(Carmine Casella) - Il Comitato Nazionale
dei “Buffoni” riunito in Via Gregorio
Allegri ha ratificato ciò che purtroppo i
tifosi azzurri già sapevano. Il “Traditore”,
come riferito dopo la gara con la Reggina
dal patron napoletano De Laurentiis, colui
che è stato presidente del Milan, sindaco di
Roma, ministro del Turismo, presidente di
Lega Calcio, membro permanente del Comitato
Olimpico Internazionale, presidente di
Mediobanca, più volte, ed attualmente,
presidente della Figc, ha omaggiato per un
altro anno della presenza del Napoli il suo
“Ragioniere” di C, per manifestargli eterna
gratitudine dopo il ricorso fatto al Tar del
Lazio che ha sconfessato quello ligure, il
quale aveva bloccato il varo dei calendari
dopo l’esposto del Genoa, altro cadeau per
la terza serie.
Come potete notare, manifestiamo il nostro
disgusto anche a nominarle certe persone,
che hanno eseguito volontariamente una
direttiva politica, che vuole la
cancellazione di tutto quello che è Napoli
nel calcio professionistico, partita
direttamente dal permalosissimo capo del
Governo, ancora scottato da quanto avvenuto
nel 1990 con la vittoria tricolore dei
partenopei ai danni di quella rossonera
milanese. Al Presidente del Consiglio
consigliamo di andarsi a ricordare, oltre
alla monetina di Bergamo, anche lo scandalo
di Bologna, citato su questo Portale qualche
giorno fa: la smetta di indossare i panni
della vittima.
Avete avuto la prova del peso specifico
della nostra classe politica, con in testa
il Governatore della Regione Campania, cui è
stata evidentemente sconfessata la recente
lettera aperta al “Traditore”, pubblicata su
un quotidiano cittadino.
La cosa che personalmente non ci è andata
giù è il trattamento ghettizzante di certa
stampa nazionale, “rosea” in primis (ad
esclusione, in riferimento a questa testata,
della redazione campana che non ha alcuna
colpa, anzi), che ha criminalizzato chi
ricorreva giustamente alle liberticide
decisioni della Federcalcio, Napoli in
testa, dando voce a chi ha apertamente
barato, come Pescara e Vicenza.
Chiudiamo consigliando a De Laurentiis di
colpire al cuore, pardon, alla tasca, di chi
guida la C, stabilendo prezzi ultra-popolari
per le gare casalinghe, trovando,
ovviamente, delle forme alternative di
autofinanziamento. Godremmo da morire se a
Firenze, dove risiede il titolare della
seconda lega professionistica, arrivasse una
percentuale irrisoria sugli incassi.