• L'EDITORIALE - IL NAPOLI E' QUASI IN B •

21/7/2005

(Vincenzo Letizia) - L’estate calda del Napoli e del calcio italiano, dopo estenuanti ore di silenzio da parte di De Laurentiis e dei suoi legale prima del grande attacco al “Palazzo”, sta per essere rinfrescata da una piacevole brezza per i tifosi azzurri. Era evidente, che legali del calibro e della serietà di quelli che ha assoldato il Napoli per intraprendere la sua crociata di moralizzazione contro i mali del calcio, come l’avv. Chiacchio, non potessero sparare nel vuoto come da qualcuno arditamente sentenziato. De Laurentiis, Marino, Chiacchio ed i legali della FilmAuro non sono dei folli, questo già era pacifico, ma dopo le dichiarazioni dei presidenti dell’Arezzo, del Mantova o ad esempio del Pescara, qualche perplessità era nata nell’animo di qualche mal pensante. Ma a spazzare via tutti i dubbi, è arrivata ieri decisa la presa di posizione del Ministro del Welfare, Roberto Maroni che ha tuonato: “Il Napoli ha ragione. Se il Tar interpreterà corretta la nostra indicazione, allora il club partenopeo avrà vinto il ricorso e andrà in serie B”. Ma c’è di più, addirittura Maroni si schiera apertamente al fianco del club di De Laurentiis affermando che farà ricorso anch’egli “come Ministero al Tar” : “Se come pensa il Ministero i contributi all'Inail delle società di calcio sono a tutti gli effetti dei contributi previdenziali –esordisce il Ministro del Welfare, e non assistenziali come è invece l'opinione della Federcalcio, allora i ricorsi presentati dal Napoli Calcio contro la posizione di altre società in merito alle iscrizioni ai prossimi campionati sono fondati. Quindi, secondo la posizione del ministero, la sorte dei ricorsi del Napoli e delle altre pendenze relative ai contribuiti Inail, passa nella mani del Tar e del Consiglio di Stato: e non escludo, come Ministero, di ricorrere al Tar perché come parte terza vengano accolti i requisiti chiesti dal Napoli calcio, se la Camera di Conciliazione dovesse dare torto alla società partenopea – chiosa Maroni”. Ma quali sono questi club non in regola con il pagamento dell'Inail? Addirittura ben più dei dieci verso i quali si è eretto l’indice inquisitore di “Super Chiacchio”, eccoli nel dettaglio, il prospetto è stato diffuso dallo stesso onorevole Maroni. Il totale, a parte le società già fallite, è di oltre 5 milioni di euro. In serie A il Cagliari ha un debito di 269 mila euro, il Palermo di 34 mila euro (chiesta la rateizzazione), la Reggina di 103 mila euro. E inoltre: Torino 316 mila euro; Arezzo 63 mila; Ascoli 109 mila; Avellino 104 mila; Bari 168 mila; Brescia 145 mila; Catania 291 mila; Catanzaro 138 mila; Cesena 175 mila; Crotone 28 mila; Genoa 121 mila; Perugia 659 mila; Pescara 147 mila; Piacenza 36 mila; Salernitana 218 mila; Treviso 81 mila; Vicenza 101 mila; Benevento 279 mila; Cremonese 291 mila; Mantova 20 mila; Padova 119 mila; Pavia 86 mila; Pisa 19 mila; Reggiana 259 mila; Sambenedettese 240 mila; Spal 323 mila; Spezia 232 mila; Teramo 223 mila.
Alla luce di questi inequivocabili dati, ora, risulta davvero arduo credere che al club di De Laurentiis verrà negato ancora il sacrosanto diritto di disputare la B, campionato, ricordiamolo a Macalli, che il Napoli sul campo non ha mai perso. La questione non dipenderà più da Carraro, il nemico numero 1 del Napoli ma più in generale del calcio, o da Galliani, che ancora oggi mal digerisce qualche scudetto che quella fantastica squadra di Maradona gli ha strappato. Il prode Aurelio, ha inflitto all’organizzazione del calcio una bella spallata, ed ha trovato un autorevole alleato nel Ministro Maroni. Ora, i tifosi del club azzurro, si aspettano, anzi pretendono, ancor più di prima, che al Napoli venga restituita la serie B; quelli del calcio che vengano messi alla porta Carraro e Galliani. In un sol colpo, si sarebbe fatta un bel po’ di pulizia... E se per qualche strana manovra, sempre possibili nella vita, al Napoli dovesse essere negata ancora la cadetteria, allora, davvero ci auguriamo che il San Paolo non sia più la mucca di Macalli da dove attingere latte pregiato per tener in vita la propria esangue organizzazione. Sarebbe il minimo, che il popolo napoletano, il più sportivo del Mondo, potrebbe fare in caso di ennesimo sopruso. Ma, a dire il vero, in questo momento siamo ottimisti e se dovessimo esprimerci in termini di percentuale, diremmo che il Napoli è in serie B al 80%!

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