• I MACCHERONI SOPRA ED IL FORMAGGIO SOTTO… •

7/11/2006

(VINCENZO LETIZIA / foto di Felice De Martino) - Su queste pagine abbiamo sempre tessuto poderose lodi a colui che ha permesso che il calcio a Napoli non sparisse. Ci stiamo riferendo al presidentissimo azzurro Aurelio De Laurentiis, che però obiettivamente in questa settimana precedente e successiva al “grande evento” ha perso un’occasione per acquisire ulteriori crediti di simpatia agli occhi dell’opinione pubblica e dei tifosi. Sulla generosità e la passione di De Laurentiis nessuno può dubitare, ma il presidente appare ultimamente teso e deluso dalle prestazioni del Napoli e sta esprimendo questa sua amarezza in maniera singolare. Si era fidato e si fida del suo diggì Marino, ma ora tante sue certezze sembrano vacillare e avendo smesso di prendersela con l’allenatore, ha evidentemente trovato altri colpevoli alla crisi di gioco del Napoli. Innanzitutto, è INACCETTABILE il comportamento che sta avendo con molti giornalisti, molti dei quali rei solo di fare domande intelligenti all’interlocutore in difficoltà. De Laurentiis ieri se l’è presa prima con i giornalisti di Sky che documentavano gli incidenti all’esterno dello stadio San Paolo, poi ha offeso pesantemente una collega. Non contento ha accusato i mezzi di informazione di fare del “terrorismo” solo perché questi ultimi continuano a rilevare le evidenti carenze di gioco e di organico di una squadra costruita male. Dunque, il club azzurro ormai ha individuato i suoi problemi nei riflessi nocivi che il diritto di cronaca esercitato dalla stampa produrrebbe sulla squadra e cerca di impedirlo in ogni maniera. Permane il silenzio stampa, a molte testate giornalistiche non è stato concesso l’accredito e gravi offese sono state mosse ad alcuni colleghi. A questo punto è auspicabile un intervento dell’USSI per stigmatizzare immediatamente questa odiosa prassi che da un pò sembra essersi consolidata.
Un’altra cosa che non è stata gradita da molti tifosi che hanno scritto alla nostra redazione è stato poi il pronostico del presidente: “Mi accontenterei di un pari contro la Juventus” auspicava il produttore alla vigilia del match con i bianconeri. Da un uomo di spettacolo come Aurelio De Laurentiis non ci saremmo mai aspettati un’affermazione del genere. E’ come privare il tifoso pagante di uno spettacolo completo nell’aspettativa, nello spirito e soprattutto nello svolgimento di un match che obiettivamente per lunghi tratti, pur contro una Juventus disastrata in ogni reparto, è stato inguardabile. E in un contesto com’era quello dello stadio San Paolo stracolmo e brulicante di tifo e passione, c’erano tutti gli ingredienti per offrire un degno spettacolo a questa gente che merita molto di più.
Un presidente che alla vigilia del match con la “vecchia signora” invece di esternare passione, aspettative e sogni ha parlato di budget, di introiti televisivi e di fantomatici campionati mondiali per club… Il tifoso avrebbe voluto sentire il proprio presidente caricare la squadra e magari esternare la passione di un uomo che in quel momento rappresentava i 6 milioni di cuori azzurri che sognavano di fare lo sgambetto alla Juventus.
A molti tifosi, da quello che si è sentito nell’intervista andata in onda su Sky, non piace neanche la programmazione che ha in mente il produttore cinematografico. Innanzitutto, ha parlato di un Napoli che in futuro dovrà essere composto da giovani calciatori e ha sbattuto le porte in faccia a due personaggi che invece avrebbero potuto portare una ventata di spettacolo ed entusiasmo al popolo azzurro, stiamo parlando di Cassano e di mister Marcello Lippi. De Laurentiis ha sentenziato che Cassano non verrà mai a Napoli perché il calciatore non rientra in quella schiera di giocatori che piacciono a lui e a Marino; così come l’allenatore campione del Mondo, evidentemente con troppa personalità per poter calzare a pennello per i due massimi vertici del Napoli. Che dire, caro presidente. Vorremmo obiettare soprattutto su una cosa: non si può pensare di configurare il “modello Napoli” come quello dell’Udinese, non ci siamo proprio. Napoli ed il suo pubblico meritano di avere una grande squadra come la Roma, l’Inter e il Milan. Sono queste le realtà a cui Lei dovrebbe puntare.
Per concludere un suggerimento. Se il Napoli gioca in maniera pietosa, non se la prenda con chi rileva solo un dato oggettivo e lo scrive. Si alteri con chi ha costruito questa squadra e la sistema male in campo, altrimenti qui come si dice a Napoli, stiamo facendo e “maccarune' a coppe e ò furmag a sott”…

 

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