• IL TRADITORE •

16/8/2005

(Carmine Casella) - Il Comitato Nazionale dei “Buffoni” riunito in Via Gregorio Allegri ha ratificato ciò che purtroppo i tifosi azzurri già sapevano. Il “Traditore”, come riferito dopo la gara con la Reggina dal patron napoletano De Laurentiis, colui che è stato presidente del Milan, sindaco di Roma, ministro del Turismo, presidente di Lega Calcio, membro permanente del Comitato Olimpico Internazionale, presidente di Mediobanca, più volte, ed attualmente, presidente della Figc, ha omaggiato per un altro anno della presenza del Napoli il suo “Ragioniere” di C, per manifestargli eterna gratitudine dopo il ricorso fatto al Tar del Lazio che ha sconfessato quello ligure, il quale aveva bloccato il varo dei calendari dopo l’esposto del Genoa, altro cadeau per la terza serie.
Come potete notare, manifestiamo il nostro disgusto anche a nominarle certe persone, che hanno eseguito volontariamente una direttiva politica, che vuole la cancellazione di tutto quello che è Napoli nel calcio professionistico, partita direttamente dal permalosissimo capo del Governo, ancora scottato da quanto avvenuto nel 1990 con la vittoria tricolore dei partenopei ai danni di quella rossonera milanese. Al Presidente del Consiglio consigliamo di andarsi a ricordare, oltre alla monetina di Bergamo, anche lo scandalo di Bologna, citato su questo Portale qualche giorno fa: la smetta di indossare i panni della vittima.
Avete avuto la prova del peso specifico della nostra classe politica, con in testa il Governatore della Regione Campania, cui è stata evidentemente sconfessata la recente lettera aperta al “Traditore”, pubblicata su un quotidiano cittadino.
La cosa che personalmente non ci è andata giù è il trattamento ghettizzante di certa stampa nazionale, “rosea” in primis (ad esclusione, in riferimento a questa testata, della redazione campana che non ha alcuna colpa, anzi), che ha criminalizzato chi ricorreva giustamente alle liberticide decisioni della Federcalcio, Napoli in testa, dando voce a chi ha apertamente barato, come Pescara e Vicenza.
Chiudiamo consigliando a De Laurentiis di colpire al cuore, pardon, alla tasca, di chi guida la C, stabilendo prezzi ultra-popolari per le gare casalinghe, trovando, ovviamente, delle forme alternative di autofinanziamento. Godremmo da morire se a Firenze, dove risiede il titolare della seconda lega professionistica, arrivasse una percentuale irrisoria sugli incassi.
 

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