le dichiarazioni dei
presidenti dell’Arezzo, del Mantova o ad
esempio del Pescara, qualche perplessità era
nata nell’animo di qualche mal pensante. Ma
a spazzare via tutti i dubbi, è arrivata
ieri decisa la presa di posizione del
Ministro del Welfare, Roberto Maroni
che ha tuonato: “Il Napoli ha ragione. Se
il Tar interpreterà corretta la nostra
indicazione, allora il club partenopeo avrà
vinto il ricorso e andrà in serie B”. Ma
c’è di più, addirittura Maroni si schiera
apertamente al fianco del club di De
Laurentiis affermando che farà ricorso
anch’egli “come Ministero al Tar” : “Se
come pensa il Ministero i contributi all'Inail
delle società di calcio sono a tutti gli
effetti dei contributi previdenziali
–esordisce il Ministro del Welfare, e non
assistenziali come è invece l'opinione della
Federcalcio, allora i ricorsi presentati dal
Napoli Calcio contro la posizione di altre
società in merito alle iscrizioni ai
prossimi campionati sono fondati. Quindi,
secondo la posizione del ministero, la sorte
dei ricorsi del Napoli e delle altre
pendenze relative ai contribuiti Inail,
passa nella mani del Tar e del Consiglio di
Stato: e non escludo, come Ministero, di
ricorrere al Tar perché come parte terza
vengano accolti i requisiti chiesti dal
Napoli calcio, se la Camera di Conciliazione
dovesse dare torto alla società partenopea
– chiosa Maroni”. Ma quali sono questi club
non in regola con il pagamento dell'Inail?
Addirittura ben più dei dieci verso i quali
si è eretto l’indice inquisitore di “Super
Chiacchio”, eccoli nel dettaglio, il
prospetto è stato diffuso dallo stesso
onorevole Maroni. Il totale, a parte le
società già fallite, è di oltre 5 milioni di
euro. In serie A il Cagliari ha un debito di
269 mila euro, il Palermo di 34 mila euro
(chiesta la rateizzazione), la Reggina di
103 mila euro. E inoltre: Torino 316 mila
euro; Arezzo 63 mila; Ascoli 109 mila;
Avellino 104 mila; Bari 168 mila; Brescia
145 mila; Catania 291 mila; Catanzaro 138
mila; Cesena 175 mila; Crotone 28 mila;
Genoa 121 mila; Perugia 659 mila; Pescara
147 mila; Piacenza 36 mila; Salernitana 218
mila; Treviso 81 mila; Vicenza 101 mila;
Benevento 279 mila; Cremonese 291 mila;
Mantova 20 mila; Padova 119 mila; Pavia 86
mila; Pisa 19 mila; Reggiana 259 mila;
Sambenedettese 240 mila; Spal 323 mila;
Spezia 232 mila; Teramo 223 mila.
Alla luce di questi inequivocabili dati,
ora, risulta davvero arduo credere che al
club di De Laurentiis verrà negato ancora il
sacrosanto diritto di disputare la B,
campionato, ricordiamolo a Macalli,
che il Napoli sul campo non ha mai perso. La
questione non dipenderà più da Carraro,
il nemico numero 1 del Napoli ma più in
generale del calcio, o da Galliani,
che ancora oggi mal digerisce qualche
scudetto che quella fantastica squadra di
Maradona gli ha strappato. Il prode
Aurelio, ha inflitto all’organizzazione del
calcio una bella spallata, ed ha trovato un
autorevole alleato nel Ministro Maroni. Ora,
i tifosi del club azzurro, si aspettano,
anzi pretendono, ancor più di prima, che al
Napoli venga restituita la serie B; quelli
del calcio che vengano messi alla porta
Carraro e Galliani. In un sol colpo, si
sarebbe fatta un bel po’ di pulizia... E se
per qualche strana manovra, sempre possibili
nella vita, al Napoli dovesse essere negata
ancora la cadetteria, allora, davvero ci
auguriamo che il San Paolo non sia più la
mucca di Macalli da dove attingere latte
pregiato per tener in vita la propria
esangue organizzazione. Sarebbe il minimo,
che il popolo napoletano, il più sportivo
del Mondo, potrebbe fare in caso di ennesimo
sopruso. Ma, a dire il vero, in questo
momento siamo ottimisti e se dovessimo
esprimerci in termini di percentuale,
diremmo che il Napoli è in serie B al 80%!